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Cronache

Assalto alla Polizia a Torino per liberare un cittadino marocchino, il video

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Nel cuore di Torino, assaltata una volante mentre una pattuglia della Polizia di Stato stava trasferendo un uomo di origini marocchine a un centro di rimpatrio in Lombardia. L’aggressione è avvenuta davanti agli uffici della Questura, con un gruppo di autonomi e anarchici che hanno circondato l’auto della polizia, cercando di liberare l’uomo e ferendo un poliziotto nel tentativo.

L’incidente si è verificato in seguito all’arresto dello straniero, fermato in precedenza per aver imbrattato con scritte ingiuriose le pareti del sottopasso di corso Grosseto. Le tensioni si sono acuite quando un gruppo di antagonisti ha fatto irruzione nei locali del centro medico dell’Asl, prima di concentrare la loro protesta di fronte alla Questura.

Il tentativo di liberare il detenuto è stato frenato dall’intervento degli agenti, che sono riusciti a bloccare quattro aggressori, mentre altri manifestanti sono stati allontanati. Tuttavia, la protesta non si è esaurita qui: i manifestanti hanno danneggiato alcune auto in transito e hanno continuato a esprimere il loro dissenso di fronte alla stazione ferroviaria di Porta Susa.

Le reazioni alle proteste non si sono fatte attendere. L’assessore regionale alla Sicurezza, Fabrizio Ricca, ha espresso solidarietà all’agente ferito e ha condannato il comportamento dei manifestanti, definendolo una sfida alla convivenza civile. Allo stesso tempo, ha respinto qualsiasi forma di dialogo con i centri sociali antagonisti, evidenziando la futilità di tali tentativi.

Anche l’assessore della Regione Piemonte Maurizio Marrone e la vicecapogruppo del partito alla Camera Augusta Montaruli hanno condannato l’assalto, sottolineando il clima di impunità che, secondo loro, si è creato a Torino, alimentando le strategie della tensione degli antagonisti.

Le reazioni sindacali non sono state meno ferme. Il sindacato Siulp provinciale ha definito l’azione come eversiva e al di fuori di ogni limite tollerabile, mentre il sindacato di polizia Sap ha sottolineato le conseguenze delle prese di posizione politiche che, secondo loro, hanno alimentato l’azione degli anarchici. Le indagini proseguono per individuare i responsabili.

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Morta Amelia Cortese Ardias, il cordoglio di Bassolino

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“La scomparsa della Cortese Ardias mi rattrista davvero. Amelia è stata una esponente liberale di primo piano, una donna delle istituzioni ed impegnata nella vita culturale e sociale”. Lo afferma in una nota Antonio Bassolino. “Mio padre – aggiunge l’ex sindaco di Napoli – era amico del marito. Le ho voluto molto bene e tra di noi vi sono sempre stati sentimenti di stima ed affetto. Un abbraccio ai familiari”.

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Torna il maltempo, allerta arancione in sei regioni

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Torma il maltempo e domani sarà allerta arancione in sei regioni e gialla in nove. Piogge e temporali, dalla serata di oggi, cadranno sulle regioni di Nord-Ovest e la Toscana, poi la perturbazione si estenderà nella giornata di domani al Nord-Est e in parte al Centro. Il Dipartimento della Protezione Civile d’intesa con le regioni coinvolte – – ha emesso un avviso di condizioni meteorologiche avverse.

I temporali da stasera riguarderanno la Liguria e poi, dalle prime ore di domani, Piemonte, Emilia-Romagna e Toscana, successivamente Lombardia, Veneto e, dal pomeriggio, Friuli Venezia Giulia, Marche, Umbria e Lazio. Possibili anche locali grandinate e forti raffiche di vento. Sulla base dei fenomeni previsti è stata valutata per la giornata di domani allerta arancione per rischio temporali e idrogeologico su buona parte di Toscana, Emilia-Romagna Liguria, Veneto e Lombardia e su tutto il Friuli Venezia Giulia. Allerta gialla su resto di Toscana, Liguria, Emilia-Romagna, Lombardia, Veneto, oltre che su Umbria e parte di Sardegna, Marche e Piemonte.

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Cronache

A cento anni gli rinnovano la patente a Ravenna

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Ha compiuto cento anni e ogni pomeriggio, insieme alla moglie Tebe, di quattro anni più giovane di lui, da Ravenna va al mare nella vicina Lido Adriano, guidando la sua auto. Potrà continuare a farlo ancora, perché Luciano Gulmini, che il 23 agosto ha festeggiato il fatidico traguardo del secolo di vita, nei giorni scorsi si è infatti visto rinnovare anche la patente per due anni, fino al 2026. Gulmini, ex dipendente di Cgil e Pci, qualche giorno prima è andato all’Aci, dove dopo l’esame della vista, dell’udito, un breve colloquio e una visita che ha certificato la sua abilità psico-fisica a guidare la macchina, si è visto infatti prorogare la validità della patente.

Guida una Lancia Y, comprata trent’anni fa, ma in perfetto stato. Che è il mezzo, appunto, che durante la stagione estiva porta i due coniugi ravennati al bagno Alessandro di Lido Adriano dove li aspettano i loro amici. Gulmini, come ha raccontato all’edizione ravennate del Resto del Carlino, è un guidatore esperto: per molti anni, insieme alla moglie, ha girato l’Europa, prima in Lambretta, poi sempre in macchina. La prima patente l’ha presa ormai 75 anni fa, per poter guidare una Lambretta, con la quale lui e la moglie hanno fatto vacanze anche fuori dai confini italiani. Nei primi anni Sessanta è arrivata la prima macchina, una Fiat 500 che li ha accompagnati in numerosi viaggi in tenda.

“Soprattutto – ha raccontato Luciano – nella ex Jugoslavia, dove all’epoca c’era il presidente Tito. L’abbiamo visitata per parecchi anni, siamo andati a Spalato, Dubrovnik, Mostar, Sarajevo, ma anche in tanti piccoli paesini, a contatto con la cultura degli altri. Ci è sempre piaciuto viaggiare, incontrare gente, lo abbiamo sempre fatto almeno per un mese all’anno”.

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