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Calcio: Frosinone espugna Monza e spera nella salvezza

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Avrebbe di sicuro preferito un finale diverso, Raffaele Palladino, per congedarsi dallo U-Power Stadium: ma per il suo Monza, nella sfida interna con il Frosinone, arriva solo uno ko per 0-1 e l’ottava partita consecutiva senza vittorie. La curva, senza attendere l’ufficialità di quel che è nell’aria da tempo, mette comunque nero su bianco il proprio grazie a tre protagonisti di questo Monza che con ogni probabilità vestiranno altra maglia nel prossimo campionato: Palladino, Di Gregorio e Colpani. “Raffaele, Michele e Andrea: chi per la maglia ha lottato non verrà mai dimenticato”, srotola infatti la curva Davide Pieri.

Si ringrazia per il passato, si promette per il domani, ma il presente è tutto del Frosinone: che mai aveva vinto in trasferta in questo campionato e che invece sceglie l’ultima occasione di campionato per gettare le fondamenta della propria salvezza, ancora non certa ma più vicina. Sul campo, l’equilibrio si rompe dopo solo 9 minuti: Harroui sulla sinistra vince il duello con Izzo, alza il cross sul secondo palo che Cheddira di testa sfrutta al meglio sfuggendo alle spalle di Kyriakopoulos. Vantaggio ciociaro e record di gol di un giocatore marocchino eguagliato in un singolo campionato di A, con 7 centri come l’ex interista Hakimi.

Non contento dell’assist, Harroui riceve poco dopo Soulè ma spara a lato. E a metà del primo tempo si trova a tu per tu con Sorrentino (in campo al posto dell’indisponibile Di Gregorio), bravo a chiudergli lo specchio con un’uscita bassa. La partita la fa sempre Harroui, perché al tramonto del primo tempo fa partire un destro dalla distanza che Sorrentino blocca senza patemi. Appena prima dell’intervallo arriva invece il primo e unico sussulto del Monza, con un cross dalla sinistra di Dany Mota su cui Colpani di testa centra la base del palo. Il ritmo è basso e Palladino ne cambia tre all’intervallo, ma il ritmo cala ancora di più per una lunga interruzione dovuta alla difficoltà di collegamento tecnico tra la sala Var e l’auricolare di Fabbri.

Problema che non si risolve, tanto che si prosegue a giocare per quasi un quarto d’ora senza il supporto tecnologico. Non ne ha bisogno Soulé per saltare Pablo Marì e prendere il palo, facendo sollevare qualche fischio alla tribuna dello U-Power Stadium. Unico sussulto di un secondo tempo giocato a temperature alte e marce basse da entrambe le squadre, anche perché il solo tentativo del Monza è un allungo di Valentin Carboni concluso con un destro fuori dallo specchio. Zortea e Caprari nel finale avrebbe la chance per cambiare il risultato, ma il campo non racconta altro e il Monza pensa a chiudere settimana prossima in casa della Juventus. Il Frosinone, invece, si giocherà tutto all’ultima giornata con l’Udinese.

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Tennis: Jasmine Paolini quinta nel ranking Wta

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Jasmine Paolini si conferma al quinto posto del ranking Wta. Pressoché invariate la prime 10 posizioni della classifica mondiale che vede in testa Iga Swiatek. Alle spalle della polacca la bielorussa Aryna Sabalenka, la statunitense Jessica Pegula e la kazaka Elena Rybakina. Dietro l’italiana la statunitense Coco Gauff, la cinese Qinwen Zheng e la statunitense Emma Navarro. Esce dalla top 10 la ceca Barbora Krejcikova (undicesima) a vantaggio della greca Maria Sakkari (nona) e della statunitense Danielle Collins (decima).

1. Iga Swiatek (POL) 10885 pts

2. Aryna Sabalenka (BLR) 8716

3. Jessica Pegula (USA) 6220

4. Elena Rybakina (KAZ) 5871

5. Jasmine Paolini (ITA) 5398

6. Coco Gauff (USA) 4983

7. Zheng Qinwen (CHI) 3980

8. Emma Navarro (USA) 3705 9. Maria Sakkari (GRE) 3416 (+1)

10. Danielle Collins (USA) 3178 (+1)

 

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Tennis: Sinner in testa al ranking Atp. nove italiani in top 100

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Jannik Sinner è saldamente al comando della classifica Ata. L’italiano guida con 11180 punti davanti il tedesco Alexander Zverev (6875) e allo spagnolo Carlos Alcaraz (6690), Quarto Novak Djokovic (5560). Invariate le prime 20 posizioni del ranking mondiale.

  • 1. Jannik Sinner (ITA) 11180
  • 2. Alexander Zverev (GER) 6875
  • 3. Carlos Alcaraz (SPA) 6690
  • 4. Novak Djokovic (SRB) 5560
  • 5. Daniil Medvedev (RUS) 5475
  • 6. Andrey Rublev (RUS) 4645
  • 7. Taylor Fritz (USA) 4060
  • 8. Hubert Hurkacz (POL) 4060
  • 9. Casper Ruud (NOR) 4010
  • 10. Grigor Dimitrov (BUL) 3965
  • 11. Alex De Minaur (AUS) 3655
  • 12. Stefanos Tsitsipas (GRE) 3390
  • 13. Tommy Paul (USA) 3005 14. Holger Rune (DAN) 2780
  • 15. Sebastian Korda (USA) 2585
  • 16. Frances Tiafoe (USA) 2560
  • 17. Ben Shelton (USA) 2490
  • 18. Ugo Humbert (FRA) 2370
  • 19. Lorenzo Musetti (ITA) 2345
  • 20 Jack Draper (GBR) 2315

Primo degli azzurri, dopo Sinner, è Lorenzo Musetti che è 19mo.

Ma sono ben nove gli italiani tra i primi 100:

  • Flavio Cobolli (32)
  • Matteo Arnaldi (33)
  • Luciano Darderi (41)
  • Matteo Berrettini (43)
  • Lorenzo Sonego (50)
  • Fabio Fognini (78)
  • Luca Nardi (86)

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Sinner tifoso eccellente spinge l’Italia, Olanda battuta

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Forse ispirati dal sostegno del tifoso eccellente Jannik Sinner, che la sera prima, a cena, aveva anche tenuto un discorso alla squadra, a Bologna Matteo Berrettini e Flavio Cobolli non hanno tradito le attese, e battendo rispettivamente Botic Van de Zandschulp e Tallon Griekspoor hanno regalato all’Italia il successo sull’Olanda e anche la certezza del primato nel girone che ha dato loro l’accesso alle finali di Coppa Davis che si svolgeranno a Malaga, dove è presumibile che il n. 1 del mondo ci sarà non solo per fare il tifoso. L’obiettivo dell’Italtennis, nemmeno tanto nascosto, è di riconquistare l’insalatiera, intanto i successi dell’Unipol Arena sono un bel viatico sulla via della speranza di farcela.

Ad aprire le danze è stato Berrettini, che a fine partita per prima cosa è andato ad abbracciare proprio Sinner, con il quale prima del match aveva chiacchierato a lungo, e la cui presenza, ha poi spiegato Matteo, “mi ha dato una bella spinta e anche un po’ di pressione. Ma Jannik – ha aggiunto parlando a Super Tennis – è stato la ciliegina di una settimana spettacolare”. Per poi aggiungere che a Malaga “ci proveremo con tutto noi stessi e spero di esserci. Abbiamo il giocatore più forte del mondo, la squadra più compatta del mondo e il tifo più caldo del mondo”.

Intanto battere Van de Zandschulp in 2 ore e 22′ di gioco, è stato più complicato del previsto perché il tennista romano ha vinto in rimonta dopo aver ceduto al rivale il primo set, perso per 6-3. In campo non c’era il Berrettini migliore, che però è stato capace di riprendersi l’incontro, nonostante nel secondo set abbia sprecato troppo, leggi sei palle break. Tutto ciò non gli ha comunque impedito di imporsi per 6-4, per poi ripetersi, con identico punteggio, nel terzo set. “Tutta la squadra mi ha spinto al successo – ha poi voluto sottolineare Matteo -. E poi sarà l’aria di casa, il pubblico, il fatto che giocare davanti a voi è speciale e che l’ho sognato fin da quando ero bambino.

Oggi mi aspettavo un match difficile, e il mio avversario mi ha sorpreso in positivo ma alla fine era un break, sapevo che dovevo stringere i denti e provare a strapparne uno, e così è stato nel secondo mentre nel terzo me ne sono serviti due. Sono orgoglioso di come ho lottato oggi perché così è davvero speciale”. Sorride anche l’esordiente Flavio Cobolli che, contro Griekspoor, ha vinto di testa e di cuore. Il romano è sceso in campo dopo il successo dell’amico Matteo Berrettini su Botic Van de Zandschulp, contro il numero 1 olandese Tallon Griekspoor. E ha iniziato al meglio, vincendo il primo set al tie-break 7-4.

Ma l’olandese ha allungato il match al terzo set, in cui è stato bravo a sapersi isolare da cori, tamburi e assordanti trombette, ma alla fine non è stato abbastanza per vincere. Cobolli, che ha evidenziato progressi concreti, ha chiuso il match con un diritto lungolinea da sinistra che per l’azzurro e tutto il pubblico è stato anche un grido di vittoria. “Ho realizzato il sogno che avevo da bambino – le parole del giovane romano -, sono contento e fiero di me stesso. Questa non è la vittoria mia, ma di squadra. Senza il calore e supporto di tutti non sarebbe finita così. Sinner? Prima della partita mi ha detto di divertirmi, detto da lui è molto importante per me”.

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