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Cronache

Il calvario di Ilaria Salis nel Carcere di Budapest: “trattata come una bestia al guinzaglio”

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Ilaria Salis, un’insegnante 39enne italiana, si trova imprigionata in una cella minuscola e priva di aria nel carcere di Budapest, Ungheria dal febbraio 2023: attraverso un memoriale inviato al suo avvocato italiano, emerge un quadro angosciante delle condizioni in cui è costretta a vivere, denunciando maltrattamenti, disumanità e gravi violazioni dei diritti umani.

Nel documento, redatto il 2 ottobre scorso, quando si trovava agli arresti da quasi otto mesi, è stato diffuso in esclusiva dal tg de La7. Salis racconta di essere stata lasciata in mutande, reggiseno e calzini al momento dell’arresto, costretta successivamente a indossare abiti sporchi e puzzolenti forniti dalla questura ungherese. Una descrizione agghiacciante delle condizioni detentive include la mancanza di carta igienica, sapone e assorbenti per sette giorni, risolta solo grazie all’aiuto di una detenuta ungherese.

Il cibo viene distribuito con parsimonia, con Salis che denuncia la presenza di pezzi di carta, plastica, capelli e peli nelle zuppe acquose servite durante i pasti. La detenuta descrive un’esperienza di isolamento quasi totale, passando 23 ore al giorno in una cella chiusa senza socialità, e lamenta la mancanza di possibilità di comunicare con la sua famiglia per sei lunghi mesi.

La situazione igienica nel carcere sembra essere altrettanto allarmante, con la presenza di cimici da letto, scarafaggi e topi nei corridoi e nelle celle. Salis sottolinea la mancanza di cure mediche adeguate, evidenziando il caso di un nodulo che deve tenere sotto controllo, con visite mediche ritardate e referti non consegnati.

Ilaria Salis rivolge un appello disperato alla sua avvocatura italiana, dichiarando che gli avvocati ungheresi sostengono che le condizioni di detenzione siano “assolutamente normali”, ma sottolinea che in Italia tale trattamento non è affatto accettabile. L’insegnante denuncia la sua incapacità di iscriversi alle lezioni di scuola elementare ungherese, giustificata dal fatto che non parla la lingua locale.

Questa testimonianza scioccante solleva gravi preoccupazioni riguardo alle condizioni carcerarie in Ungheria e richiama l’attenzione sul rispetto dei diritti umani fondamentali. Ilaria Salis, attraverso il suo memoriale, chiede giustizia, solidarietà e l’intervento delle autorità competenti per porre fine al suo calvario inumano nel carcere di Budapest.

 

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Morta Amelia Cortese Ardias, il cordoglio di Bassolino

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“La scomparsa della Cortese Ardias mi rattrista davvero. Amelia è stata una esponente liberale di primo piano, una donna delle istituzioni ed impegnata nella vita culturale e sociale”. Lo afferma in una nota Antonio Bassolino. “Mio padre – aggiunge l’ex sindaco di Napoli – era amico del marito. Le ho voluto molto bene e tra di noi vi sono sempre stati sentimenti di stima ed affetto. Un abbraccio ai familiari”.

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Torna il maltempo, allerta arancione in sei regioni

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Torma il maltempo e domani sarà allerta arancione in sei regioni e gialla in nove. Piogge e temporali, dalla serata di oggi, cadranno sulle regioni di Nord-Ovest e la Toscana, poi la perturbazione si estenderà nella giornata di domani al Nord-Est e in parte al Centro. Il Dipartimento della Protezione Civile d’intesa con le regioni coinvolte – – ha emesso un avviso di condizioni meteorologiche avverse.

I temporali da stasera riguarderanno la Liguria e poi, dalle prime ore di domani, Piemonte, Emilia-Romagna e Toscana, successivamente Lombardia, Veneto e, dal pomeriggio, Friuli Venezia Giulia, Marche, Umbria e Lazio. Possibili anche locali grandinate e forti raffiche di vento. Sulla base dei fenomeni previsti è stata valutata per la giornata di domani allerta arancione per rischio temporali e idrogeologico su buona parte di Toscana, Emilia-Romagna Liguria, Veneto e Lombardia e su tutto il Friuli Venezia Giulia. Allerta gialla su resto di Toscana, Liguria, Emilia-Romagna, Lombardia, Veneto, oltre che su Umbria e parte di Sardegna, Marche e Piemonte.

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A cento anni gli rinnovano la patente a Ravenna

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Ha compiuto cento anni e ogni pomeriggio, insieme alla moglie Tebe, di quattro anni più giovane di lui, da Ravenna va al mare nella vicina Lido Adriano, guidando la sua auto. Potrà continuare a farlo ancora, perché Luciano Gulmini, che il 23 agosto ha festeggiato il fatidico traguardo del secolo di vita, nei giorni scorsi si è infatti visto rinnovare anche la patente per due anni, fino al 2026. Gulmini, ex dipendente di Cgil e Pci, qualche giorno prima è andato all’Aci, dove dopo l’esame della vista, dell’udito, un breve colloquio e una visita che ha certificato la sua abilità psico-fisica a guidare la macchina, si è visto infatti prorogare la validità della patente.

Guida una Lancia Y, comprata trent’anni fa, ma in perfetto stato. Che è il mezzo, appunto, che durante la stagione estiva porta i due coniugi ravennati al bagno Alessandro di Lido Adriano dove li aspettano i loro amici. Gulmini, come ha raccontato all’edizione ravennate del Resto del Carlino, è un guidatore esperto: per molti anni, insieme alla moglie, ha girato l’Europa, prima in Lambretta, poi sempre in macchina. La prima patente l’ha presa ormai 75 anni fa, per poter guidare una Lambretta, con la quale lui e la moglie hanno fatto vacanze anche fuori dai confini italiani. Nei primi anni Sessanta è arrivata la prima macchina, una Fiat 500 che li ha accompagnati in numerosi viaggi in tenda.

“Soprattutto – ha raccontato Luciano – nella ex Jugoslavia, dove all’epoca c’era il presidente Tito. L’abbiamo visitata per parecchi anni, siamo andati a Spalato, Dubrovnik, Mostar, Sarajevo, ma anche in tanti piccoli paesini, a contatto con la cultura degli altri. Ci è sempre piaciuto viaggiare, incontrare gente, lo abbiamo sempre fatto almeno per un mese all’anno”.

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