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Cronache

Giallo nei boschi vicino Aosta, ragazza trovata morta

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E’ un giallo la morte di una giovane donna trovata all’interno di un’ex chiesetta sperduta in mezzo alle montagne della Valle d’Aosta. Il cadavere è stato scoperto venerdì pomeriggio da un gruppo di escursionisti. Il corpo della donna era in terra, in fondo alla cappella in posizione fetale. Il cadavere presentava alcune ferite, probabilmente provocate da armi da taglio. Le cause del decesso però saranno stabilite solo dall’autopsia, in programma martedì prossimo. Le indagini sono affidate ai carabinieri del nucleo operativo di Aosta, coordinati dal sostituto procuratore Manlio D’Ambrosi.

Al momento tutte le ipotesi sono aperte anche quella dell’omicidio. Il corpo è stato portato alla camera mortuaria del cimitero del capoluogo valdostano. Tra venerdì sera e sabato pomeriggio sono stati effettuati vari sopralluoghi alla ricerca di elementi che possano aiutare ad ipotizzare una posta investigativa. Sugli esiti delle indagini gli inquirenti mantengono un assoluto riserbo. Il cadavere è stato trovato nella chiesetta diroccata della frazione Equilivaz di La Salle, un piccolo comune della Valdigne, tra Aosta e Courmayeur. La zona è poco frequentata e al di fuori dei circuiti normalmente battuti dai turisti. Per arrivarci occorre lasciare l’auto nel parcheggio sulla statale 26 della Valle d’Aosta, attraversare un ruscello e camminare per una decina di minuti nella fitta boscaglia. Del villaggio, ormai disabitato da decine di anni, sono rimaste solo le rovine di alcuni edifici. Compreso quello della chiesetta. E’ lì che venerdì pomeriggio, poco dopo le 14, un gruppo di passanti ha notato nella penombra un fagotto. Una volta scoperto che si trattava del corpo privo di vita di una ragazza, hanno dato l’allarme.

“Sembrava che dormisse”, hanno raccontato agli inquirenti. Giunti sul posto, i carabinieri hanno isolato l’edificio e setacciato l’area, metro per metro, in mezzo alla boscaglia. Sono stati perlustrati anche i sentieri che salgono lungo il costone della montagna. Alla ricerca di indizi, i militari dell’Arma hanno effettuato anche varie rilevazioni scientifiche che ora dovranno essere trattate in laboratorio. La vittima non è ancora stata identificata e nella zona recentemente non risultano esserci denunce di scomparsa di giovani donne. A fianco al corpo sono stati trovati degli alimenti. La ragazza non aveva con sé i documenti né un telefono cellulare, circostanze che rendono difficile l’identificazione. Secondo quanto si è appreso dalla gente del posto, un paio di giorni fa è stato notato un furgone-camper di color bordeaux parcheggiato all’imbocco del sentiero per il villaggio. Potrebbe essere questa la pista che ha portato i carabinieri a chiedere nei dintorni, in particolare nei bar e nei supermercati, se era stata notata una coppia di ragazzi giovani. “Ogni tipo di informazione – spiegano – potrebbe essere importante in questa fase”. Ma per ora anche questi accertamenti non hanno portato sviluppi.

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Cronache

Ricercato in Australia per duplice omicidio arrestato a Roma

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Le autorità di Canberra hanno avviato una azione legale per estradare con urgenza dall’Italia uno degli uomini più ricercati in Australia, accusato del doppio omicidio, nel gennaio 1997, di Suzanne Armstrong di 27 anni e della sua amica di 28 anni Bartlett, nel quartiere di Collingwood a Melbourne. Il quotidiano The Australian cita ‘autorità italiane’ secondo cui “il conto alla rovescia è partito”, con una scadenza di 40 giorni da giovedì scorso, quando il greco-australiano Perry Kouroumblis è stato fermato dietro un mandato di arresto internazionale nell’aeroporto Leonardo da Vinci di Roma. Kouroumblis, che vive in Grecia, è stato arrestato in Italia appena arrivato all’aeroporto di Fiumicino da Atene. La richiesta di estradizione presentata dal dipartimento dell’Attorney General australiano non dovrebbe incontrare problemi perché il ricercato in Australia non sarebbe esposto alla pena di morte. Secondo funzionari italiani citati dal quotidiano, le loro controparti australiane hanno iniziato le procedure e si prevede che il caso proceda rapidamente. Perry Kouroumblis aveva 17 anni e viveva a Collingwood, dietro l’angolo da dove le due donne furono trovate uccise, quando un vicino sentì le grida della bambina di 16 mesi di una delle vittime, Suzanne Armstrong.

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Tentato omicidio a Napoli: fermato un 14enne per concorso aggravato dal metodo mafioso

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Un 14enne napoletano è stato fermato dalle forze dell’ordine con l’accusa di concorso in tentato omicidio aggravato dal metodo mafioso. Il giovane è stato rintracciato grazie al lavoro coordinato della Polizia di Stato e dell’Arma dei Carabinieri, sotto la supervisione della Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di Napoli.

L’episodio risale alla notte del 21 luglio, quando, secondo le indagini, il 14enne, insieme a un complice di 16 anni, avrebbe partecipato all’aggressione di un 20enne in piazza Cavour. La vittima è stata colpita all’addome da un colpo di pistola. Le indagini, condotte dai Falchi della Squadra Mobile di Napoli e dai militari del Nucleo Operativo della Compagnia Napoli Stella, hanno permesso di raccogliere prove e indizi che hanno portato all’identificazione del minore come uno dei responsabili.

Il 16enne complice, già detenuto per altre cause, è stato a sua volta deferito nell’ambito della stessa attività investigativa. Il provvedimento di fermo per il 14enne è stato emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di Napoli ed è stato convalidato dal G.I.P. nella giornata di ieri.

Il giovane è stato successivamente trasferito nel centro di prima accoglienza dei Colli Aminei, dove resterà a disposizione dell’autorità giudiziaria.

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Rescigno, Commissione anticamorra al fianco di Benedetto Zoccola

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“La commissione anticamorra della Regione Campania sarà al fianco di Benedetto Zoccola e della sua famiglia, dopo l’ennesima vile minaccia. Zoccola, ex vicesindaco di Mondragone, vive da tempo sotto scorta per il suo impegno su un territorio difficile. Ieri ne è stata annunciata la morte in un falso manifesto funerario. In qualità di presidente della commissione mi farò portavoce nelle sedi opportune del caso di Zoccola, affinchè non sia lasciato solo ma senta al suo fianco la forza delle Istituzioni”. Lo dichiara Carmela Rescigno, presidente della commissione Anticamorra della Regione Campania.

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