Seicentotrentasei illeciti tra amministrativi e penali, 211 attrezzi da pesca sequestrati, sei esercizi commerciali chiusi e sanzioni pecuniarie che ammontano a oltre 1 milione di euro, per un totale di 218 tonnellate di prodotto ittico sequestrato. E’ la seconda delle tre fasi dell’operazione SpInnAker” (dove Inn è l’acronimo di Pesca Illegale Non dichiarata e Non regolamenta) eseguita dal 1 al 15 dicembre scorsi su tutto il territorio nazionale e che si protrarrà fino a febbraio e che vede in campo donne e uomini della Guardia Costiera impegnati in controlli, sia a terra che in mare. Il dispositivo messo in campo – coordinato a livello nazionale dal Centro di controllo nazionale pesca del Comando generale della Guardia costiera di Roma, e articolato a livello territoriale sui Centri di controllo area pesca delle 15 Direzioni marittime regionali – ha portato, a oggi, all’effettuazione di 10.850 controlli e che consentiranno agli italiani di acquistare sul mercato prodotti ittici sicuri garantiti.
Numeri che rientrano nello sforzo complessivo realizzato nel 2023 dalla Guardia Costiera nella sua funzione di controllo del settore della pesca, in linea con gli obiettivi proposti dal ministero dell’Agricoltura della sovranità alimentare e delle foreste. Nel 2023, infatti, è di oltre 7,5 milioni di euro l’importo totale delle sanzioni comminate, con oltre 500 tonnellate di prodotto irregolare sequestrato.
Ma non solo. Durante l’anno l’azione di contrasto alla pesca illegale ha permesso di effettuare sull’intero territorio nazionale circa 110.000 verifiche e ispezioni approfondite sia in mare che lungo la filiera commerciale: dall’analisi dei dati è risultato che la maggior parte degli illeciti è avvenuto nell’ambito della tracciabilità del pescato, a causa di prodotti ittici non genuini (etichettati come “nostrani”) o non etichettati, spesso provenienti dall’estero. I controlli della Guardia costiera sono stati potenziati proprio in occasione dell’incremento di domanda dei prodotti ittici che si registra in prossimità delle festività natalizie, rafforzando il proprio impegno nel contrasto alle attività di pesca illegale e tutti quei comportamenti illeciti che compromettono il prodotto ittico, soprattutto “Made in Italy”.
Queste alcune attività eseguite durante l’operazione SpInnAker. La Guardia costiera di Livorno in un deposito di stoccaggio di prodotti ittici ha scoperto una partita mista di gambero rosso e viola, pari a 5,8 tonnellate, importate dalla Turchia, in assenza di documentazione di tracciabilità attestante la provenienza del gambero viola.
L’intera merce è stata sottoposta a sequestro amministrativo. Personale della Guardia costiera di Genova ha sequestrato, amministrativamente, in una piattaforma logistica di stoccaggio prodotti ittici in provincia di Milano, 16 tonnellate di prodotti ittici (gambero sudamericano, astice americano, polpo e salmone) in assenza di documentazione di tracciabilità. Comminate sanzioni per complessivi 13.000 euro. Militari della Guardia costiera di Genova durante un controllo a Torino di un mezzo isotermico proveniente dalla Calabria hanno trovato 27 esemplari di pesce spada, per circa 800 kg, privi di qualsiasi documento attestante la tracciabilità. L’intera merce è stata sottoposta a sequestro amministrativo.
Personale della Guardia Costiera di Palermo ha scoperto all’interno delle celle freezer, circa 1.000 kg di salmone e pesce spada non tracciabili. L’intera merce è stata sequestrata amministrativamente. Sempre nel capoluogo siciliano sono stati trovati oltre 1.900 Kg di prodotto ittico di varia natura riportante etichetta con tempo di conservazione massimo superato, 25.000 Kg di pesce spada non tracciati e oltre 2.000 Kg di moscardini bianchi con etichettatura errata. L’intera merce veniva sottoposta a sequestro amministrativo. Comminate sanzioni per 5.000 euro.
La Guardia Costiera di Napoli durante controlli su strada all’interno di vettori termici ha sequestrato, amministrativamente, oltre 900 kg di molluschi bivalvi e crostacei non tracciabili. A Bari, durante controlli su strada è stato eseguito il sequestro amministrativo di oltre 400 kg di ostriche e 75 kg di murici non tracciabili che erano all’interno un furgone isotermico. La Guardia costiera di Ravenna controllando un furgone adibito al trasporto di animali ha trovato circa 100 kg di esemplari vivi di anguilla europea in assenza di documentazione autorizzativa. Il trasgressore è stato deferito alla competente autorità giudiziaria e l’intera merce è stata sottoposta a sequestro penale.