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Guerra Ucraina

Usa, ‘Kiev può colpire jet di Mosca anche in spazio aereo russo’

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Gli Stati Uniti non hanno imposto alcuna restrizione all’Ucraina per quanto riguarda la distruzione degli aerei russi, anche se questi non si trovano nello spazio aereo ucraino: lo ha detto il portavoce del Consiglio per la sicurezza nazionale, John Kirby, in un briefing con i media tenuto ieri. Rispondendo a una domanda al riguardo, Kirby ha affermato che “non c’è mai stata una restrizione all’abbattimento da parte degli ucraini di aerei ostili, anche se questi non si trovano necessariamente nello spazio aereo ucraino”. Le forze ucraine, ha aggiunto, “possono abbattere gli aerei russi che rappresentano una minaccia imminente. E lo hanno fatto. Lo hanno fatto fin dall’inizio della guerra”.

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Esteri

Kiev, distrutte tonnellate armi russe anche da Corea nord

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Lo stato maggiore ucraino ha confermato che le forze di Kiev hanno colpito due depositi militari russi che contenevano “migliaia di tonnellate di munizioni”. “Questa notte l’arsenale di Tikhoretsk a Krasnodar è stato colpito”, ha scritto lo stato maggiore, definendo il magazzino “uno dei tre più grandi depositi di munizioni degli occupanti ed è uno dei più importanti nel sistema logistico delle truppe russe”. Al momento dell’attacco “era presente un treno per consegnare almeno 2.000 tonnellate di munizioni, anche dalla Corea del Nord”. Inoltre, l’Sbu “ha colpito” un deposito di armi vicino a Oktyabrskoye, nella regione di Tver.

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Esteri

‘Mosca aveva previsto il blitz ucraino nel Kursk’

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Nessun effetto sorpresa: la leadership militare russa aveva previsto l’incursione ucraina nel Kursk e da mesi stava elaborando piani per impedirla. Ciò nonostante, le forze di Mosca si sono fatte trovare impreparate, mostrando un imbarazzante disordine tra i ranghi di Vladimir Putin. A delineare questo scenario sono una serie di documenti russi, visionati in esclusiva dal Guardian, che l’esercito ucraino afferma di aver sequestrato dopo che le forze nemiche hanno abbandonato la regione attaccata ad agosto.

Carte che rivelano anche le preoccupazioni russe sul morale tra i ranghi di Kursk, aumentate dopo il suicidio di un soldato al fronte che si trovava in uno “stato prolungato di depressione a causa del suo servizio nell’esercito russo”. Il Guardian afferma di non aver potuto verificare in modo indipendente l’autenticità dei documenti, sebbene portino i tratti distintivi delle comunicazioni ufficiali russe. Alcuni sono ordini stampati, altri registri scritti a mano che vanno da fine 2023 a sole sei settimane prima che Kiev lanciasse la sua incursione il 6 agosto.

Se l’incursione dell’Ucraina a Kursk sembra aver colto di sorpresa i partner occidentali di Kiev e molti membri dell’élite ucraina, quei documenti contengono invece mesi di avvertimenti su una possibile incursione nell’area e un tentativo di occupare Sudzha, cittadina finita poi sotto controllo ucraino. Un documento del 4 gennaio parlava del “potenziale di una svolta al confine di stato” da parte di gruppi armati ucraini e ordinava un addestramento più intenso per prepararsi a respingere qualsiasi attacco. Il 19 febbraio, i comandanti di unità furono avvertiti dei piani ucraini per “una rapida spinta dalla regione di Sumy nel territorio russo, fino a una profondità di 80 km, per stabilire un ‘corridoio’ prima dell’arrivo delle principali unità dell’esercito ucraino”. A metà marzo, alle unità al confine fu ordinato di rafforzare le linee difensive.

A metà giugno, ci fu un avvertimento più specifico sui piani ucraini “con l’obiettivo di prendere il controllo di Sudzha”. C’era anche la previsione che l’Ucraina avrebbe tentato di distruggere un ponte sul fiume Seym, cosa poi effettivamente accaduta. I documenti forniscono anche un’idea delle tattiche russe, parlando della necessità di creare trincee e ‘postazioni esca’ per confondere i droni da ricognizione ucraini. E celati sotto il linguaggio burocratico e militaresco, emergono segni di gravi problemi di morale al fronte: “L’analisi della situazione attuale mostra che la questione dei militari che muoiono a causa di suicidi rimane tesa”, si legge in una voce in merito a un episodio che risale al 20 gennaio, quando un soldato si è sparato volontariamente all’addome.

“L’indagine ha stabilito che la causa del suicidio è stata un crollo nervoso” per una “depressione dovuta al suo servizio nell’esercito”, si legge in un rapporto manoscritto sulla vicenda. Per prevenire ulteriori episodi, i comandanti sono stati incaricati di identificare i soldati “mentalmente impreparati” e trasferirli in strutture mediche. E garantire che i soldati leggano quotidianamente i media statali russi per mantenere le loro “condizioni psicologiche”.

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Guerra Ucraina

Von der Leyen a Kiev, per portare il sostegno dell’Europa’

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La presidente della commissione europea è giunta questa mattina a Kiev, per ‘parlare del sostegno europeo” con l’avvicinarsi dell’inverno. Lo scrive la stessa von der Leyen su X.

“La mia ottava visita a Kiev avviene mentre inizia a breve la stagione che richiede riscaldamento e la Russia continua a prendere di mira le infrastrutture energetiche”, scrive Ursula von der Leyen su X , pubblicando una foto del suo arrivo alla stazione ferroviaria di Kiev. “Aiuteremo l’Ucraina nei suoi coraggiosi sforzi. – prosegue – Vengo qui per discutere del sostegno dell’Europa. Dalla preparazione invernale alla difesa, all’adesione e ai progressi sui prestiti del G7”.

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