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Cronache

110 donne uccise da gennaio, crescono ammonimenti

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Fino al 3 dicembre erano 109 le donne uccise in Italia, un dato che purtroppo va aggiornato con il nome di Rossella Cominotti, la vittima numero 110. L’ennesima donna uccisa dalla mano di un uomo, come ricorda il direttore del Servizio analisi criminale della Polizia Stefano Delfini presentando il report “Il pregiudizio e la violenza contro le donne” dal quale emerge che oltre la metà delle vittime ha trovato la morte per mano del partner o ex e quasi la totalità, 91, in ambito familiare/affettivo.

Lo studio elaborato dal Servizio analisi criminale prende in esame i dati che vanno da gennaio a settembre 2023, oltre che quelli del biennio 2021-22. Nei primi nove mesi dell’anno le vittime donne degli omicidi volontari commessi in Italia sono aumentate del 5% rispetto allo stesso periodo del 2022. E sempre fino a settembre, un incremento è stato registrato anche per quanto riguarda l’azione di prevenzione: gli ammonimenti del questore per violenza domestica sono aumentati del 33% mentre quelli per stalking del 17%.

Diminuiscono, invece, del 17% i provvedimenti di allontanamento d’urgenza dalla casa familiare. Un focus dell’analisi è dedicato, inoltre, ai reati spia. Stalking, maltrattamenti contro familiari o conviventi e violenze sessuali registrano tutti un decremento. Il primo del 13%, gli altri due del 12%. Nei primi nove mesi del 2023 nove vittime su dieci di stupri sono donne. Tra queste, una su tre, il 29%, è minorenne. La percentuale di under 18 risulta essere significativa anche per quanto riguarda uno dei reati introdotti con il codice rosso, il revenge porn. Il 17% tra le vittime donne – che sono il 69% del totale – ha meno di 18 anni. Ad aumentare poi, in seguito al miglioramento del monitoraggio, sono i reati spia che riguardano le donne con disabilità. In un anno si contano 324 casi totali tra maltrattamenti contro familiari o conviventi, stupro e stalking.

“Dobbiamo fare di più perché la violenza degli uomini contro le donne rappresenta un’assoluta violazione dei diritti umani”, sottolinea il direttore centrale della polizia criminale, Raffaele Grassi. Secondo il prefetto “c’è bisogno di fare rete” ed è necessario “lavorare sugli uomini”. Dal canto suo, Delfini evidenzia poi quanto sia doveroso “occuparci di questo fenomeno tutti i giorni, non solo quando c’è un evento particolarmente drammatico”.

E proprio come simbolo contro la violenza sulle donne era stata installata all’Università La Sapienza, in mattinata, una panchina rossa donata dall’As Roma. Seduta che, dopo un paio d’ore dall’inaugurazione, è stata distrutta. Zaum Sapienza ha rivendicato l’azione. “A noi delle panchine non frega nulla, vogliamo centri antiviolenza e consultori”, avevano gridato alcune attiviste.

 

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Morta Amelia Cortese Ardias, il cordoglio di Bassolino

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“La scomparsa della Cortese Ardias mi rattrista davvero. Amelia è stata una esponente liberale di primo piano, una donna delle istituzioni ed impegnata nella vita culturale e sociale”. Lo afferma in una nota Antonio Bassolino. “Mio padre – aggiunge l’ex sindaco di Napoli – era amico del marito. Le ho voluto molto bene e tra di noi vi sono sempre stati sentimenti di stima ed affetto. Un abbraccio ai familiari”.

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Torna il maltempo, allerta arancione in sei regioni

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Torma il maltempo e domani sarà allerta arancione in sei regioni e gialla in nove. Piogge e temporali, dalla serata di oggi, cadranno sulle regioni di Nord-Ovest e la Toscana, poi la perturbazione si estenderà nella giornata di domani al Nord-Est e in parte al Centro. Il Dipartimento della Protezione Civile d’intesa con le regioni coinvolte – – ha emesso un avviso di condizioni meteorologiche avverse.

I temporali da stasera riguarderanno la Liguria e poi, dalle prime ore di domani, Piemonte, Emilia-Romagna e Toscana, successivamente Lombardia, Veneto e, dal pomeriggio, Friuli Venezia Giulia, Marche, Umbria e Lazio. Possibili anche locali grandinate e forti raffiche di vento. Sulla base dei fenomeni previsti è stata valutata per la giornata di domani allerta arancione per rischio temporali e idrogeologico su buona parte di Toscana, Emilia-Romagna Liguria, Veneto e Lombardia e su tutto il Friuli Venezia Giulia. Allerta gialla su resto di Toscana, Liguria, Emilia-Romagna, Lombardia, Veneto, oltre che su Umbria e parte di Sardegna, Marche e Piemonte.

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A cento anni gli rinnovano la patente a Ravenna

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Ha compiuto cento anni e ogni pomeriggio, insieme alla moglie Tebe, di quattro anni più giovane di lui, da Ravenna va al mare nella vicina Lido Adriano, guidando la sua auto. Potrà continuare a farlo ancora, perché Luciano Gulmini, che il 23 agosto ha festeggiato il fatidico traguardo del secolo di vita, nei giorni scorsi si è infatti visto rinnovare anche la patente per due anni, fino al 2026. Gulmini, ex dipendente di Cgil e Pci, qualche giorno prima è andato all’Aci, dove dopo l’esame della vista, dell’udito, un breve colloquio e una visita che ha certificato la sua abilità psico-fisica a guidare la macchina, si è visto infatti prorogare la validità della patente.

Guida una Lancia Y, comprata trent’anni fa, ma in perfetto stato. Che è il mezzo, appunto, che durante la stagione estiva porta i due coniugi ravennati al bagno Alessandro di Lido Adriano dove li aspettano i loro amici. Gulmini, come ha raccontato all’edizione ravennate del Resto del Carlino, è un guidatore esperto: per molti anni, insieme alla moglie, ha girato l’Europa, prima in Lambretta, poi sempre in macchina. La prima patente l’ha presa ormai 75 anni fa, per poter guidare una Lambretta, con la quale lui e la moglie hanno fatto vacanze anche fuori dai confini italiani. Nei primi anni Sessanta è arrivata la prima macchina, una Fiat 500 che li ha accompagnati in numerosi viaggi in tenda.

“Soprattutto – ha raccontato Luciano – nella ex Jugoslavia, dove all’epoca c’era il presidente Tito. L’abbiamo visitata per parecchi anni, siamo andati a Spalato, Dubrovnik, Mostar, Sarajevo, ma anche in tanti piccoli paesini, a contatto con la cultura degli altri. Ci è sempre piaciuto viaggiare, incontrare gente, lo abbiamo sempre fatto almeno per un mese all’anno”.

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