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Cronache

Rischio risveglio jihad, attenzione alta in Italia

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Misure di sicurezza innalzate sugli “obiettivi diplomatico-consolari, religiosi, culturali, economici e commerciali israeliani, ebraici e palestinesi” in Italia, ma si rende anche “necessario rafforzare i servizi di vigilanza e controllo del territorio a carattere generale” ed “implementare al massimo l’attività informativa”. Lo chiede il capo della Polizia, Vittorio Pisani, in una circolare inviata a prefetti e questori. Si teme il possibile riaffacciarsi della minaccia jihadista dopo un periodo di silenzio. Mentre il ministro egli Esteri, Antonio Tajani, esterna “preoccupazione per gli italiani in Israele: Ce ne sono circa 18 mila – dice – e molti hanno il doppio passaporto. Un migliaio sono giovani che stanno svolgendo il servizio di leva con l’esercito israeliano, 500 sono pellegrini o persone che lavorano pro tempore lì; poi ce ne sono una decina nella Striscia di Gaza”.

Dal Viminale è partita l’indicazione ai prefetti di convocare i Comitati provinciali ordine e sicurezza per il giro di vite. E alle riunioni hanno partecipato anche rappresentanti delle comunità ebraiche. Roma sorvegliata speciale naturalmente. Ieri visita al Ghetto del prefetto Lamberto Giannini, con il sindaco Roberto Gualtieri. Nel Comitato sicurezza è stato deciso il rafforzamento della tutela di obiettivi istituzionali e religiosi israeliani ed ebraici. Ed è stata richiamata la tutela anche su tutti i siti di Paesi vicini all’area di crisi. C’è il Ghetto, la sinagoga, la scuola, l’ambasciata, la compagnia di bandiera El Al, tra i principali obiettivi da proteggere. Già oggi sono state impiegate alcune auto del Reparto prevenzione crimine, che in genere nei fine settimana non operano, per supportare la vigilanza e il pattugliamento del territorio attorno al Ghetto e all’ambasciata. Attenzione anche a due appuntamenti molto sentiti dalla comunità: il primo domani, l’anniversario dell’attentato palestinese del 9 ottobre 1982 davanti alla sinagoga in cui rimase ucciso Stefano Gaj Taché, di soli due anni. In mattinata, alle 9.30, sarà presente anche il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, che deporrà una corona sul luogo.

La seconda ricorrenza è il 16 ottobre, con l’80/o anniversario del rastrellamento del Ghetto di Roma da parte delle Ss. Analogo innalzamento delle misure di tutela è stato deciso in tutte le città, sempre in contatto con le locali comunità ebraiche: da Milano a Napoli, da Trieste a Firenze, da Torino a Venezia. Sinagoghe, scuole, uffici consolari, attività commerciali: ovunque c’è stato un rafforzamento dei presidi e delle misure di tutela agli esponenti della comunità. Disposto anche il potenziamento dell’attività informativa per prevenire atti ostili. Le analisi suggeriscono come l’azione eclatante di Hamas contro lo storico nemico potrebbe galvanizzare la galassia jihadista – da tempo ‘in sonno’ sul territorio nazionale – e dare il via ad una campagna di propaganda e proselitismo, oltre che di attentati. Per questo, al di là dei luoghi fisici, intelligence e forze di polizia monitorano con attenzione anche la rete in modo da intercettare eventuali segnali di pericolo. Occhi, inoltre, sulle presenze palestinesi. In Italia storicamente circoli dell’area antagonista supportano la causa della Palestina. Non ci sono, al momento, evidenze di minacce concrete sul territorio nazionale. Ma l’attenzione è alta per la possibile attivazione di cellule e ‘lupi solitari’. Il conflitto russo-ucraino monopolizza gli interessi dell’Occidente, ma dietro le quinte il jihadismo in modo frastagliato si sta espandendo in varie aree, dall’Africa alle ex repubbliche sovietiche asiatiche. E la guerra scatenata ieri da Hamas in Israele potrebbe fare da detonatore per una nuova stagione di sangue.

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Morta Amelia Cortese Ardias, il cordoglio di Bassolino

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“La scomparsa della Cortese Ardias mi rattrista davvero. Amelia è stata una esponente liberale di primo piano, una donna delle istituzioni ed impegnata nella vita culturale e sociale”. Lo afferma in una nota Antonio Bassolino. “Mio padre – aggiunge l’ex sindaco di Napoli – era amico del marito. Le ho voluto molto bene e tra di noi vi sono sempre stati sentimenti di stima ed affetto. Un abbraccio ai familiari”.

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Torna il maltempo, allerta arancione in sei regioni

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Torma il maltempo e domani sarà allerta arancione in sei regioni e gialla in nove. Piogge e temporali, dalla serata di oggi, cadranno sulle regioni di Nord-Ovest e la Toscana, poi la perturbazione si estenderà nella giornata di domani al Nord-Est e in parte al Centro. Il Dipartimento della Protezione Civile d’intesa con le regioni coinvolte – – ha emesso un avviso di condizioni meteorologiche avverse.

I temporali da stasera riguarderanno la Liguria e poi, dalle prime ore di domani, Piemonte, Emilia-Romagna e Toscana, successivamente Lombardia, Veneto e, dal pomeriggio, Friuli Venezia Giulia, Marche, Umbria e Lazio. Possibili anche locali grandinate e forti raffiche di vento. Sulla base dei fenomeni previsti è stata valutata per la giornata di domani allerta arancione per rischio temporali e idrogeologico su buona parte di Toscana, Emilia-Romagna Liguria, Veneto e Lombardia e su tutto il Friuli Venezia Giulia. Allerta gialla su resto di Toscana, Liguria, Emilia-Romagna, Lombardia, Veneto, oltre che su Umbria e parte di Sardegna, Marche e Piemonte.

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A cento anni gli rinnovano la patente a Ravenna

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Ha compiuto cento anni e ogni pomeriggio, insieme alla moglie Tebe, di quattro anni più giovane di lui, da Ravenna va al mare nella vicina Lido Adriano, guidando la sua auto. Potrà continuare a farlo ancora, perché Luciano Gulmini, che il 23 agosto ha festeggiato il fatidico traguardo del secolo di vita, nei giorni scorsi si è infatti visto rinnovare anche la patente per due anni, fino al 2026. Gulmini, ex dipendente di Cgil e Pci, qualche giorno prima è andato all’Aci, dove dopo l’esame della vista, dell’udito, un breve colloquio e una visita che ha certificato la sua abilità psico-fisica a guidare la macchina, si è visto infatti prorogare la validità della patente.

Guida una Lancia Y, comprata trent’anni fa, ma in perfetto stato. Che è il mezzo, appunto, che durante la stagione estiva porta i due coniugi ravennati al bagno Alessandro di Lido Adriano dove li aspettano i loro amici. Gulmini, come ha raccontato all’edizione ravennate del Resto del Carlino, è un guidatore esperto: per molti anni, insieme alla moglie, ha girato l’Europa, prima in Lambretta, poi sempre in macchina. La prima patente l’ha presa ormai 75 anni fa, per poter guidare una Lambretta, con la quale lui e la moglie hanno fatto vacanze anche fuori dai confini italiani. Nei primi anni Sessanta è arrivata la prima macchina, una Fiat 500 che li ha accompagnati in numerosi viaggi in tenda.

“Soprattutto – ha raccontato Luciano – nella ex Jugoslavia, dove all’epoca c’era il presidente Tito. L’abbiamo visitata per parecchi anni, siamo andati a Spalato, Dubrovnik, Mostar, Sarajevo, ma anche in tanti piccoli paesini, a contatto con la cultura degli altri. Ci è sempre piaciuto viaggiare, incontrare gente, lo abbiamo sempre fatto almeno per un mese all’anno”.

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