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Guerra Ucraina

Kiev attacca e distrugge due sistemi missilistici antiaerei nemici in Russia

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Nell’area meridionale dei combattimenti, le forze di difesa ucraine hanno distrutto due sistemi missilistici antiaerei russi Pantsir-S1 e colpito il punto di controllo dei droni e il posto di comando dell’esercito del Cremlino. Lo rende noto su Facebook Dmytro Pletenchuk, capo delle comunicazioni dell’esercito di Kiev nel sud dell’Ucraina. “Meno 2 Pantsir-S1. Lì si trovano il posto di comando e il posto di controllo dei droni russi”, ha oscritto Pletenchuk.

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Esteri

Strappo di Orban, il presidente di turno Ue corre da Putin dopo aver visto Zelensky

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Viktor Orban non perde tempo. Quattro giorni dopo aver assunto la presidenza di turno della Ue, l’unico leader europeo ad avere mantenuto buoni rapporti con la Russia entrerà domani al Cremlino per un faccia a faccia con Vladimir Putin. Un incontro annunciato con un post su X dal giornalista investigativo Szabolcs Panyi e che né Mosca né Budapest hanno smentito. Se confermata, si tratterebbe della prima visita in Russia di un capo di governo occidentale dall’inizio del conflitto in Ucraina dopo quella nell’aprile del 2022 del cancelliere austriaco Karl Nehammer, che con Putin ebbe un duro confronto. Ma quella di Orban avrebbe un significato ben più importante, visto il ruolo che Budapest ricopre in questo momento.

A sottolinearlo è stata la prima reazione da Bruxelles, quella di Charles Michel: “La presidenza di turno dell’Ue – ha affermato in un post su X il presidente del Consiglio europeo – non ha il mandato di impegnarsi con la Russia per conto dell’Ue. Il Consiglio europeo è chiaro: la Russia è l’aggressore, l’Ucraina è la vittima. Nessuna discussione sull’Ucraina può aver luogo senza l’Ucraina”. Con un’altra mossa a sorpresa Orban si era recato martedì proprio a Kiev per chiedere a Volodymyr Zelensky “un cessate il fuoco immediato” per “accelerare i negoziati di pace”. Ma il presidente ucraino gli aveva risposto gelidamente che l’Ucraina, massacrata dalla guerra, ha bisogno di “una pace giusta”. L’ipotesi di un cessate il fuoco senza prospettive di pace è stata respinta del resto anche da Putin. “Dobbiamo assicurarci che la parte opposta faccia passi irreversibili e accettabili dalla Russia”, ha affermato il presidente in un punto stampa con i giornalisti russi ad Astana a conclusione di un vertice dell’Organizzazione per la cooperazione di Shanghai (Sco). E a questo proposito Mosca, ha aggiunto, prende “seriamente” le assicurazioni di Donald Trump di voler mettere fine al conflitto.

Non solo: il Cremlino è pronto anche a riprendere, con la prossima amministrazione americana, il dialogo sulla “stabilità strategica”. Anche Putin insomma, che finora ha detto di preferire Joe Biden come presidente, sembra prepararsi a un possibile cambio della guardia alla Casa Bianca. Ai margini del summit di Astana, Putin ha avuto importanti incontri bilaterali, in particolare con il leader cinese Xi Jinping e con quello turco Recep Tayyip Erdogan. L’evento ha visto la partecipazione anche del segretario generale dell’Onu Antonio Guterres e, nelle parole del capo del Cremlino, ha segnato un altro passo verso la creazione di un “mondo multipolare” che deve sostituire quello dominato dalla superpotenza americana.

Ma sull’Ucraina Putin è sembrano confermare l’impressione che circola in ambienti diplomatici della Ue a Mosca: che cioè la Russia ha “scelto come interlocutore Washington”. “Mi sembra improbabile mettere fine al conflitto con l’aiuto di mediatori e solo attraverso di loro”, ha affermato Putin. Meglio quindi affrontare la questione direttamente con quella che Mosca considera la vera controparte: gli Stati Uniti. I contatti tra Mosca e Washington, del resto, non sono mai cessati in questi quasi due anni e mezzo di conflitto. L’ultimo reso noto è stato, il 25 giugno, un colloquio telefonico tra i due ministri della Difesa, Lloyd Austin e Andrei Belousov. Ma ora il Cremlino aspetta di vedere le carte di quello che potrebbe essere il prossimo presidente. “Prendiamo seriamente il fatto che Trump, da candidato presidenziale, dica che è pronto e vuole fermare la guerra in Ucraina”, ha detto Putin. “Non sono a conoscenza, ovviamente delle sue possibili proposte su come fare ciò, e questo è il punto fondamentale – ha aggiunto -. Ma non ho dubbi che lo dica sinceramente, e noi lo sosterremo”.

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Esteri

Putin giudica ‘sincere’ le parole di Trump sull’Ucraina

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Il presidente russo Vladimir Putin ha detto di considerare “sincere” le assicurazioni di Donald Trump di volere mettere fine al conflitto in Ucraina, e quindi che la Russia le “sostiene”. Lo riferisce l’agenzia Tass.

Prendiamo seriamente il fatto che Trump, da candidato presidenziale, dica che è pronto e vuole fermare la guerra in Ucraina”, ha detto Putin in una conferenza stampa dopo il vertice dell’Organizzazione della cooperazione di Shanghai (Sco) ad Astana. “Non sono a conoscenza, ovviamente delle sue possibili proposte su come fare questo – ha aggiunto il presidente russo – e questo è un punto fondamentale. Ma non ho dubbi che lo dica sinceramente, e noi lo sosterremo”.

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Esteri

Nuove minacce della Bielorussia: useremo armi nucleari russe se minacciati

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Il capo di Stato maggiore bielorusso Pavel Muraveiko è tornato ad affermare che il suo Paese utilizzerebbe le armi nucleari tattiche che la Russia dispiegherà sul suo territorio se la sovranità o l’indipendenza della Bielorussia fossero minacciate, ha riferito il notiziario statale locale Belta. “Abbiamo imparato come maneggiare queste armi. Sappiamo come usarle con sicurezza. Siamo in grado di farlo. E potete star certi: lo faremo se la sovranità e l’indipendenza del nostro Paese saranno minacciate”, ha detto Muraveiko durante una trasmissione televisiva. Non è la prima volta che il capo di Stato maggiore bielorusso minaccia di far uso dell’atomica

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