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Cronache

Morto in un incidente stradale il tenente di vascello Daniele Marino, era il medico della Vespucci

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– A causa di un incidente stradale è morto ieri a Fortaleza, in Brasile, il tenente di vascello Daniele Marino, imbarcato su nave Vespucci in qualità di medico di bordo per la campagna in corso. Lo rende noto la Marina Militare. “Il tragico evento è avvenuto durante la sosta in porto della nave – spiega una nota -. Sono in corso le verifiche del caso per determinare le dinamiche dell’incidente a cura delle autorità locali preposte. La famiglia è stata avvisata e la Marina è vicina ai familiari garantendo ogni necessario supporto”. L’incidente di moto, in base a quanto si apprende, è avvenuto a Caucaia, nello stato di Fortaleza.

“Il capo di Stato Maggiore della Difesa, ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone, a nome suo personale e delle Forze Armate italiane, esprime profondo cordoglio e vicinanza alla famiglia e alla Marina Militare per la scomparsa a causa di un incidente stradale del tenente di vascello Daniele Marino, medico di bordo di Nave Vespucci”. Così lo Stato Maggiore su X. Il cordigliera è stato espresso anche dal capo di Stato Maggiore della Marina, ammiraglio Enrico Credendino.

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Totti e il presunto flirt con Marialuisa Jacobelli: la notizia che scuote la tranquillità dell’ex capitano

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Una tranquilla giornata di famiglia allo stadio Trastevere si è trasformata in un pomeriggio di tensione per Francesco Totti. Il figlio Cristian, giocatore dell’Olbia, era impegnato in una partita contro una storica squadra della capitale. Sugli spalti c’erano l’ex moglie Ilary Blasi, in piedi sotto la pioggia per un’ora e mezza, con la figlia Chanel e i genitori. Anche la figlia più piccola, Isabel, era presente, creando l’illusione di un momento di normalità. Tuttavia, il gossip pubblicato dal settimanale “Gente” ha rovinato la serenità di quel pomeriggio.

Il presunto flirt e le reazioni

La notizia di un presunto flirt tra Totti e la modella e giornalista Marialuisa Jacobelli è diventata virale durante il secondo tempo della partita. I social media si sono immediatamente scatenati: il cognome Jacobelli è diventato uno dei termini più cercati su Google, l’hashtag #Totti ha dominato su Twitter, mentre su TikTok diversi influencer hanno approfondito l’argomento.

Marialuisa Jacobelli. La modella e giornalista nuova fiamma di Totti

L’espressione di Totti in tribuna è cambiata non appena la notizia ha iniziato a diffondersi, consapevole che avrebbe rovinato quel momento di tranquillità che cercava di ricostruire da mesi. Non solo, il settimanale ha annunciato la pubblicazione di una sequenza fotografica dell’incontro tra Totti e la Jacobelli all’hotel romano Palazzo Naiadi e una dichiarazione della giornalista che conferma l’accaduto: «Due più due fa sempre quattro, se ci sono le foto, è evidente. Se confermo questa liaison? Sì».

Le ripercussioni sulla vita di Totti

La notizia arriva in un momento delicato per Totti, che da poco aveva ristabilito una parvenza di serenità dopo il turbolento divorzio con Ilary Blasi. Tuttavia, questo nuovo gossip lo ha riportato bruscamente indietro, destabilizzando il suo equilibrio personale. Totti ha lasciato lo stadio subito dopo la partita, scortato da cinque uomini delle forze dell’ordine, visibilmente scosso.

Ilary Blasi, al contrario, ha lasciato il campo poco dopo, visibilmente più rilassata. Intanto, Marialuisa Jacobelli non sembra essere stata toccata dal clamore, continuando a postare storie su Instagram ai suoi 4,2 milioni di follower, chiedendo chi sarà il prossimo Pallone d’oro.

Chi è Marialuisa Jacobelli

Marialuisa Jacobelli, 32 anni, è un volto noto di Sport Mediaset e ha lavorato per Dazn. La sua carriera televisiva è iniziata nel 2017, ma ha raggiunto la massima popolarità nel 2020 partecipando come tentatrice al programma Temptation Island. La Jacobelli è stata anche al centro di un gossip che la collegava sentimentalmente al calciatore Kylian Mbappé, voce che lei ha negato.

Nonostante la sua carriera in ascesa, ha vissuto un momento difficile a causa di un ex fidanzato monegasco che, dopo la fine della relazione, l’ha perseguitata con insulti, minacce e violenza. Lo stalker è stato arrestato e condannato a due anni e quattro mesi di carcere. Questa drammatica esperienza ha spinto la Jacobelli a scrivere un libro intitolato “Ora sono io. Storia pericolosa di un incontro sbagliato“, in cui racconta la sua vicenda.

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Esplosione fa crollare un capannone, due morti a Bologna

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Un’esplosione, probabilmente innescata da un compressore, che ha fatto crollare una parte di un capannone ed ha provocato due morti, un ferito grave e una decina in condizioni più lievi: è successo nel tardo pomeriggio a Bologna, in una città ancora alle prese con i danni delle esondazioni dei giorni scorsi. L’esplosione è avvenuta alla Toyota Material Handling attorno alle 17.20. L’azienda, che si trova nella zona di Borgo Panigale, alla periferia della città, è una delle più importanti del distretto meccanico bolognese, produce carrelli elevatori e occupa circa 850 persone. Quello che è successo dovrà essere vagliato e approfondito: la cosa certa è che l’esplosione ha fatto crollare una parte del capannone.

Un operaio è morto immediatamente, un altro dopo essere stato trasportato all’ospedale Maggiore. Pesante anche il conto dei feriti: uno è ricoverato in gravi condizioni, altri dieci sono stati soccorsi fra il Maggiore ed altri ospedali della provincia, ma le loro condizioni non destano particolare preoccupazione. Immediatamente sono scattati i soccorsi da parte dei vigili del fuoco, carabinieri, polizia e personale sanitario. Il primo obiettivo è assicurarsi che non ci siano altri operai sotto le macerie: un’ipotesi che al momento sembra esclusa, anche se le ricerche fra le macerie proseguono.

Dopo l’esplosione, che è stata distintamente avvertita in buona parte della città, davanti ai cancelli dello stabilimento si sono radunati operai e familiari, in apprensione per la sorte dei loro colleghi. L’azienda Usl ha inviato sul luogo dell’incidente anche uno psicologo per dare assistenza ai familiari delle vittime e agli operai che hanno vissuto in prima persona l’incidente. Sul posto anche il sindaco di Bologna Matteo Lepore: “si tratta dell’ennesima strage sul lavoro”, ha detto.

Il territorio bolognese, solo sei mesi fa, ha subito un altro gravissimo incidente sul lavoro, la strage dei sette tecnici che stavano lavorando a un collaudo nella centrale idroelettrica di Suviana. Il tema della sicurezza sul lavoro è da tempo all’attenzione anche nell’azienda dove è avvenuto l’incidente: i delegati sindacali avevano proclamato per domani due ore di sciopero a fine turno proprio per chiedere una maggiore attenzione su questo tema.

“Questa – dice Gian Pietro Montanari della Fiom-Cgil – non è l’azienda peggiore del mondo, però bisogna accertare se c’era manutenzione o se non c’era. Scioperi c’erano stati anche in passato, l’ultimo per alcuni nuovi strumenti su cui i lavoratori chiedevano il collaudo. In passato c’era stato anche un incendio nel reparto verniciatura”. I due operai della Toyota di Bologna non sono stati le uniche vittime del lavoro della giornata: a Galatina (Lecce) Un operaio è morto in mattinata. Da una prima ricostruzione, l’uomo sarebbe rimasto schiacciato da un camion in manovra, appena arrivato sul posto per montare l’impalcatura che sarebbe servita a effettuare dei lavori di ristrutturazione alla facciata di un edificio. I soccorritori intervenuti non hanno potuto fare nulla per salvarlo.

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Gratteri, ‘i giornalisti ora sono deboli come i magistrati’

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“Oggi, anche con l’ultima riforma, è impossibile fare informazione. E la colpa è anche dei giornalisti: quando è stata fatta la riforma Cartabia, a me pare che non sono andati alla commissione Giustizia a esporre le proprie ragioni. Oggi i giornalisti sono deboli come i magistrati”. Lo ha detto stasera Nicola Gratteri, Procuratore a Napoli, presentando il suo ultimo libro a Lodi “Il grifone”. “Noi magistrati – ha aggiunto – siamo poco credibili, siamo deboli, quindi la politica si è organizzata. E la stampa oggi è debole perchè oggi molti proprietari di giornale non hanno l’anima del giornalismo. Non c’è fuoco per informazione, per la conoscenza”. Gratteri ha sottolineato anche l’importanza di avere valori.

“Negli ultimi decenni c’è stato un abbassamento della morale, dell’etica: non c’è più rossore, non c’è più vergogna. Se importo cocaina, il mio problema non è più quello di arricchirmi ma di giustificare il mio arricchimento”. Le intercettazioni – ha infine ribadito – sono un un costo. Per esempio noi, come procura di Napoli, abbiamo speso 5 milioni di euro nel 2023, in intercettazioni, e abbiamo quindi fatto sequestro di beni per oltre 250 milioni di euro.

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