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Cronache

Difficile conciliare vita e lavoro, si dimettono 44mila mamme

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Lavorare e fare la mamma: è un binomio che in Italia fa ancora fatica a decollare. Prova ne è che, mentre il tasso di partecipazione femminile al mondo del lavoro è ancora distante dalla media europea, nel 2022 si sono anche dimesse più di 44.000 madri, proprio a causa della difficoltà di conciliare carriera e famiglia. Nel 2022 le dimissioni convalidate dall’Ispettorato Nazionale del Lavoro, perché presentate nei primi tre anni di vita del figli, sono aumentate del 17,1% rispetto a un anno prima a 61.391 unità. Il fenomeno riguarda soprattutto le donne (72,8% dei provvedimenti, ovvero 44.669 dimissioni convalidate) e nella maggior parte dei casi (63%) si tratta di neo mamme che mettono tra le motivazioni la fatica nel gestire insieme l’impiego e la cura dei figli. Motivazione, questa, che riguarda invece solo il 7,1% dei padri. Per gli uomini la motivazione principale delle dimissioni è il passaggio a un’altra azienda (78,9%), ragione che riguarda invece solo meno di un quarto delle donne.

Come per gli anni precedenti, il maggior numero di provvedimenti dell’Inl, pari al 58% dei casi, si riferisce a lavoratori/lavoratrici con un solo figlio (o in attesa del primo figlio) e questo conferma – spiega l’Ispettorato – che la fascia critica per restare nel mercato del lavoro è proprio quella immediatamente dopo la maternità. La difficoltà delle mamme lavoratrici si riscontra del resto anche nei dati diffusi oggi da Confcommercio, secondo cui in Italia il tasso di partecipazione femminile tra i 15 e i 74 anni al mercato del lavoro nel 2022 è stato pari al 48,2%, ben 11 punti percentuali in meno rispetto al 59,6% della media dell’Unione Europea.

E il gap è ancora più ampio al Sud, dove il tasso di partecipazione femminile è pari al 35,5%, indietro di oltre 24 punti rispetto alla media europea, contro il 55,4% del Nord. Secondo l’indagine dell’associazione dei commercianti sulle dinamiche del lavoro femminile, se il livello di partecipazione delle donne da noi salisse al pari di quello europeo avremmo 2,3 milioni di occupate in più. In particolare, per Confcommercio, il settore che si rivela maggiormente attrattivo per le donne è il terziario: nel mondo dei servizi l’occupazione femminile è pari al 47,5%, un valore decisamente superiore rispetto al totale delle attività economiche (39,6%). E a fronte di una componente femminile, dipendente e indipendente, che nel mercato del lavoro complessivo è cresciuta nel quadriennio 2019-2023 del 13,3%, nel solo terziario l’aumento delle donne è stato più accentuato, pari al 15,8%.

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Cronache

Morta Amelia Cortese Ardias, il cordoglio di Bassolino

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“La scomparsa della Cortese Ardias mi rattrista davvero. Amelia è stata una esponente liberale di primo piano, una donna delle istituzioni ed impegnata nella vita culturale e sociale”. Lo afferma in una nota Antonio Bassolino. “Mio padre – aggiunge l’ex sindaco di Napoli – era amico del marito. Le ho voluto molto bene e tra di noi vi sono sempre stati sentimenti di stima ed affetto. Un abbraccio ai familiari”.

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Cronache

Torna il maltempo, allerta arancione in sei regioni

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Torma il maltempo e domani sarà allerta arancione in sei regioni e gialla in nove. Piogge e temporali, dalla serata di oggi, cadranno sulle regioni di Nord-Ovest e la Toscana, poi la perturbazione si estenderà nella giornata di domani al Nord-Est e in parte al Centro. Il Dipartimento della Protezione Civile d’intesa con le regioni coinvolte – – ha emesso un avviso di condizioni meteorologiche avverse.

I temporali da stasera riguarderanno la Liguria e poi, dalle prime ore di domani, Piemonte, Emilia-Romagna e Toscana, successivamente Lombardia, Veneto e, dal pomeriggio, Friuli Venezia Giulia, Marche, Umbria e Lazio. Possibili anche locali grandinate e forti raffiche di vento. Sulla base dei fenomeni previsti è stata valutata per la giornata di domani allerta arancione per rischio temporali e idrogeologico su buona parte di Toscana, Emilia-Romagna Liguria, Veneto e Lombardia e su tutto il Friuli Venezia Giulia. Allerta gialla su resto di Toscana, Liguria, Emilia-Romagna, Lombardia, Veneto, oltre che su Umbria e parte di Sardegna, Marche e Piemonte.

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Cronache

A cento anni gli rinnovano la patente a Ravenna

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Ha compiuto cento anni e ogni pomeriggio, insieme alla moglie Tebe, di quattro anni più giovane di lui, da Ravenna va al mare nella vicina Lido Adriano, guidando la sua auto. Potrà continuare a farlo ancora, perché Luciano Gulmini, che il 23 agosto ha festeggiato il fatidico traguardo del secolo di vita, nei giorni scorsi si è infatti visto rinnovare anche la patente per due anni, fino al 2026. Gulmini, ex dipendente di Cgil e Pci, qualche giorno prima è andato all’Aci, dove dopo l’esame della vista, dell’udito, un breve colloquio e una visita che ha certificato la sua abilità psico-fisica a guidare la macchina, si è visto infatti prorogare la validità della patente.

Guida una Lancia Y, comprata trent’anni fa, ma in perfetto stato. Che è il mezzo, appunto, che durante la stagione estiva porta i due coniugi ravennati al bagno Alessandro di Lido Adriano dove li aspettano i loro amici. Gulmini, come ha raccontato all’edizione ravennate del Resto del Carlino, è un guidatore esperto: per molti anni, insieme alla moglie, ha girato l’Europa, prima in Lambretta, poi sempre in macchina. La prima patente l’ha presa ormai 75 anni fa, per poter guidare una Lambretta, con la quale lui e la moglie hanno fatto vacanze anche fuori dai confini italiani. Nei primi anni Sessanta è arrivata la prima macchina, una Fiat 500 che li ha accompagnati in numerosi viaggi in tenda.

“Soprattutto – ha raccontato Luciano – nella ex Jugoslavia, dove all’epoca c’era il presidente Tito. L’abbiamo visitata per parecchi anni, siamo andati a Spalato, Dubrovnik, Mostar, Sarajevo, ma anche in tanti piccoli paesini, a contatto con la cultura degli altri. Ci è sempre piaciuto viaggiare, incontrare gente, lo abbiamo sempre fatto almeno per un mese all’anno”.

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