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Cronache

‘Possibile compravendita voti Comunali Bari e Europee’

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La compravendita dei voti con il ‘metodo Sandrino’ verosimilmente poteva essere messa in atto in occasione delle Comunali di Bari e delle elezioni Europee del giugno 2024. Si tratta ovviamente di una possibilità, perché il gruppo era rodato e ben organizzato, ma non vi sono negli atti elementi certi su chi sostenere e in che modo. Il pericolo di recidiva della condotta illecita è sottolineato dal gip che cita un’informativa dei carabinieri del 13 marzo 2024, quindi di quasi tre settimane fa. L’informativa è allegata agli atti dell’indagine che il 4 aprile scorso ha portato all’esecuzione di dieci misure cautelari (otto arresti e due divieti di dimora) per associazione per delinquere finalizzata alla corruzione elettorale per le amministrative di Grumo Appula e Triggiano e del Consiglio regionale pugliese e che ha coinvolto l’assessora regionale Anita Maurodinoia, che è indagata e che si è subito dimessa dall’incarico e dal Pd.

Nell’inchiesta sono coinvolti, tra gli altri, il marito dell’ex assessora Sandro Cataldo, e il sindaco di Triggiano (sospeso dal prefetto) Antonio Donatelli, entrambi ai domiciliari, che saranno interrogati lunedì dal gip. Un sistema al quale non era estranea Anita Maurodinoia che ha preso parte – secondo l’accusa – alle due associazioni per delinquere finalizzate alla corruzione elettorale in occasione delle amministrative del 26 maggio 2019 (sindaco e consiglio comunale di Bari) e delle elezioni amministrative del 20 e 21 settembre 2020 (sindaco e consiglio comunale di Grumo Appula, presidente e Consiglio regionale).

Sugli accertamenti tuttora in corso sul gruppo criminale si sofferma la gip Paola Desantis nel provvedimento cautelare nel quale scrive “che sussiste evidentemente anche il requisito dell’attualità del pericolo di recidiva inteso quale occasione prossima favorevole alla commissione di nuovi delitti” tenuto conto “anche di quanto evidenziato nell’informativa in data 13.3.2024 e nei relativi allegati”. Un atto che era stato chiesto dalla stessa gip alla Procura durante l’esame del fascicolo, evidentemente per attualizzare le esigenze cautelari. Dalla lettura del provvedimento cautelare emergono anche le mire espansionistiche di alcuni indagati che puntavano a gestire anche i fondi europei. E’ il caso di Vito Perrelli che, con l’intercessione di Cataldo, premeva affichè il sindaco Donatelli gli concedesse anche la delega alla gestione dei fondi europei del Comune di Triggiano.

E’ il 18 ottobre del 2021 quando Vito Perrelli telefona al figlio Alberto Leo (ora sono entrambi ai domiciliari) e gli dice: “io gli ho detto di aggiungere a quelle cose che mi ha anticipalo (Cataldo, ndr)… gli ho detto di aggiungere la gestione dei fondi Europei perchè se riusciamo a fare, ad averlo no, i fondi Europei è una cosa che praticamente se sei in grado se c’hai una buona squadra per andarli ad intercettare hai fatto come dire 100 capito!”. Un passaggio che il gip ritiene “interessante dal punto di vista delle indagini” perché in questo modo a Perrelli sarebbe “garantita la possibilità di favorire, in quel contesto, la realizzazione di un non meglio specificato progetto ideato ed avviato dallo stesso Alberto Leo”.

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Cronache

Ricercato in Australia per duplice omicidio arrestato a Roma

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Le autorità di Canberra hanno avviato una azione legale per estradare con urgenza dall’Italia uno degli uomini più ricercati in Australia, accusato del doppio omicidio, nel gennaio 1997, di Suzanne Armstrong di 27 anni e della sua amica di 28 anni Bartlett, nel quartiere di Collingwood a Melbourne. Il quotidiano The Australian cita ‘autorità italiane’ secondo cui “il conto alla rovescia è partito”, con una scadenza di 40 giorni da giovedì scorso, quando il greco-australiano Perry Kouroumblis è stato fermato dietro un mandato di arresto internazionale nell’aeroporto Leonardo da Vinci di Roma. Kouroumblis, che vive in Grecia, è stato arrestato in Italia appena arrivato all’aeroporto di Fiumicino da Atene. La richiesta di estradizione presentata dal dipartimento dell’Attorney General australiano non dovrebbe incontrare problemi perché il ricercato in Australia non sarebbe esposto alla pena di morte. Secondo funzionari italiani citati dal quotidiano, le loro controparti australiane hanno iniziato le procedure e si prevede che il caso proceda rapidamente. Perry Kouroumblis aveva 17 anni e viveva a Collingwood, dietro l’angolo da dove le due donne furono trovate uccise, quando un vicino sentì le grida della bambina di 16 mesi di una delle vittime, Suzanne Armstrong.

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Tentato omicidio a Napoli: fermato un 14enne per concorso aggravato dal metodo mafioso

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Un 14enne napoletano è stato fermato dalle forze dell’ordine con l’accusa di concorso in tentato omicidio aggravato dal metodo mafioso. Il giovane è stato rintracciato grazie al lavoro coordinato della Polizia di Stato e dell’Arma dei Carabinieri, sotto la supervisione della Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di Napoli.

L’episodio risale alla notte del 21 luglio, quando, secondo le indagini, il 14enne, insieme a un complice di 16 anni, avrebbe partecipato all’aggressione di un 20enne in piazza Cavour. La vittima è stata colpita all’addome da un colpo di pistola. Le indagini, condotte dai Falchi della Squadra Mobile di Napoli e dai militari del Nucleo Operativo della Compagnia Napoli Stella, hanno permesso di raccogliere prove e indizi che hanno portato all’identificazione del minore come uno dei responsabili.

Il 16enne complice, già detenuto per altre cause, è stato a sua volta deferito nell’ambito della stessa attività investigativa. Il provvedimento di fermo per il 14enne è stato emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di Napoli ed è stato convalidato dal G.I.P. nella giornata di ieri.

Il giovane è stato successivamente trasferito nel centro di prima accoglienza dei Colli Aminei, dove resterà a disposizione dell’autorità giudiziaria.

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Cronache

Rescigno, Commissione anticamorra al fianco di Benedetto Zoccola

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“La commissione anticamorra della Regione Campania sarà al fianco di Benedetto Zoccola e della sua famiglia, dopo l’ennesima vile minaccia. Zoccola, ex vicesindaco di Mondragone, vive da tempo sotto scorta per il suo impegno su un territorio difficile. Ieri ne è stata annunciata la morte in un falso manifesto funerario. In qualità di presidente della commissione mi farò portavoce nelle sedi opportune del caso di Zoccola, affinchè non sia lasciato solo ma senta al suo fianco la forza delle Istituzioni”. Lo dichiara Carmela Rescigno, presidente della commissione Anticamorra della Regione Campania.

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