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Comuni contro la spending review. Fitto, ‘nessun taglio’

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Non si placano le polemiche sui possibili tagli ai comuni impegnati sul fronte dell’attuazione dei progetti del Pnrr. E mentre la premier Giorgia Meloni, partecipando all’insediamento delle cabine di coordinamento presso le prefetture, dà il via a quella che definisce ‘la fase due’ del piano’ (“la più importante – sottolinea – quella della concreta attuazione delle riforme e della messa a terra di tutti gli investimenti strategici”) dalle opposizioni e dai comuni non cessa il fuoco di fila di critiche. Critiche rivolte soprattutto alla prevista spending review che, a partire dalla leader del Pd Elly Schlein, viene definita “del tutto insensata” perché andrebbe a tagliare anche la spesa sociale dei comuni.

E dal M5S è Chiara Appendino a parlare di “tagli assurdi”. “Il taglio della spesa corrente per i comuni costituisce una criticità, a maggior ragione per chi è impegnato con il Pnrr”, afferma il sindaco di Roma Roberto Gualtieri. Mentre per il primo cittadino di Bergamo, Giorgio Gori, “l’idea di penalizzare chi ha ottenuto più fondi dal Pnrr è totalmente insensata. Spero che il governo ci ripensi”. Di “doppio danno” parla anche il presidente dell’Anci, Antonio Decaro: “Purtroppo – accusa – sta tornando la stagione dei tagli che per quest’anno ammontano a 200 milioni come da legge di bilancio. La cosa che ci inquieta proprio in queste ore è il fatto che il taglio sarà fatto con dei coefficienti che tolgono di più a chi ha avuto più risorse dal Pnrr. Questo è un controsenso – denuncia Decaro – perché con i fondi del Pnrr saranno realizzate opere pubbliche che necessitano di maggiori servizi e risorse. Quindi il danno è doppio”.

Ma il ministro per gli Affari europei, il Sud, le Politiche di Coesione e il Pnrr, Raffaele Fitto, non ci sta, e parla di “polemiche surreali”. Mentre il vicepremier Matteo Salvini assicura: “Capisco la preoccupazione dei sindaci ma non ci saranno tagli, si troverà una soluzione”. “La legge – spiega il ministro Fitto – prevede esplicitamente che i tagli non possano interessare gli interventi degli enti locali relativi ai diritti sociali, alle politiche sociali e alle politiche familiari. Quindi – sottolinea – sono esclusi gli interventi per l’infanzia, i minori e gli asili nido; gli interventi per la disabilità, per gli anziani, per i soggetti a rischio di esclusione sociale; gli interventi per le famiglie, per il diritto alla casa; la programmazione e il governo della rete dei servizi sociosanitari e sociali; la cooperazione e l’associazionismo; i servizi cimiteriali; e, per le regioni, la politica regionale unitaria per i diritti sociali e la famiglia”, spiega il ministro.

Pronta la replica del responsabile economico del Pd, Antonio Misiani che entra nei dettagli tecnici dei tagli e afferma: “Delle due, l’una. O il ministro Fitto non conosce come funzionano i bilanci comunali oppure, sui tagli al fondo di solidarietà comunale sta facendo il gioco delle tre carte”. Intanto si è svolta a Roma la prima riunione delle Cabine di coordinamento sul Pnrr, con tutti i prefetti collegati e alla presenza, oltre che della premier Meloni e dal ministro Fitto, anche del ministro degli Interni Matteo Piantedosi. Attraverso le Cabine di coordinamento – spiega Palazzo Chigi – il governo intende quindi rafforzare la governance del Pnrr, rendendo sistematico e più capillare il raccordo tra la Cabina di Regia per il Piano, le amministrazioni centrali e i soggetti attuatori. La premier ha ribadito come l’Italia sia la prima in Europa per obiettivi raggiunti. Non bisogna rallentare: “Dobbiamo correre a una velocità a cui l’Italia non ha mai corso”, esorta il il ministro per la Pubblica Amministrazione, Paolo Zangrillo.

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Al via G7 agricoltura. Meloni, da export 70 miliardi

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L’agroalimentare è una “questione di popolo”. Per questo l’Expo DiviNazione 24 costruito intorno al G7 dell’Agricoltura a Siracusa, sulla suggestiva isola di Ortigia, è “un evento stupendo” e “l’iniziativa del ministro Lollobrigida è bella e intelligente” perchè ha trasformato un evento chiuso come il G7 in una manifestazione aperta ai cittadini. E se le cose quest’anno “andranno come noi crediamo le esportazioni di prodotti agroalimentari varranno fino a 70 miliardi di euro”.

La premier Giorgia Meloni arriva nella città siciliana, visita la Cattedrale, dove è in svolgimento un matrimonio, visita la cappella di Santa Lucia che contiene il simulacro della patrona, e riceve un libro per la figlia. Poi sul palco accanto al ministro dell’Agricoltura, Sovranità alimentare e Foreste, Francesco Lollobrigida, davanti a un banchetto con prodotti made in Italy, loda l’iniziativa. Una vicinanza che ha il sapore di un endorsement pubblico dopo un periodo in cui si sono rincorse ipotesi di isolamento del ministro anche in seguito alla separazione da Arianna, sorella della premier.

Ipotesi che Lollobrigida, alla vigilia dell’Expo, aveva respinto al mittente in diverse interviste facendosi anche forza della presenza della premier e di 600 imprenditori che hanno creduto nell’iniziativa siracusana. Volti distesi e sorridenti e partecipazione da entrambi. Dopo il momento istituzionale, per la premier bagno di folla tra i 200 stand che animano l’Expo. Tanti i selfie, foto con le forze dell’ordine. Indossa poi un cappello della Guardia Costiera dinanzi a una motovedetta, e aiuta una signora a scattare un ricordo insieme insegnandole come fare. Un lungo percorso in cui c’è tempo per parlare anche dei 20 milioni stanziati per le “prime necessità” in seguito all’alluvione in Emilia Romagna. “Polemiche? Io lavoro”, risponde mentre stringe mani e sorride ai cittadini.

Tema, questo degli eventi estremi, che entra dirompente nei dibattiti di questa nove giorni di Ortigia. Serve cambiare strategia rispetto al passato, dice Lollobrigida ai cronisti, esprimendo solidarietà alle popolazioni colpite dall’alluvione. Da una parte la siccità in Sicilia e dall’altra ancora una alluvione in Emilia Romagna. “Situazioni drammatiche a relativamente pochi chilometri di distanza, che devono prevedere da parte nostra una responsabilità maggiore rispetto al passato per realizzare infrastrutture e strategie di intervento”, afferma Lollobrigida.

“Bisogna prendere atto che non si tratta di emergenze ma di eventi ciclici dovuti alle accelerazioni del cambio climatico e vanno previste opere che mettano in condizione di diminuirne gli effetti”. E agricoltori e pescatori sono i primi ambientalisti per loro terra e mare sono beni preziosi, Dal presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, l’invito ad “affrontare queste calamità in chiave strutturale, organica e strategica”. Agricoltura, dice, come polmone dell’economia. Il contesto europeo sta migliorando, sottolinea Lollobrigida “perchè abbiamo convinto, con l’Italia protagonista, a cambiare rotta in Europa”, sottolinea Lollobrigida. “La presidente Meloni il 21 marzo è riuscita che i leader europei tornassero a parlare di agricoltura insieme alla crisi mediorientale e all’aggressione della Russia all’Ucraina”. Chiusura della prima giornata sotto la regia del coreografo Giuliano Peparini con una marcia a ritmo di danza e musica.

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Valentino Valentini: guidare innovazione tecnologica per sostenibilità

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“La rivoluzione digitale sta rimodellando il nostro mondo a un ritmo senza precedenti. Il rapido progresso della tecnologia offre immense opportunità, ma porta con sé anche la responsabilità di garantire che queste innovazioni sostengano la sostenibilità ambientale e una crescita equa. Per realizzare un futuro in cui la tecnologia sia una forza positiva, dobbiamo concentrarci sull’integrazione di soluzioni digitali con pratiche sostenibili e sulla promozione di collaborazioni che colmino le lacune e guidino il progresso, garantendo che nessuno venga lasciato indietro”. Lo afferma Valentino Valentini, vice ministro delle Imprese e del Made in Italy, oggi a New York per intervenire al “Summit of the future” nell’ambito dell’Assemblea generale dell’Onu. In questa ottica, Valentini ha spiegato il senso dell’AI Hub, progetto della Presidenza italiana del G7 in collaborazione con il Programma di sviluppo dell’Onu, rivolto in particolare all’Africa, nell’ambito del Piano Mattei.

Un progetto che ha richiesto un notevole lavoro preparatorio: “Abbiamo lavorato – spiega – con l’Unione africana, avuto il sostegno dei nostri partner del G7, ci siamo consultati con oltre 100 stakeholder, abbiamo collaborato con più di 300 startup di intelligenza artificiale in tutta l’Africa e abbiamo avviato 80 partenariati incentrati sulla digitalizzazione della lingua locale. Questo sforzo collaborativo garantisce che il futuro dell’intelligenza artificiale sia plasmato da voci, prospettive e idee innovative diverse. Il nostro approccio è incentrato su quattro pilastri fondamentali: dati, potenza di calcolo, talento ed ecosistemi abilitanti. Ci impegniamo ad approfondire le partnership con il settore privato e l’industria per rafforzare queste basi e ampliare le soluzioni di intelligenza artificiale che affrontano le sfide globali più urgenti. Che si tratti di trasformare l’energia, rivoluzionare l’agricoltura, migliorare l’assistenza sanitaria, gestire le risorse idriche o potenziare l’istruzione e le infrastrutture, l’intelligenza artificiale ha il potenziale per affrontare questi problemi in modi che abbiamo solo iniziato a immaginare”.

L’iniziativa, conclude Valentini, “va oltre il trasferimento tecnologico: si tratta di co-creare soluzioni, imparare gli uni dagli altri e crescere insieme. Crediamo che l’Africa debba essere un vero partner nel plasmare il futuro dell’intelligenza artificiale e ci impegniamo a garantire che questo viaggio sia un percorso di crescita reciproca e vantaggi condivisi”.

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Mafia: Dalla Chiesa, mio padre ucciso per favore a un politico

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Ucciso “per fare un favore a un politico”. Lo ha ribadito Rita Dalla Chiesa, ospite della trasmissione Rai Tango, parlando dell’uccisione del padre avvenuta a Palermo nel 1982. La parlamentare di Forza Italia lo aveva gia’ sostenuto in un post pubblicato lo scorso agosto sul suo profilo Facebook. E adesso torna a sostenerlo: “Ho sempre pensato che sia stato un omicidio politico”, ha spiegato davanti alla telecamera. Lei sui social ha scritto che “fu ucciso per fare un favore a qualcuno”, chi era? E’ stata quindi la domanda della giornalista. E Rita Dalla Chiesa ha replicato: “Era un politico” e “potrebbe anche essere passato il tempo per dirlo, ma c’e’ una famiglia di questo politico e io evito di parlarne. Era comunque una persona che quando mio padre e’ andato a Palermo gli aveva detto ‘Stia attento a non mettersi contro la mia corrente perche’ chi lo ha fatto e’ sempre tornato praticamente in una bara’”. La frase in questione negli anni e’ stata attribuita ad Andreotti, ma Dalla Chiesa durante l’intervista non ha fatto alcun nome.

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