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Cronache

Nessun responsabile per scontro tra due Tornado del 2014

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A distanza di oltre nove anni non ci sono responsabili per lo scontro tra due Tornado dell’Aeronautica militare nei cieli di Ascoli Piceno: il Freccia 21 con a bordo i capitani Mariangela Valentini e Paolo Piero Franzese, e di Freccia 11, pilotato dai capitani Giuseppe Palminteri e Alessandro Dotto. Morirono tutti in quel drammatico schianto e ci vollero giorni per recuperare i loro resti e mesi per quelli dei due jet che si erano alzati in volo dalla base di Ghedi (Brescia) per un’esercitazione militare in ambito Nato che si doveva concludere con un attacco simulato fra i monti Sibillini del centro Italia. Un incidente che ha originato varie inchieste (una della Procura militare) e che oggi ha conosciuto una prima verità giudiziaria: il giudice del Tribunale di Ascoli Matteo Di Battista ha assolto i due avieri imputati di omicidio colposo e disastro aviatorio colposo, gli ufficiali Fabio Saccottelli e Bruno Do Tora, in servizio a Ghedi. La Procura di Ascoli aveva chiesto la condanna a 12 mesi (pena sospesa) solo per Saccottelli, 43 anni di Verbania, che si è sciolto in lacrime alla lettura della sentenza assolutoria, e l’assoluzione per Di Tora, 47 anni, di Caserta.

Lo scontro avvenne dopo la simulazione dello sgancio di bombe, nella fase di “deconfliction” ad una quota nella quale il Freccia 21, con a bordo Valentini e Franzese, non si doveva trovare. Per l’accusa, sostenuta oggi dal procuratore capo di Ascoli Piceno Umberto Monti, il velivolo era lì per un errore nella pianificazione della missione. Secondo la difesa e l’Avvocatura di Stato invece ci sarebbe stato un errore del capitano Mariangela Valentini, tanto che è stato raggiunto un accordo di risarcimento solo con i familiari dell’equipaggio del Freccia 11. La sentenza ha stabilito che non ci sono colpe da addebitare a Saccottelli e Di Tora, ma per conoscere se è stata una fatalità o se effettivamente è stata la scelta del capitano Valentini occorrerà conoscere le motivazioni della sentenza attese entro 90 giorni. Le perizie dell’Aeronautica militare sono confluite ed hanno avuto un peso in quella della Procura di Ascoli che nel 2018 l’allora procuratore Michele Renzo concluse chiedendo l’archiviazione.

Il gip però accolse l’opposizione dei familiari dei quattro piloti e la successiva inchiesta diretta dal procuratore di Ascoli Umberto Monti ha portato al processo a Saccottelli e Di Tora. “Quasi sicuramente farò ricorso in Appello” ha commentato il pm Monti dopo la sentenza. “Ci siamo costituti per l’onore di una ragazza che ha fatto seriamente il suo mestiere e che ora viene da qualcuno indicata come responsabile del tragico evento. Semmai nelle motivazioni dovesse passare questo concetto, faremo ricorso” ha annunciato l’avvocato Claudio Polidori, legale della famiglia Valentini. “I familiari dei piloti di Freccia 21 hanno comunque avuto i benefici previsti per le vittime del dovere. Non potevamo accettare, però, che questo risarcimento venisse fondato sulla condanna di due innocenti” ha concluso l’avvocato Massimo Giannuzzi per l’Avvocatura di Stato.

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Frattamaggiore: rientrati a casa i due sposi scomparsi pochi giorni dopo le nozze

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Maria Zaccaria e Pietro Montanino, la coppia di sposi scomparsa da Frattamaggiore (Napoli) il 29 ottobre 2024, sono rientrati a casa. La notizia è stata diffusa dalla trasmissione “Chi l’ha visto?” sui propri canali social. La loro scomparsa, avvenuta pochi giorni dopo il matrimonio celebrato il 25 ottobre, aveva destato preoccupazione nella comunità locale.

Durante la loro assenza, i due figli della coppia, un neonato e un bambino più grande figlio della donna, erano stati affidati ai nonni. Le ricerche, che avevano coinvolto anche don Maurizio Patriciello, si sono concluse positivamente con il loro ritorno a casa in buone condizioni.

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Pompei: turista newyorkese si introduce di notte negli scavi per scattare foto, denunciato

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Nella notte tra il 2 e il 3 novembre 2024, il personale di vigilanza del Parco Archeologico di Pompei ha rilevato, attraverso i sistemi di videosorveglianza, la presenza di un individuo che si aggirava all’interno del sito dopo esservi entrato da via Villa dei Misteri. L’uomo, un turista newyorkese di 28 anni, incensurato, è stato sorpreso mentre scattava fotografie nelle varie aree degli scavi.

Allertati immediatamente, i Carabinieri della stazione di Pompei sono intervenuti sul posto, identificando e fermando l’intruso. L’uomo è stato denunciato per l’intrusione non autorizzata; al momento, non sono stati riscontrati danni al patrimonio archeologico.

Il direttore del Parco Archeologico ha espresso gratitudine verso il personale del Ministero della Cultura e l’Arma dei Carabinieri per l’intervento tempestivo ed efficace, sottolineando l’efficacia del sistema di sicurezza in atto.

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Schlein attacca Meloni sulla sanità, sgarro da Pd campano

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Elly Schlein in campagna elettorale in Umbria attacca la Meloni. Tema su cui batte forte quello della sanità: “la spesa sanitaria sul pil con lei al governo sta arrivando ai minimi storici da 15 anni” e parla di “vergogna” per il caso Gemmato, il sottosegretario alla Salute con una partecipazione in una società di sanità privata a lui stesso promossa. Ma nelle stesse ore il Pd in Campania, nonostante il no deciso della segretaria, spiana la strada al terzo mandato del governatore Vincenzo De Luca e apre una crepa nei dem.

La riunione di maggioranza approva la proposta per consentire di bypassare il vincolo delle due consiliature e successivamente la commissione Affari Sociali recepisce e approva il provvedimento che sarà portato all’esame della seduta del Consiglio regionale di martedì prossimo. Anche in Campania viene accolto il principio dell’ineleggibilità del governatore che abbia fatto due mandati, ma il computo scatta dall’approvazione della legge. Quindi, via libera a De Luca. Tra i consiglieri regionali del Pd prevale la fedeltà a Vincenzo De Luca, a conclusione di giorni tormentati ma con un finale ancora da scrivere, soprattutto in attesa delle decisioni che prenderà eventualmente il partito a livello nazionale contrario ai tre mandati.

Ma nel suo tour de force elettorale umbro, la segretaria glissa ed evita la polemica interna, concentrandosi piuttosto sulle critiche al governo: “Sono settimane che Giorgia Meloni dà i numeri sulla sanità. La destra non crede nella sanità pubblica”. Sotto accusa anche la candidata governatrice del centrodestra, Donatella Tesei: “il suo programma chiedeva di rafforzare il privato ed è l’unica promessa che è stata in grado di mantenere”.

Intanto in Campania, nel corso della riunione di maggioranza per tentare di evitare uno strappo lacerante è stata avanzata la proposta di tenere separate la questione del terzo mandato, per il quale comunque arriverà un sì, dalla indicazione del nome del candidato alla presidenza della Regione, da formalizzare in un secondo momento. Un compromesso irriso dalle opposizioni.

“De Luca ha scambiato la Regione per il cucinotto di casa propria. I balletti tra presidente e maggioranza sono una vergogna senza fine. Se la Schlein e il suo PD consentono questo scempio perderanno ogni residuo di credibilità. Tanto non li salverà nessuna legge truffa. Faranno la fine dei capponi di Renzo”, dichiara Antonio Iannone, senatore e commissario regionale Fdi in Campania, che chiosa: “siamo alle comiche finali”. Gli strascichi della riunione di maggioranza e le tensioni tra i dem hanno portato ad un rinvio continuo della commissione Affari Sociali convocata in un primo momento alle 16 e il cui inizio è stato fatto slittare fino alle 18,30. In serata arriva il via libera al provvedimento con il voto favorevole degli esponenti del centrosinistra. Contrari il Movimento 5 Stelle e il centrodestra.

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