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Cronache

Mafia e voto scambio, indagini anche su attentato a carabiniere

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 C’è anche un attentato incendiario, messo a segno a Crispiano il 19 marzo 2021, che era indirizzato secondo l’accusa alla moglie di un carabiniere che indagava sulle attività del clan ma che colpì persone diverse da quella voluta, tra i capi d’imputazione contestati a Davide Sudoso, 49enne di Statte, ritenuto promotore di una presunta associazione di stampo mafioso smantellata questa mattina dalla Guardia di finanza di Taranto nell’ambito di una inchiesta della Dda di Lecce. Sudoso, stando alla ricostruzione dell’accusa, avrebbe assunto le redini dell’organizzazione criminale – ‘diramazione del clan Cesario’ – dopo la condanna per associazione mafiosa dei presunti capiclan Cosimo Bello e Carlo Mastrochicco nel processo originato dal blitz Feudo.

Risponde di associazione di tipo mafioso aggravata, in concorso con Francesco Simeone, Luigi Scialpi, Giulio Modeo, Antonio Pace, Pietro Lanza, Vito Ricciato e Antonio Paolo Nannavecchia. Avvalendosi della ‘forza di intimidazione derivante dal vincolo associativo e dalla condizione di assoggettamento ed omertà che ne derivano’, avrebbero gestito il traffico di sostanze stupefacenti, anche imponendosi come fornitori esclusivi di piccoli gruppi criminali, i cui crediti sarebbero stati riscossi dai membri del sodalizio anche mediante spedizioni punitive; il racket delle estorsioni; il procacciamento di voti tramite patto elettorale politico mafioso; l’intestazione fittizia di beni in favore di familiari e prestanome.

Un contributo “rafforzamento delle capacità operative dell’associazione” sarebbe stato “offerto dal comandante della Polizia locale”, indagato per rivelazione di segreti d’ufficio aggravata, e sarebbe consistito nel rivelare a Sudoso, tramite Scialpi, l’avvio dei controlli delle attività commerciali da parte delle forze di polizia. Sudoso avrebbe inoltre “gestito i rapporti con gli esponenti detenuti Bello e Mastrochicco per il tramite delle rispettive mogli e familiari, tentando comunque la scalata criminale interna di altre consorterie criminali”. L’attentato incendiario del 2021, secondo gli investigatori, aveva lo scopo di danneggiare l’auto intestata alla moglie di un brigadiere dell’Arma dei carabinieri in servizio alla Compagnia di Massafra, ma colpì tre auto intestate a persone ignare e provocò danni anche ad alcuni palazzi.

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Morta Amelia Cortese Ardias, il cordoglio di Bassolino

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“La scomparsa della Cortese Ardias mi rattrista davvero. Amelia è stata una esponente liberale di primo piano, una donna delle istituzioni ed impegnata nella vita culturale e sociale”. Lo afferma in una nota Antonio Bassolino. “Mio padre – aggiunge l’ex sindaco di Napoli – era amico del marito. Le ho voluto molto bene e tra di noi vi sono sempre stati sentimenti di stima ed affetto. Un abbraccio ai familiari”.

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Torna il maltempo, allerta arancione in sei regioni

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Torma il maltempo e domani sarà allerta arancione in sei regioni e gialla in nove. Piogge e temporali, dalla serata di oggi, cadranno sulle regioni di Nord-Ovest e la Toscana, poi la perturbazione si estenderà nella giornata di domani al Nord-Est e in parte al Centro. Il Dipartimento della Protezione Civile d’intesa con le regioni coinvolte – – ha emesso un avviso di condizioni meteorologiche avverse.

I temporali da stasera riguarderanno la Liguria e poi, dalle prime ore di domani, Piemonte, Emilia-Romagna e Toscana, successivamente Lombardia, Veneto e, dal pomeriggio, Friuli Venezia Giulia, Marche, Umbria e Lazio. Possibili anche locali grandinate e forti raffiche di vento. Sulla base dei fenomeni previsti è stata valutata per la giornata di domani allerta arancione per rischio temporali e idrogeologico su buona parte di Toscana, Emilia-Romagna Liguria, Veneto e Lombardia e su tutto il Friuli Venezia Giulia. Allerta gialla su resto di Toscana, Liguria, Emilia-Romagna, Lombardia, Veneto, oltre che su Umbria e parte di Sardegna, Marche e Piemonte.

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Cronache

A cento anni gli rinnovano la patente a Ravenna

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Ha compiuto cento anni e ogni pomeriggio, insieme alla moglie Tebe, di quattro anni più giovane di lui, da Ravenna va al mare nella vicina Lido Adriano, guidando la sua auto. Potrà continuare a farlo ancora, perché Luciano Gulmini, che il 23 agosto ha festeggiato il fatidico traguardo del secolo di vita, nei giorni scorsi si è infatti visto rinnovare anche la patente per due anni, fino al 2026. Gulmini, ex dipendente di Cgil e Pci, qualche giorno prima è andato all’Aci, dove dopo l’esame della vista, dell’udito, un breve colloquio e una visita che ha certificato la sua abilità psico-fisica a guidare la macchina, si è visto infatti prorogare la validità della patente.

Guida una Lancia Y, comprata trent’anni fa, ma in perfetto stato. Che è il mezzo, appunto, che durante la stagione estiva porta i due coniugi ravennati al bagno Alessandro di Lido Adriano dove li aspettano i loro amici. Gulmini, come ha raccontato all’edizione ravennate del Resto del Carlino, è un guidatore esperto: per molti anni, insieme alla moglie, ha girato l’Europa, prima in Lambretta, poi sempre in macchina. La prima patente l’ha presa ormai 75 anni fa, per poter guidare una Lambretta, con la quale lui e la moglie hanno fatto vacanze anche fuori dai confini italiani. Nei primi anni Sessanta è arrivata la prima macchina, una Fiat 500 che li ha accompagnati in numerosi viaggi in tenda.

“Soprattutto – ha raccontato Luciano – nella ex Jugoslavia, dove all’epoca c’era il presidente Tito. L’abbiamo visitata per parecchi anni, siamo andati a Spalato, Dubrovnik, Mostar, Sarajevo, ma anche in tanti piccoli paesini, a contatto con la cultura degli altri. Ci è sempre piaciuto viaggiare, incontrare gente, lo abbiamo sempre fatto almeno per un mese all’anno”.

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