Il mercato libero di luce e gas è stato introdotto in Italia nel 1999 dal primo governo D’Alema, con il cosiddetto “Decreto Bersani”, che recepiva una direttiva comunitaria del 1996. Il Decreto del ministro dell’Industria Pierluigi Bersani in realtà avviava soltanto la liberalizzazione dei mercati energetici, che doveva avvenire in modo molto graduale. Nel 1999 era stata imposta la separazione tra fornitura e trasmissione, in vista del futuro mercato libero. Ma fino al 2007, gli utenti non avevano molta scelta. Dovevano rifornirsi all’impresa di distribuzione locale, a prezzi stabiliti dall’autorità pubblica Aeeg, istituita nel 1995 (poi diventata Aeegsi nel 2011 e Arera nel 2018). Nel 2007 è stato ancora Pierluigi Bersani, da ministro dello Sviluppo economico del governo Prodi, a liberalizzare davvero il mercato dell’energia.
Il Decreto Bersani bis ha permesso a qualunque fornitore di luce e di gas di entrare sul mercato, e a tutti gli utenti di decidere liberamente da quale fornitore rifornirsi e a quali condizioni. Tuttavia, accanto al mercato libero, il governo Prodi aveva scelto di mantenere in vita il mercato regolato dallo stato, definito “servizio di maggior tutela” o “mercato tutelato”, per permettere una liberalizzazione più graduale e senza traumi. Sul mercato tutelato, riservato a famiglie e piccole imprese, luce e gas vengono fornite dalle stesse società private del mercato libero, ma le tariffe continuano ad essere fissate dall’Aeeg-Aeegsi-Arera ogni tre mesi. La permanenza di una tariffa pubblica dell’energia in Italia ha finito però per diventare un’anomalia in Europa. L’Unione europea ha più volte fatto pressioni sul governo perché la eliminasse.
Nel 2015 Matteo Renzi e il suo ministro Carlo Calenda hanno deciso la completa liberalizzazione. E’ stata fissata al primo luglio 2019 la cessazione del mercato tutelato, ma il termine è stato più volte prorogato dal Parlamento. Il primo luglio del 2021 è stato chiuso il mercato tutelato di luce e gas per le piccole imprese, passandole sul mercato libero. Per le famiglie, la fine della tutela è stata fissata al 10 gennaio 2024 per il gas e al primo aprile per l’elettricità. Gli utenti che a quelle date non avranno scelto un operatore sul mercato libero, verranno assegnati in automatico al “Sistema a tutele graduali”: in pratica, saranno affidati ad operatori che hanno vinto una gara con Arera e che praticheranno una tariffa simile a quella Placet.
Il mercato tutelato resterà in vita solo per gli utenti giudicati “vulnerabili”: si tratta di 4,5 milioni di persone in situazione economica svantaggiata, malati, disabili, in zone disastrate o isole non interconnesse, oltre i 75 anni. Intanto secondo Massimiliano Dona, presidente dell’Unione nazionale consumatori, “tra il mese di ottobre 2023 e giugno 2021, la luce del mercato libero in Italia è salita del 97,7% contro il 31,6% del tutelato, più del triplo, mentre considerando il primo dato utile del gas rilevato dall’Istat, dicembre 2021, il libero da allora è aumentato del 41,5% contro il +5,7% del tutelato”.