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Cronache

Giallo a Prato, omicidio-suicidio nella sala giochi

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Si presenta come un caso di omicidio-suicidio quello dei due uomini cinesi morti n una sala biliardo a Prato. La dinamica pare chiara, uno ha sparato all’altro e poi si è ucciso, ma il movente resta oscuro per ora. Indaga la polizia che con testimoni e immagini della videosorveglianza ha ricostruito il blitz di lunedì sera.

Prima di mezzanotte l’aggressore è entrato nel capannone adibito a sala biliardi, è salito al primo piano, ha cercato il suo ‘bersaglio’ e pare lo abbia attirato verso di sé con una specie di abbraccio, dunque gli ha sparato in faccia uccidendolo all’istante. Poi si è girato su stesso con l’arma in pugno osservando uno per uno gli altri avventori, come se cercasse qualcun altro da uccidere. C’è stato panico, momenti di vera paura, ma – sempre secondo la ricostruzione disponibile al momento – lo stesso armato si è puntato la pistola a una tempia e si è tolto la vita con un altro sparo.

Alcuni clienti terrorizzati hanno lasciato stecche e palline e sono fuggiti per le scale, altri sono saltati dalle finestre e sono rimasti feriti atterrando malamente nel terreno intorno al fabbricato. Alcuni giocatori hanno temuto di essere obiettivo della rappresaglia. Le telecamere della videosorveglianza interna della sala da biliardo parrebbero confermare la dinamica dell’omicidio-suicidio ma sul movente è giallo. Le due vittime erano cittadini cinesi di 56 e 55 anni.

Il 55enne era piuttosto noto a Prato. Ignoti al momento i rapporti che avevano tra loro. Non sono parenti né familiari, non si sa se appartenevano a gruppi criminali rivali o se erano concorrenti in affari. La squadra mobile con l’aiuto di interpreti cerca di scavare dentro una comunità notoriamente impenetrabile, non solo per la lingua ma anche per forme di omertà e chiusure che sono state appena scalfite in oltre 30 anni di immigrazione cinese nel distretto. E’ un’indagine molto difficile. E ci sono pure indizi inquietanti oltre alla drammatica scena criminis, idonea per la sceneggiatura di un film e inimmaginabile per la realtà pratese. Nello slargo di via Fonda di Mezzana, davanti alla sala biliardi, c’era l’auto di grossa cilindrata posteggiata dall’aggressore.

Accanto alla vettura, sull’asfalto, è stato repertato un proiettile inesploso, che potrebbe essersi scarrellato dalla pistola dell’aggressore. Nell’auto la polizia ha trovato degli scritti, in particolare una lista di nomi: obiettivo anch’essi della ‘missione’ punitiva? La squadra mobile considera la pista del regolamento di conti, per soldi, ma allora perchè il suicidio dell’assassino. Perché spararsi e non fuggire? Anche per questo vengono esaminate accuratamente le immagini delle telecamere. Ci saranno rilievi balistici per accertare se abbia sparato una sola pistola.

La ricostruzione che depone per un caso di omicidio-suicidio è stata raccolta fra i primi testimoni sentiti, tutti giocatori di biliardo presenti quando ci sono stati gli spari. Altri testi vengono ascoltati nelle ore. Gli investigatori registrano una certa agitazione nella Chinatown pratese. L’uomo che ha sparato sarebbe arrivato apposta da un’altra regione per svolgere il suo compito misterioso, una specie di ritorno dal passato.

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A Napoli fiaccolata per Chiara, “Perdonaci”

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Centinaia di persone hanno preso parte a Napoli alla fiaccolata organizzata in serata in memoria di Chiara Jaconis, la giovane padovana morta dopo essere stata colpita in testa da un vaso domenica scorsa mentre passeggiava nei Quartieri Spagnoli. Dalla gente del quartiere si è più volte levato il grido “perdonateci” rivolto ai familiari della 30enne veneta. “Napoli forse non è la città più bella del mondo ma ha la popolazione più bella del mondo”, ha detto Gianfranco Jaconis, il padre di Chiara presente con la sorella della ragazza, Roberta. Centinaia i cittadini dei Quartieri Spagnoli che lo attendevano con in mano candele accese e palloncini bianchi, tanti lo hanno abbracciato.

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Cronache

Turista morta a Napoli, video dell’incidente acquisito dalla Ps

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Su delega della Procura di Napoli è stato acquisito dalla Polizia il video registrato da un sistema di videosorveglianza che ritrae il momento in cui la statuetta colpisce al capo Chiara Jaconis, la turista padovana di 30 anni deceduta in ospedale a Napoli a causa delle gravi ferite riportate nell’incidente avvenuto domenica pomeriggio nel cuore dei Quartieri Spagnoli. Le immagini – confluite nel fascicolo aperto dagli inquirenti che, al momento, potizzato l’omicidio colposo – ritraggono le fasi immediatamente precedenti la tragedia e l’esatto momento in cui la statuina, frantumatasi in pesanti schegge nell’impatto con un balcone, colpisce la giovane al capo.

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Cronache

Auto contro guardrail in A15, un morto

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Un uomo di 81 anni, originario della Campania, è morto in un incidente stradale avvenuto oggi pomeriggio lungo l’autostrada A15 nel tratto tra Pontremoli (Massa Carrara) verso Berceto, nel Parmense. Secondo le prime ricostruzioni, l’uomo, al volante di un’auto di grossa cilindrata, ha improvvisamente impattato il veicolo contro il guardrail. L’impatto violento ha costretto la chiusura temporanea del tratto stradale interessato, in particolare l’autostrada della Cisa, tra i caselli di Pontremoli e Berceto. Il personale di soccorso giunto sul posto non ha potuto fare altro che constatare il decesso del 61enne.

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