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Pentito parla di Tina Rispoli: “è il capo del clan Marino”

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“E’ Titina che gestisce la famiglia là”, “è lei il capo del clan Marino”. Parla di Tina Rispoli e le conferisce il ruolo di boss, Salvatore Tamburrino, il collaboratore che ha consentito di far arrestare dopo oltre 14 anni di latitanza Marco Di Lauro, nome in codice “F4”, ex reggente dell’omonimo clan di camorra di Secondigliano fondato dal padre Paolo, detto “Ciruzzo o’ milionario”. Anche i giudici del Riesame, alla stregua della DDA e del Gip di Napoli classificano Tamburrino come un “collaboratore di estremo rilievo”.

“Lo spessore criminale della Rispoli – scrivono – è correlato anche alla disponibilità… di ingenti ricchezze che le consente… di supportare affari di sodalizzi che le si rivolgono per affari che richiedono un sostegno economico; in particolare – spiegano i giudici – questo è avvenuto con il clan Di Lauro, con il quale i punti di raccordo e di rapporti personali sono molti”.

Tamburrino è ritenuto dalla Procura di Napoli un “pentito” assolutamente affidabile: le sue dichiarazioni hanno offerto al pm antimafia Maurizio De Marco uno spaccato inedito delle dinamiche del clan che gestiva la più grande piazza di spaccio d’Europa, protagonista di sanguinose faide che fanno provocato centinaia di morti. Le parole di Tamburrino su clan Marino – una volta era guidato dal marito della Rispoli Gaetano Marino (detto ‘moncherino’) e dal fratello Gennaro (soprannominato McKay) – descrivono Tina Rispoli come il vertice del clan che gestiva una lucrosa piazza di spaccio nelle cosiddette “Case Celesti” di Secondigliano. Le sue dichiarazioni sono inserite nelle motivazioni con le quali il tribunale del Riesame di Napoli (ottava sezione, collegio A, presidente Oriente Capozzi), ha confermato l’arresto in carcere a cui la Rispoli che si è opposta con i suoi avvocati.

La Procura di Napolicontesta, tra l’altro, a Tina Rispoli il concorso esterno in associazione mafiosa. Le “ingenti ricchezze”, sempre secondo i giudici, sarebbero quelle che il defunto marito Gaetano Marino, ucciso in un agguato di camorra a Terracina il 23 settembre 2012, le ha lasciato: “a causa di tale decesso la Rispoli è diventata l’unica detentrice di un’enorme fortuna economica, accumulata dal Marino, composta soprattutto da denaro liquido”. Per i giudici del Riesame, quindi, la vedova del boss Gaetano Marino, “è dotata di un’intensa capacità criminale”. La donna e il marito, il cantante neomelodico Tony Colombo, venne arrestata lo scorso 18 ottobre insieme con Vincenzo Di Lauro, secondogenito di Paolo Di Lauro alias “Ciruzzo il Milionario”, nell’ambito di una indagine dei carabinieri del comando provinciale e del Ros di Napoli coordinata dall’ufficio inquirente ora retto dal procuratore Nicola Gratteri.

E’ evidente che tutti gli indagati e/o imputati citati in questo articolo sono da considerare innocenti fino al terzo grado di giudizio.

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Morta Amelia Cortese Ardias, il cordoglio di Bassolino

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“La scomparsa della Cortese Ardias mi rattrista davvero. Amelia è stata una esponente liberale di primo piano, una donna delle istituzioni ed impegnata nella vita culturale e sociale”. Lo afferma in una nota Antonio Bassolino. “Mio padre – aggiunge l’ex sindaco di Napoli – era amico del marito. Le ho voluto molto bene e tra di noi vi sono sempre stati sentimenti di stima ed affetto. Un abbraccio ai familiari”.

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Torna il maltempo, allerta arancione in sei regioni

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Torma il maltempo e domani sarà allerta arancione in sei regioni e gialla in nove. Piogge e temporali, dalla serata di oggi, cadranno sulle regioni di Nord-Ovest e la Toscana, poi la perturbazione si estenderà nella giornata di domani al Nord-Est e in parte al Centro. Il Dipartimento della Protezione Civile d’intesa con le regioni coinvolte – – ha emesso un avviso di condizioni meteorologiche avverse.

I temporali da stasera riguarderanno la Liguria e poi, dalle prime ore di domani, Piemonte, Emilia-Romagna e Toscana, successivamente Lombardia, Veneto e, dal pomeriggio, Friuli Venezia Giulia, Marche, Umbria e Lazio. Possibili anche locali grandinate e forti raffiche di vento. Sulla base dei fenomeni previsti è stata valutata per la giornata di domani allerta arancione per rischio temporali e idrogeologico su buona parte di Toscana, Emilia-Romagna Liguria, Veneto e Lombardia e su tutto il Friuli Venezia Giulia. Allerta gialla su resto di Toscana, Liguria, Emilia-Romagna, Lombardia, Veneto, oltre che su Umbria e parte di Sardegna, Marche e Piemonte.

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A cento anni gli rinnovano la patente a Ravenna

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Ha compiuto cento anni e ogni pomeriggio, insieme alla moglie Tebe, di quattro anni più giovane di lui, da Ravenna va al mare nella vicina Lido Adriano, guidando la sua auto. Potrà continuare a farlo ancora, perché Luciano Gulmini, che il 23 agosto ha festeggiato il fatidico traguardo del secolo di vita, nei giorni scorsi si è infatti visto rinnovare anche la patente per due anni, fino al 2026. Gulmini, ex dipendente di Cgil e Pci, qualche giorno prima è andato all’Aci, dove dopo l’esame della vista, dell’udito, un breve colloquio e una visita che ha certificato la sua abilità psico-fisica a guidare la macchina, si è visto infatti prorogare la validità della patente.

Guida una Lancia Y, comprata trent’anni fa, ma in perfetto stato. Che è il mezzo, appunto, che durante la stagione estiva porta i due coniugi ravennati al bagno Alessandro di Lido Adriano dove li aspettano i loro amici. Gulmini, come ha raccontato all’edizione ravennate del Resto del Carlino, è un guidatore esperto: per molti anni, insieme alla moglie, ha girato l’Europa, prima in Lambretta, poi sempre in macchina. La prima patente l’ha presa ormai 75 anni fa, per poter guidare una Lambretta, con la quale lui e la moglie hanno fatto vacanze anche fuori dai confini italiani. Nei primi anni Sessanta è arrivata la prima macchina, una Fiat 500 che li ha accompagnati in numerosi viaggi in tenda.

“Soprattutto – ha raccontato Luciano – nella ex Jugoslavia, dove all’epoca c’era il presidente Tito. L’abbiamo visitata per parecchi anni, siamo andati a Spalato, Dubrovnik, Mostar, Sarajevo, ma anche in tanti piccoli paesini, a contatto con la cultura degli altri. Ci è sempre piaciuto viaggiare, incontrare gente, lo abbiamo sempre fatto almeno per un mese all’anno”.

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