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Cronache

La strage sul lavoro, muoiono altri due operai in Campania e Lombardia

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Quattro lavoratori morti in altrettanti infortuni in servizio avvenuti in diverse parti d’Italia, più un quinto sulla cui morte sono in corso accertamenti, potendosi ipotizzare anche il malore: è il drammatico bilancio registrato nelle ultime 24 ore, che porta ancora una volta alla ribalta nazionale il tema delle condizioni di lavoro, che troppo spesso non rispettano le regole sulla sicurezza. Ieri sono morti due lavoratori, uno in Campania, a San Marco Evangelista nel Casertano, l’altro in Lombardia, a Carpenedolo nel Bresciano, oggi altri due, uno a Brindisi e l’altro a Trento. Nel Lazio, a San Giorgio a Liri in provincia di Frosinone, un 60enne è caduto nel pomeriggio dal compattatore per la raccolta differenziata, ed è morto; l’autopsia stabilirà se il decesso è legato a situazioni lavorative o sia stato causato da un malore.

Se nel frusinate c’è qualche dubbio, non ve ne sono in relazione agli altri quattro episodi: si è trattato di infortuni fatali sul lavoro, da capire – e lo faranno le indagini della magistratura attivate in tutte e quattro le circostanze – se per errore del dipendente o per mancanza di dispositivi di sicurezza e colpe dunque dei datori di lavoro. Ieri mattina a Carpenedolo (Brescia) un operaio di origini albanesi di 43 anni è morto dopo essere precipitato nel vuoto mentre era al lavoro in un cantiere per conto di una ditta esterna. Sul posto, per le indagini, sono intervenuti i carabinieri della compagnia di Desenzano e i tecnici dell’Ats di Brescia.

Nella serata di ieri, verso le 19, il 26enne napoletano Giuseppe Borrelli è invece rimasto incastrato e ucciso in un macchinario nell’azienda di San Marco Evangelista (Caserta) “Laminazione sottile”, che produce laminati in alluminio; dai primi accertamenti effettuati dal commissariato di Maddaloni e dal personale dell’Asl di Caserta, sembra che il giovane lavorasse nell’azienda con contratti precari per conto di un’agenzia di somministrazione di lavoro (la Gi Group), con l’ultimo contratto firmato nel febbraio scorso; la Procura di Santa Maria Capua Vetere ha aperto un fascicolo per omicidio colposo, disponendo il sequestro della salma. Già ieri sera, dopo l’infortunio, i colleghi di Borrelli si erano fermati, e lo hanno fatto anche oggi. Per domani invece, i sindacati dei metalmeccanici Fiom-Cgil, Fim-Cisl, Uilm e Fismic hanno proclamato quattro ore di sciopero per protestare contro le morti sul lavoro e dire “basta alla strage”.

L’azienda “Laminazione Sottile” è intervenuta con una nota in cui ha espresso il suo cordoglio per la morte. “L’azienda – si legge – si stringe alle persone care e agli amici del collega Giuseppe Borrelli, è vicina alla sua famiglia e continuerà ad esserlo nel futuro, nella certezza che non ci sarà un solo giorno nel quale potremo dimenticare che il dovere alla tutela della sicurezza dei lavoratori sia parte integrante della nostra identità”. Altro incidente mortale in un’azienda di lavorazione di materiale plastico della zona industriale di Brindisi, dove un operaio di 37 anni è morto probabilmente perché schiacciato da un macchinario. Sul fatto indagano la Polizia e il personale dello Spesal (Servizio di prevenzione e sicurezza ambienti di lavoro).

Ultimo infortunio mortale, sempre oggi, in una falegnameria di Tiarno di Sopra, in provincia di Trento; qui un polacco di 59 anni, residente a Ledro, è deceduto dopo essere stato investito e trascinato da un muletto carico di un bancale di legname guidato da un suo collega. La dinamica è comunque al vaglio della polizia locale Alto Garda e Ledro e dell’Uopsal, l’Unità operativa prevenzione e sicurezza negli ambienti di lavoro. Domani si svolgerà l’autopsia. La giornata nera è stata caratterizzata anche da altri infortuni, gravi ma per fortuna non mortali. Come a Carrara, dove un uomo di 42 anni, dipendente di una ditta edile, è caduto dal tetto di un capannone da oltre tre metri. Ha riportato un trauma toracico.

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Morta Amelia Cortese Ardias, il cordoglio di Bassolino

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“La scomparsa della Cortese Ardias mi rattrista davvero. Amelia è stata una esponente liberale di primo piano, una donna delle istituzioni ed impegnata nella vita culturale e sociale”. Lo afferma in una nota Antonio Bassolino. “Mio padre – aggiunge l’ex sindaco di Napoli – era amico del marito. Le ho voluto molto bene e tra di noi vi sono sempre stati sentimenti di stima ed affetto. Un abbraccio ai familiari”.

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Torna il maltempo, allerta arancione in sei regioni

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Torma il maltempo e domani sarà allerta arancione in sei regioni e gialla in nove. Piogge e temporali, dalla serata di oggi, cadranno sulle regioni di Nord-Ovest e la Toscana, poi la perturbazione si estenderà nella giornata di domani al Nord-Est e in parte al Centro. Il Dipartimento della Protezione Civile d’intesa con le regioni coinvolte – – ha emesso un avviso di condizioni meteorologiche avverse.

I temporali da stasera riguarderanno la Liguria e poi, dalle prime ore di domani, Piemonte, Emilia-Romagna e Toscana, successivamente Lombardia, Veneto e, dal pomeriggio, Friuli Venezia Giulia, Marche, Umbria e Lazio. Possibili anche locali grandinate e forti raffiche di vento. Sulla base dei fenomeni previsti è stata valutata per la giornata di domani allerta arancione per rischio temporali e idrogeologico su buona parte di Toscana, Emilia-Romagna Liguria, Veneto e Lombardia e su tutto il Friuli Venezia Giulia. Allerta gialla su resto di Toscana, Liguria, Emilia-Romagna, Lombardia, Veneto, oltre che su Umbria e parte di Sardegna, Marche e Piemonte.

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A cento anni gli rinnovano la patente a Ravenna

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Ha compiuto cento anni e ogni pomeriggio, insieme alla moglie Tebe, di quattro anni più giovane di lui, da Ravenna va al mare nella vicina Lido Adriano, guidando la sua auto. Potrà continuare a farlo ancora, perché Luciano Gulmini, che il 23 agosto ha festeggiato il fatidico traguardo del secolo di vita, nei giorni scorsi si è infatti visto rinnovare anche la patente per due anni, fino al 2026. Gulmini, ex dipendente di Cgil e Pci, qualche giorno prima è andato all’Aci, dove dopo l’esame della vista, dell’udito, un breve colloquio e una visita che ha certificato la sua abilità psico-fisica a guidare la macchina, si è visto infatti prorogare la validità della patente.

Guida una Lancia Y, comprata trent’anni fa, ma in perfetto stato. Che è il mezzo, appunto, che durante la stagione estiva porta i due coniugi ravennati al bagno Alessandro di Lido Adriano dove li aspettano i loro amici. Gulmini, come ha raccontato all’edizione ravennate del Resto del Carlino, è un guidatore esperto: per molti anni, insieme alla moglie, ha girato l’Europa, prima in Lambretta, poi sempre in macchina. La prima patente l’ha presa ormai 75 anni fa, per poter guidare una Lambretta, con la quale lui e la moglie hanno fatto vacanze anche fuori dai confini italiani. Nei primi anni Sessanta è arrivata la prima macchina, una Fiat 500 che li ha accompagnati in numerosi viaggi in tenda.

“Soprattutto – ha raccontato Luciano – nella ex Jugoslavia, dove all’epoca c’era il presidente Tito. L’abbiamo visitata per parecchi anni, siamo andati a Spalato, Dubrovnik, Mostar, Sarajevo, ma anche in tanti piccoli paesini, a contatto con la cultura degli altri. Ci è sempre piaciuto viaggiare, incontrare gente, lo abbiamo sempre fatto almeno per un mese all’anno”.

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