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Inter-Lautaro, accordo fatt per il rinnovo fino 2029: stipendio di 9 milioni annui

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Soltanto ieri i tifosi dell’Inter hanno temuto la possibile rottura, ma il giorno dopo possono tirare un sospiro di sollievo. Dopo l’incontro tra Ausilio e il suo agente Alejandro Camano, infatti, il centravanti argentino ha dato mandato al procuratore di accettare l’offerta dell’Inter: nove milioni di euro all’anno piu’ bonus per mettere la propria firma sul rinnovo fino al 2029. A confermarlo e’ stato lo stesso Camano (“Abbiamo raggiunto un principio d’accordo”, ha confidato al giornalista argentino Cesar Luis Merlo), che nei prossimi giorni si vedra’ con Marotta per mettere tutto nero su bianco.

Fondamentale e’ stato l’atteso passo indietro da parte di Lautaro, che e’ venuto incontro all’Inter rinunciando a quelle che erano state le pretese iniziali messe sul tavolo dall’agente (tre anni di contratto con ingaggio a salire: 12, 14, 16 milioni), visto che fin dai primi incontri di dicembre la societa’ aveva fatto sapere di non poter andare oltre la soglia dei 10. Che potrebbe essere addirittura superata, visto che i bonus che verranno inseriti dovrebbero essere semplici da raggiungere (come la qualificazione in Champions League della squadra o il numero di reti stagionali del giocatore), permettendo all’argentino di arrivare attorno ai 10,5 milioni netti a stagione. L’altro aspetto importante e’ che nel rinnovo non dovrebbe essere inserita alcuna clausola rescissoria, cosa che eviterebbe l’assalto di qualsiasi altro club senza dover trattare con l’Inter.

A confermare la fumata bianca ormai prossima e’ stato indirettamente anche Javier Zanetti, che sul suo profilo Instagram ha ripostato le storie di due tifosi: nella prima si vede Zanetti che bacia sulla testa il bomber nerazzurro, nell’altra si legge la scritta “due veri capitani” sotto la foto ritrae entrambi con la coppa dello scudetto. Un bel colpo anche per la nuova proprieta’ di Oaktree, che non voleva presentarsi ai nuovi tifosi perdendo il proprio capocannoniere. Il resto lo ha fatto Lautaro, che alle parole d’amore per l’Inter ha fatto seguire i fatti. Come fanno i veri capitani.

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Squalifica senza precedenti per il Settebello: sospensione di sei mesi e 100 mila euro di multa

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La Nazionale italiana di pallanuoto, il Settebello, ha ricevuto una sanzione senza precedenti. La Aquatics Integrity Unit (Aqui) ha inflitto una sospensione di sei mesi da tutte le competizioni, inclusa la prossima Coppa del Mondo, e una multa di 100 mila euro. Il provvedimento arriva in seguito agli eventi del 7 agosto durante il quarto di finale contro l’Ungheria nella piscina olimpica di Parigi.

L’espulsione di Francesco Condemi a 2 minuti e 22 secondi dalla fine ha scatenato vibranti proteste da parte degli azzurri, culminate in gesti plateali contro la Spagna durante la partita di consolazione. Tuttavia, la squalifica non è legata solo a questi episodi, ma anche a un grave incidente avvenuto dopo la partita contro l’Ungheria, quando i membri del team italiano avrebbero aggredito verbalmente e fisicamente gli arbitri dell’incontro.

L’aggressione e le conseguenze

Secondo il rapporto dell’Aqui, dopo essere rientrata al bus, la squadra si è accorta della presenza degli arbitri, li ha circondati e ha cominciato a inveire contro di loro. In particolare, il commissario tecnico Sandro Campagna avrebbe minacciato uno degli arbitri, affermando: «La tua carriera di arbitro è finita». Gli arbitri si sono rifugiati all’interno dell’impianto, ma i membri del Settebello hanno cercato di bloccare le porte e continuare l’aggressione.

Inoltre, si è verificato un episodio particolarmente grave: un ufficiale di gara donna è stata spintonata, e un giudice ha subito la sottrazione del telefono mentre tentava di documentare l’accaduto.

Le scuse e il verdetto finale

Il Settebello ha evitato una sanzione ancora più pesante accettando di scusarsi, anche se, come hanno sottolineato i giudici, si è trattato di scuse poco sincere. La lettera di Sandro Campagna ha cercato di giustificare il comportamento della squadra come una reazione emotiva all’errore che ha escluso l’Italia dalla lotta per le medaglie.

I giudici sportivi hanno tuttavia condannato duramente il comportamento del team, definendolo un cattivo esempio per i futuri atleti. Il 50% della multa sarà condonato se il Settebello si comporterà bene nei prossimi 12 mesi. La Federnuoto, pur non presentando ricorso, ha richiesto che in futuro siano a disposizione degli arbitri strumenti tecnici di alto livello per evitare errori di questo tipo.

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L’Inter si prepara per la Roma, Inzaghi perde Zielinski

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L’Inter è pronta a ripartire. Il tecnico nerazzurro Simone Inzaghi ha riabbracciato oggi ad Appiano Gentile gli ultimi reduci dagli impegni delle rispettive nazionali e da domani potrà così contare sul gruppo al completo per iniziare a preparare non solo la sfida di domenica contro la Roma ma anche il tour de force che attende Lautaro Martinez e compagni nelle prossime settimane. Oltre al lungodegente Tajon Buchanan, però, l’allenatore interista oggi ha avuto la conferma che perderà, almeno per la partita con i giallorossi, una pedina importante come Piotr Zielinski.

Il centrocampista polacco si è infatti sottoposto questa mattina a esami clinici e strumentali presso l’Istituto Clinico Humanitas di Rozzano a seguito di un fastidio accusato nell’ultima gara in Nations League con la maglia della nazionale polacca contro la Croazia (in cui tra l’altro aveva segnato la rete del momentaneo 1-1 nella sfida poi chiusasi sul 3-3 nel finale dopo la sua sostituzione). Gli esami hanno evidenziato un’elongazione ai flessori della coscia destra e il giocatore, ha spiegato il club nerazzurro in una nota, sarà valutato giorno dopo giorno.

Zielinski salterà quindi sicuramente la sfida con la Roma, con l’obiettivo di tornare al top per le prossime gare: l’Inter sarà di scena mercoledì 23 ottobre in casa dello Young Boys nella terza giornata di Champions League, prima del big match contro la Juventus in campionato di domenica 27 ottobre a San Siro.

Sarà solo la prima settimana di un tour de force per l’Inter che, dopo gli impegni più abbordabili con Empoli e Venezia, avrà altri due importanti incontri contro Arsenal e Napoli, con cui i nerazzurri concluderanno il ciclo prima della prossima pausa per le nazionali. L’assenza di Zielinski, almeno per la Roma, toglie qualche alternativa ad Inzaghi, che però già domenica potrà contare su Nicolò Barella, al rientro dopo l’infortunio alla coscia destra nell’ultimo derby perso contro il Milan, problema muscolare che lo ha tenuto fuori nelle ultime gare prima della sosta.

Il centrocampista italiano anche oggi si è allenato regolarmente insieme ai compagni di squadra ma resta da valutare se Inzaghi lo farà partire dal 1′ già all’Olimpico, mentre oggi Lautaro Martinez e Mehdi Taremi hanno seguito un programma personalizzato dopo il loro rientro dalle nazionali, così come Buchanan che è sulla via del recupero dopo la frattura alla tibia della scorsa estate quando era con la nazionale del Canada per la Copa America.

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Calcio: Lukaku, Conte bravo a creare sempre squadre unite

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“La cosa bella di Conte è che è proprio quello giusto, penso sia bellissimo il modo in cui lui fa quello che fa. Il modo in cui amalgama la squadra. Pep Guardiola pure lo fa, anche Klopp, Mourinho, Ancelotti. Sono i grandi allenatori. Se guardi alle squadre che vincono, c’è sempre un allenatore che ha un buon piano tattico ma che soprattutto riesce a creare una squadra unita, con giocatori che stanno bene insieme”.

Romelu Lukaku analizza il suo rapporto con l’allenatore del Napoli in un’intervista al podcast belga “Amici dello Sport”: “Io – osserva l’attaccante belga – non sono il tipo di calciatore che tiene palla, io attacco lo spazio. Andai in Italia e ricordo che Antonio Conte mi disse letteralmente in faccia: ascoltami, nel mio sistema di gioco non puoi tenere troppo il pallone, devi ridarlo subito indietro, non devi giocare come Lautaro. In quel momento io e Lautaro sapevamo che dovevamo passarci il pallone l’uno con l’altro e che le qualità di Lautaro calzavano perfettamente con le mie. Così come il sistema di Conte calzava perfettamente per me. Ci allenavamo continuamente a passarci il pallone, così a un certo punto sapevo perfettamente dove sarebbe andato lui o Sanchez o chiunque avrebbe giocato al suo posto”.

“Adesso – spiega Lukaku – è lo stesso con Kvaratskhelia. È questo quello che fa Conte: crea una sorta di partnership tra i giocatori. La stessa cosa vale con McTominay. Lui lo può fare, lo può fare”. “La non convocazione in Nazionale? Ora – conclude Lukaku – ho scelto per me, ne avevo bisogno mentalmente e fisicamente. Non avevo fatto la preparazione estiva perché dovrei mettermi di nuovo in una situazione del genere ora che stiamo facendo dei buoni progressi con il Napoli e sto gradualmente tornando in forma?”.

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