Collegati con noi

Cronache

Nel 2024 atteso boom di turisti americani big spender

Pubblicato

del

Se nel 2019 i turisti provenienti dagli Stati Uniti hanno speso 5,5 miliardi di euro in Italia (secondo Bankitalia) e nel 2022 si sono fermati sono a 4,7, nei primi nove mesi del 2023 avevano già speso 5,2 miliardi, raggiungendo quindi almeno i dati pre-pandemia e forse superandoli leggermente, e nel 2024 ci si aspetta un deciso sorpasso. Lo dice Bernabò Bocca, presidente di Federalberghi e di Sina Hotels durante l’evento Sina Hotel Express che festeggia i 150 anni del Bernini Bristol di piazza Barberini a Roma e i 140 del Brufani di Perugia, punte di diamante degli 11 hotel della catena, unendoli con un viaggio sul treno storico Etr 252 Arlecchino messo a disposizione dalla Fondazione Fs Italiane.

“Siamo grati e riconoscenti ai turisti americani che dopo il Covid – spiega – hanno ricominciato a viaggiare e hanno scelto con entusiasmo l’Italia come Paese principale dove trascorrere le vacanze. L’anno scorso eravamo preoccupati di quello che stava succedendo con la Russia, perché sapevamo di perdere un turismo che anche quello amava l’Italia ed era alto spendente, però abbiamo avuto questa piacevole sorpresa di una crescita importantissima del turismo americano che ha più che compensato la perdita del turismo russo”. Molto contenta di questi risultati è la ministra del turismo Daniela Santanchè che commenta: “I turisti americani spendono di più e prediligono il lusso, questa è una grande notizia per il settore.

La direzione è chiara e con il ministero la stiamo già seguendo: investire nella qualità delle strutture e dei servizi per attrarre sempre di più turisti alto spendenti e portarli anche a scoprire luoghi meno conosciuti, piccoli borghi, aree interne per favorire la destagionalizzazione ed una migliore gestione dei flussi. Come dico sempre il lusso non va criminalizzato e dobbiamo essere in grado di proporre offerte turistiche per tutte le tasche”. Bocca spiega che è un po’ ridicolo misurare il turismo in termini di presenze e arrivi. “Noi i bilanci – dice – li facciamo coi fatturati, non con le presenze. I numeri sulle presenze lasciano il tempo che trovano. L’Italia è un contenitore piccolo e fragile e bisogna riempirlo di un turismo alto spendente che dia beneficio non solo alle strutture ricettive ma all’economia di tutto il Paese”.

Quanto alle guerre Bocca spiega che “non stanno condizionando il turismo al momento, però è ovviamente una cosa che ci spaventa molto perché mentre la guerra in Ucraina era circoscritta ed eravamo certi che ci avrebbe penalizzato sul mercato russo, quello che sta succedendo oggi in Israele rischia di allargarsi”. Il turismo americano di alta fascia, infatti, non è tanto sensibile al dollaro e alla crisi economica, ma è molto sensibile alla tema della sicurezza.

“Se dovesse succedere qualcosa, non dico in Italia ma in Europa, gli americani da un giorno all’altro chiudono i rubinetti. La cosa ci preoccupa – ragiona il presidente – ma al momento dopo il 2023 molto positivo per le città d’arte, il 2024 è in crescita. Oggi le prospettive sono molto positive”. Infine un accenno alle cose da migliorare: “Pensiamo che turismo sia solo alberghi – spiega – ma il turismo è esperienza. Gli americani sono big spender e disposti a spendere ma giustamente vogliono i servizi, non sono quelli che trovano solo dentro l’albergo, ma quelli che trovano all’aeroporto, nei taxi, nei ristoranti, nella pulizia delle città, il degrado. Su questo, se vogliamo diventare una destinazione turistica di alto livello sulle grandi città abbiamo ancora da lavorare”.

Advertisement

Cronache

Strage in famiglia: 17enne rivede i nonni in carcere

Pubblicato

del

A distanza di poco più di due settimane dalla strage di Paderno Dugnano, nel Milanese, avvenuta nella notte tra il 31 agosto e il primo settembre, il 17enne, che ha ucciso a coltellate padre, madre e fratello di 12 anni, oggi ha incontrato nel carcere minorile Beccaria i nonni. Nonni che da giorni avevano chiesto di vederlo perché, comunque, malgrado ciò che è successo e che resta senza una vera spiegazione, hanno deciso di non abbandonare il nipote e di “sostenerlo”. Cinque giorni fa il Tribunale per i minorenni di Milano aveva autorizzato, su richiesta della difesa, il colloquio, dopo che sia il 17enne che i nonni, così come gli altri familiari, avevano manifestato la loro disponibilità. I nonni, ma allo stesso modo gli zii del ragazzo, hanno più volte ripetuto, infatti, che vogliono rimanergli vicino e vogliono aiutarlo nel suo percorso giudiziario. E oggi si è trattato ovviamente, da quanto si è saputo, di un incontro toccante, fatto di lacrime, parole e silenzi.

“Volevo proprio cancellare tutta la mia vita di prima”, aveva messo a verbale, interrogato, il ragazzo parlando di un suo “malessere” che durava da tempo, ma che si era acuito in estate, e dicendo di sentirsi “estraneo” rispetto al mondo. E aveva spiegato, però, che non ce l’aveva con la sua famiglia nello specifico e non aveva, dunque, fornito un movente preciso per la strage. La difesa, con legale Amedeo Rizza, intanto, punta su una consulenza psichiatrica affidata ad un esperto per una successiva richiesta di perizia, affinché venga accertato se al momento dei fatti il giovane avesse o meno un vizio di mente. Per la difesa, inoltre, non può reggere nel procedimento l’aggravante della premeditazione, contestata, invece, dalla procuratrice facente funzione per i minori di Milano, Sabrina Ditaranto, e dalla pm Elisa Salatino nell’accusa di triplice omicidio. Aggravante riconosciuta dalla gip Laura Pietrasanta nella misura cautelare.

Il ragazzo, dopo l’incontro con i nonni di oggi, è stato poi trasferito, da quanto si è saputo, dal carcere minorile Beccaria di Milano a quello di Firenze.

Continua a leggere

Cronache

Maltempo: temporali e forti venti, allerta gialla in 10 regioni

Pubblicato

del

Una vasta perturbazione, attualmente centrata sull’area balcanica, determinerà un graduale inasprimento delle condizioni di maltempo sull’Italia, con precipitazioni sparse sul territorio, specie settori adriatici, più diffuse e persistenti su Emilia-Romagna e Marche. Inoltre, la formazione di un’aera di bassa pressione sul basso Tirreno genererà una intensificazione dei venti nord-orientali sui settori adriatici centro-settentrionali. Sulla base delle previsioni disponibili, il Dipartimento della Protezione Civile d’intesa con le regioni coinvolte – alle quali spetta l’attivazione dei sistemi di protezione civile nei territori interessati – ha emesso un avviso di condizioni meteorologiche avverse.

L’avviso prevede dalle prime ore di domani precipitazioni diffuse e persistenti, anche a carattere di carattere di rovescio o temporale, su Emilia-Romagna e Marche, dalla mattinata, precipitazioni sparse, anche a carattere di rovescio o temporale, su Abruzzo e Molise, specie settori costieri, e su Campania, Puglia e Basilicata. Tali fenomeni saranno accompagnati da rovesci di forte intensità, frequente attività elettrica, locali grandinate e forti raffiche di vento. Attesi, inoltre, dal primo mattino di domani, venti da forti a burrasca nord-orientali, su Friuli Venezia Giulia, Veneto, Emilia-Romagna e Marche, specie su settori costieri e appenninici, con mareggiate sulle coste esposte. Sulla base dei fenomeni previsti e in atto è stata valutata per la giornata di domani allerta gialla su parte di Emilia-Romagna, Marche, Umbria, Lazio, Abruzzo, sugli interi territori di Molise, Basilicata e Puglia, su parte di Campania e Sardegna.

Continua a leggere

Cronache

Auto contro scooter, omicidio volontario dopo una lite

Pubblicato

del

Un incontro, questa volta casuale. Gli animi che si scaldano, ancora, per quella relazione sentimentale con sua sorella che proprio non gli andava giù. Il finestrino della sua auto frantumato con un martelletto, la rabbia che monta e l’inseguimento dello scooter a bordo del quale viaggiavano i due rivali. Infine la tragedia provocata da una collisione, a quanto pare voluta, che trasforma un diciannovenne nell’assassino di un ventenne. E’ il drammatico epilogo di una lite che andava avanti da qualche mese, caratterizzata anche da altri episodi su cui adesso si sta cercando di fare luce, la morte di Corrado Finale, speronato mentre era in fuga su uno scooter con un altro giovane che, per fortuna, è rimasto solo ferito. Contrariamente a quanto si era pensato in un primo momento non si è trattato di un incidente, uno dei tanti che funestano i weekend, ma di un atto voluto, deliberato, finalizzato a punire quei giovani suoi rivali.

E così ha trasformato la Fiat 500 in un ariete, facendo carambolare a terra i ragazzi che prima finiscono con lo scooter contro un palo e poi su una fioriera. Le condizioni di Corrado, disarcionato dal Beverly, sono sembrate subito molto gravi. E, purtroppo, il suo decesso è sopraggiunto poco dopo, per le gravi ferite riportate. Sarà l’esame autoptico disposto dalla Procura di Napoli Nord, a fornire l’esatta causa della morte. L’altro centauro, il ragazzino protagonista dell’osteggiata liaison amorosa, invece se l’è cavata: la sua prognosi è di 30 giorni, ma è vivo. E’ stato proprio lui a raccontare ai carabinieri la dinamica dell’accaduto (peraltro confermata dalle immagini dei sistemi di videosorveglianza acquisite dagli investigatori), insieme con il movente: una relazione sentimentale contrastata con la sorella del 19enne fermato il quale, dopo l’incidente, si è allontanato senza prestare soccorso alcuno.

Solo successivamente si è consegnato in caserma accompagnato dall’avvocato. Ieri, l’investitore, che viaggiava su una Fiat 500, al termine dell’interrogatorio è stato sottoposto a fermo, non per omicidio stradale, come sembrava logico in un primo momento, ma per i ben più gravi reati di omicidio volontario e tentato omicidio. Nell’auto c’era anche la sorella la quale ha confermato la lite che da mesi andava avanti tra il fratello e il fidanzatino. In caserma, davanti al pm, sono stati convocati e ascoltati anche alcuni parenti del sopravvissuto. Uno ha fatto riferimento a un grave episodio risalente a qualche settimana fa, quando è stata lanciata una bottiglia incendiaria contro il portone della sua abitazione. Un episodio inquietante ma non denunciato. Secondo questa persona sarebbe stato proprio quel giovane fermato l’autore del gesto intimidatorio, ma lui, che ha reso dichiarazioni parzialmente confessorie, ha smentito di avere compiuto quell’attentato. Sequestrati per le perizie la vettura, il parafango bianco di una Fiat 500 trovato su via del Mare, teatro dell’incidente, e lo scooter sul quale viaggiava la vittima.

Continua a leggere

In rilievo

error: Contenuto Protetto