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Cronache

Maradona contro il Fisco, ancora una vittoria postuma in Cassazione

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La sezione tributaria della Corte di Cassazione (Roberta Crucitti, Presidente; Andreina Giudicepietro, Consigliere; Michele Cataldi, Consigliere-Relatore; Marcello Maria Fracanzani Consigliere; Danilo Chiesa, Consigliere) il 14 dicembre passato ha emesso una decisione che segna un nuovo capitolo nella lunga saga legale tra Diego Armando Maradona e l’Agenzia delle Entrate.

Dopo molti anni di contenzioso, la Cassazione ha accolto il ricorso presentato dall’avvocato Angelo Pisani nell’interesse dell’indimenticato campione argentino, aprendo così le porte a un ulteriore sviluppo nel complesso match giudiziario.

Maradona, vittoria In Cassazione. L’avvocato Pisani spiega. VIDEO

La vicenda risale alla metà degli anni ’80, quando Maradona era già una leggenda a Napoli, con compensi importanti. Sorse l’ipotesi che alcuni diritti di immagine pagati a società estere fossero un escamotage per occultare stipendi al fine di eludere il fisco italiano. L’accusa ingiusta ed infondata fin dall’inizio coinvolse non solo Maradona, ma anche la società Calcio Napoli e altri due giocatori azzurri, Alemao e Careca. Mentre per gli altri si giunse a una soluzione con una prima sentenza a loro favore e poi il condono cautelativo e l’estinzione del debito, per Maradona abbandonato da tutti iniziò una battaglia legale che continua ancora oggi, a distanza di oltre tre anni dalla scomparsa del Pibe de Oro.

La decisione della Cassazione rappresenta un punto di svolta e chiarisce di fatto che Maradona non è mai stato un evasore fiscale anzi l’accertamento fiscale annullato già con sentenza negli anni 90 era stato anche cautelativamente condonato dalla società calcio Napoli.

La motivazione della decisione della Cassazione è legata a precedenti sentenze e ricorsi presentati dagli avvocati di Maradona, capitanati dallo storico avvocato del campione, Angelo Pisani. La Corte ha riconosciuto la violazione di legge da parte dell’Amministrazione fiscale nel respingere le richieste di autotutela avanzate dal calciatore argentino ed ha cassato le precedenti sentenze che davano ragione alla burocrazia fiscale .

In pratica, la Cassazione ha confermato che, avendo la società Calcio Napoli anche aderito al condono, il pagamento effettuato anche per conto di Maradona avrebbe dovuto estinguere l’obbligazione del calciatore. Non sarebbe legittima una situazione di doppia imposizione fiscale .

“La notizia vera di questa pronuncia della Suprema Corte di Cassazione – spiega Angelo Pisani, legale di Maradona – è che non c’era bisogno di tanti anni di causa e che sarebbe bastata la prima istanza in autotutela al Fisco per liberare subito Maradona da tanto fango”. È questo il lapidario commento di Pisani su questo ennesimo capitolo della battaglia legale nel contenzioso mostruoso promosso dal Fisco italiano contro Maradona.

La storia di questo contenzioso risale agli accertamenti fiscali effettuati sul club azzurro e le sue punte principali, tra cui Maradona. La società Calcio Napoli, insieme a Careca e Alemao, aveva impugnato immediatamente, mentre Maradona si era attivato successivamente.

L’Agenzia delle Entrate contestò un debito di circa 37 milioni di euro, di cui più della metà costituita da interessi di mora. Da quel momento, iniziò una lunga battaglia legale caratterizzata da ricorsi e sequestri noti nella storia, come il sequestro dei due Rolex in oro nel 2006 e degli orecchini di diamanti a Merano.

Con questa recente decisione della Cassazione, si apre un nuovo capitolo nella vicenda legale di Maradona, portando speranza e cambiamenti nel corso di questa lunga battaglia fiscale postuma.

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Morta Amelia Cortese Ardias, il cordoglio di Bassolino

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“La scomparsa della Cortese Ardias mi rattrista davvero. Amelia è stata una esponente liberale di primo piano, una donna delle istituzioni ed impegnata nella vita culturale e sociale”. Lo afferma in una nota Antonio Bassolino. “Mio padre – aggiunge l’ex sindaco di Napoli – era amico del marito. Le ho voluto molto bene e tra di noi vi sono sempre stati sentimenti di stima ed affetto. Un abbraccio ai familiari”.

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Torna il maltempo, allerta arancione in sei regioni

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Torma il maltempo e domani sarà allerta arancione in sei regioni e gialla in nove. Piogge e temporali, dalla serata di oggi, cadranno sulle regioni di Nord-Ovest e la Toscana, poi la perturbazione si estenderà nella giornata di domani al Nord-Est e in parte al Centro. Il Dipartimento della Protezione Civile d’intesa con le regioni coinvolte – – ha emesso un avviso di condizioni meteorologiche avverse.

I temporali da stasera riguarderanno la Liguria e poi, dalle prime ore di domani, Piemonte, Emilia-Romagna e Toscana, successivamente Lombardia, Veneto e, dal pomeriggio, Friuli Venezia Giulia, Marche, Umbria e Lazio. Possibili anche locali grandinate e forti raffiche di vento. Sulla base dei fenomeni previsti è stata valutata per la giornata di domani allerta arancione per rischio temporali e idrogeologico su buona parte di Toscana, Emilia-Romagna Liguria, Veneto e Lombardia e su tutto il Friuli Venezia Giulia. Allerta gialla su resto di Toscana, Liguria, Emilia-Romagna, Lombardia, Veneto, oltre che su Umbria e parte di Sardegna, Marche e Piemonte.

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Cronache

A cento anni gli rinnovano la patente a Ravenna

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Ha compiuto cento anni e ogni pomeriggio, insieme alla moglie Tebe, di quattro anni più giovane di lui, da Ravenna va al mare nella vicina Lido Adriano, guidando la sua auto. Potrà continuare a farlo ancora, perché Luciano Gulmini, che il 23 agosto ha festeggiato il fatidico traguardo del secolo di vita, nei giorni scorsi si è infatti visto rinnovare anche la patente per due anni, fino al 2026. Gulmini, ex dipendente di Cgil e Pci, qualche giorno prima è andato all’Aci, dove dopo l’esame della vista, dell’udito, un breve colloquio e una visita che ha certificato la sua abilità psico-fisica a guidare la macchina, si è visto infatti prorogare la validità della patente.

Guida una Lancia Y, comprata trent’anni fa, ma in perfetto stato. Che è il mezzo, appunto, che durante la stagione estiva porta i due coniugi ravennati al bagno Alessandro di Lido Adriano dove li aspettano i loro amici. Gulmini, come ha raccontato all’edizione ravennate del Resto del Carlino, è un guidatore esperto: per molti anni, insieme alla moglie, ha girato l’Europa, prima in Lambretta, poi sempre in macchina. La prima patente l’ha presa ormai 75 anni fa, per poter guidare una Lambretta, con la quale lui e la moglie hanno fatto vacanze anche fuori dai confini italiani. Nei primi anni Sessanta è arrivata la prima macchina, una Fiat 500 che li ha accompagnati in numerosi viaggi in tenda.

“Soprattutto – ha raccontato Luciano – nella ex Jugoslavia, dove all’epoca c’era il presidente Tito. L’abbiamo visitata per parecchi anni, siamo andati a Spalato, Dubrovnik, Mostar, Sarajevo, ma anche in tanti piccoli paesini, a contatto con la cultura degli altri. Ci è sempre piaciuto viaggiare, incontrare gente, lo abbiamo sempre fatto almeno per un mese all’anno”.

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