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Cronache

Caso scommesse, Corona rinvia le nuove ‘rivelazioni’

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Questa volta i fan sono rimasti a bocca asciutta. Le nuove rivelazioni sul caso scommesse annunciate per le 16 di oggi da Fabrizio Corona slittano a martedì. Dopo la partita della nazionale di calcio con l’Inghilterra a Wembley l’ex re dei paparazzi sarà ospite su Rai Tre della trasmissione ‘Avanti Popolo’ di Nunzia De Girolamo e allora sì, come informa il canale Dillinger News, che usciranno “prove e testimonianze” sulle persone coinvolte. Per il momento, nulla. Con buona pace di chi si attendeva una succulenta black list di calciatori, procuratori, forse presidenti di club di Serie A e magari, tanto per allargare l’inquadratura, anche di cantanti o di dee-jay. Corona si muove su un terreno scivoloso. A Torino è in corso un’inchiesta giudiziaria dove almeno tre giocatori (Fagioli, Zaniolo e Tonali) sono stati iscritti nel registro degli indagati.

“Però – fa presente un investigatore – bisogna distinguere: scommettere su una piattaforma illegale è reato, sperperare i propri soldi al casinò o su un sito autorizzato non lo è”. Non è detto, insomma, che i nomi a disposizione dei ‘Dillinger boys’, una decina sembra, siano tutti da consegnare ai magistrati. E il nome fatto ieri, quello del giallorosso Zalewski, per ora non compare tra gli indagati. Procura e polizia avrebbero individuato tracce di puntate (a colpi anche di centinaia di migliaia di euro per un totale che supera abbondantemente il milione) attraverso diversi canali on line, quasi tutti con i server all’estero e con i responsabili difficilissimi da individuare. L’analisi dei cellulari permetterà di trovare le conferme e i collegamenti necessari.

La circostanza è emersa nel corso di accertamenti svolti nel corso di un’indagine più vasta, aperta nel 2022 e affidata a un pubblico ministero della Direzione distrettuale antimafia: non è un mistero che la criminalità organizzata e le bande di narcotrafficanti utilizzino i meandri del web per riciclare o guadagnare montagne di soldi. Ma i calciatori non sono coinvolti in questi traffici. L’ipotesi è il semplice ‘esercizio abusivo di attività di gioco e di scommessa’, che è punito con un’ammenda e l’arresto fino a tre mesi. Si può uscire dal processo versando una somma a titolo di oblazione. Dal punto di vista sportivo, però, le conseguenze sono più pesanti. Dal mondo del calcio in questi giorni si sono alzate tante voci sul rischio ludopatia. “Ci sono dei comportamenti individuali – dice oggi il ministro dello sport, Andrea Abodi – e noi possiamo esprimere dei giudizi di fondo, senza personalizzare. Ma dopo i processi dobbiamo porci il problema dal punto di vista sociale”.

“Io mi auguro che siano solo leggerezze da ragazzi”, commenta Adriano Galliani, amministratore delegato del Monza. Il ct della nazionale, Luciano Spalletti, osserva che “se non resisti a certe tentazioni, per lo meno devi usare il ragionamento e l’intelligenza di andare a sfogare queste necessità in qualcosa che non disturbi la tua professione”. Poi però ne ha anche per chi “fa sciacallaggio spiando e osservando quelli che sono i comportamenti di personaggi famosi”. Il deputato Alfredo Antonozzi (Fdi) va giù ancora più duro: “Se Corona svelerà dei nomi commetterà un reato”.

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Morta Amelia Cortese Ardias, il cordoglio di Bassolino

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“La scomparsa della Cortese Ardias mi rattrista davvero. Amelia è stata una esponente liberale di primo piano, una donna delle istituzioni ed impegnata nella vita culturale e sociale”. Lo afferma in una nota Antonio Bassolino. “Mio padre – aggiunge l’ex sindaco di Napoli – era amico del marito. Le ho voluto molto bene e tra di noi vi sono sempre stati sentimenti di stima ed affetto. Un abbraccio ai familiari”.

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Torna il maltempo, allerta arancione in sei regioni

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Torma il maltempo e domani sarà allerta arancione in sei regioni e gialla in nove. Piogge e temporali, dalla serata di oggi, cadranno sulle regioni di Nord-Ovest e la Toscana, poi la perturbazione si estenderà nella giornata di domani al Nord-Est e in parte al Centro. Il Dipartimento della Protezione Civile d’intesa con le regioni coinvolte – – ha emesso un avviso di condizioni meteorologiche avverse.

I temporali da stasera riguarderanno la Liguria e poi, dalle prime ore di domani, Piemonte, Emilia-Romagna e Toscana, successivamente Lombardia, Veneto e, dal pomeriggio, Friuli Venezia Giulia, Marche, Umbria e Lazio. Possibili anche locali grandinate e forti raffiche di vento. Sulla base dei fenomeni previsti è stata valutata per la giornata di domani allerta arancione per rischio temporali e idrogeologico su buona parte di Toscana, Emilia-Romagna Liguria, Veneto e Lombardia e su tutto il Friuli Venezia Giulia. Allerta gialla su resto di Toscana, Liguria, Emilia-Romagna, Lombardia, Veneto, oltre che su Umbria e parte di Sardegna, Marche e Piemonte.

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A cento anni gli rinnovano la patente a Ravenna

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Ha compiuto cento anni e ogni pomeriggio, insieme alla moglie Tebe, di quattro anni più giovane di lui, da Ravenna va al mare nella vicina Lido Adriano, guidando la sua auto. Potrà continuare a farlo ancora, perché Luciano Gulmini, che il 23 agosto ha festeggiato il fatidico traguardo del secolo di vita, nei giorni scorsi si è infatti visto rinnovare anche la patente per due anni, fino al 2026. Gulmini, ex dipendente di Cgil e Pci, qualche giorno prima è andato all’Aci, dove dopo l’esame della vista, dell’udito, un breve colloquio e una visita che ha certificato la sua abilità psico-fisica a guidare la macchina, si è visto infatti prorogare la validità della patente.

Guida una Lancia Y, comprata trent’anni fa, ma in perfetto stato. Che è il mezzo, appunto, che durante la stagione estiva porta i due coniugi ravennati al bagno Alessandro di Lido Adriano dove li aspettano i loro amici. Gulmini, come ha raccontato all’edizione ravennate del Resto del Carlino, è un guidatore esperto: per molti anni, insieme alla moglie, ha girato l’Europa, prima in Lambretta, poi sempre in macchina. La prima patente l’ha presa ormai 75 anni fa, per poter guidare una Lambretta, con la quale lui e la moglie hanno fatto vacanze anche fuori dai confini italiani. Nei primi anni Sessanta è arrivata la prima macchina, una Fiat 500 che li ha accompagnati in numerosi viaggi in tenda.

“Soprattutto – ha raccontato Luciano – nella ex Jugoslavia, dove all’epoca c’era il presidente Tito. L’abbiamo visitata per parecchi anni, siamo andati a Spalato, Dubrovnik, Mostar, Sarajevo, ma anche in tanti piccoli paesini, a contatto con la cultura degli altri. Ci è sempre piaciuto viaggiare, incontrare gente, lo abbiamo sempre fatto almeno per un mese all’anno”.

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