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Cronache

Rapina choc a Ida Di Benedetto e Urbani, ‘via da Napoli’

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Ore da incubo per l’attrice Ida di Benedetto e il suo partner, l’ex ministro dei Beni e delle attività culturali Giuliano Urbani, che all’alba di martedì scorso, nell’abitazione napoletana dell’artista, sono stati vittima di una rapina. I ladri, secondo quanto ha reso noto la stessa attrice, si sono introdotti nelle prime ore del mattino nell’appartamento, che si trova alla Riviera di Chiaia e dove ora la Di Benedetto ha paura di tornare. Gli intrusi, una volta dentro, hanno chiuso a chiave i due nella stanza da letto mentre stavano riposando.

L’attrice e produttrice cinematografica, però, s’è accorta di quanto stava accadendo e ha cercato di lanciare l’allarme urlando a squarciagola dal balcone. Solo dopo un po’ qualcuno ha agito: una donna, che ha avvertito la polizia. Sono stati gli agenti a liberare la coppia. “Sono terrorizzata, soffro di claustrofobia e questa è la terza volta che subisco un furto. Sono stanca. La città è abbandonata, andrò via”, ha detto l’attrice 78enne che, fa sapere, ora la notte non riesce più a chiudere occhio. “Vengo a Napoli per guardare il mare dal balcone di casa mia, – aggiunge Di Benedetto – ma deve essersi sparsa la voce, sanno chi siamo e ogni tanto ci prendono di mira, si stanno accanendo contro di noi: Soffro di crisi di panico e non posso vivere così”. Sull’accaduto indagano la Squadra Mobile e il commissariato San Ferdinando, quartiere dove si trova l’antico palazzo della Riviera di Chiaia al cui primo piano c’è la casa dell’attrice. Magro, rispetto alle scorse volte, il bottino: secondo quanto si è appreso, cellulari, l’orologio dell’ex ministro 86enne, documenti e profumi. Le scorse due volte non era andata così bene: dopo il furto dell’auto ci fu, circa un anno e mezzo fa, quello dell’argenteria e dei gioielli tra cui “anche un anello di mia madre – dice l’artista – a cui ero molto legata”. “Non ce la faccio più”, è lo sfogo dell’attrice: “la sera chiudiamo i balconi con una spranga di ferro, che mi sono fatta costruire da un fabbro”.

Di Benedetto lancia anche un appello alla premier Giorgia Meloni a cui chiede un’operazione anticamorra laddove c’è il suo appartamento, nella zona della “Torretta” della città, ormai diventata, dice, “ostaggio della criminalità”. Ida Di Benedetto è sempre stata legata alla città che le ha dato i natali il 3 giugno del 1945: durante la sua carriera ha vinto David di Donatello come migliore attrice non protagonista nel 1981, due Nastri d’argento nel 1980 e nel 1981 (rispettivamente come migliore attrice protagonista e come migliore attrice non protagonista) e, nel 2014, l’Excellence award miglior attrice nell’ambito del Foggia Film Festival. Tra i volti noti di ‘Un Posto al Sole’, dove ha interpretato il ruolo della contessa Federica Palladini, dal 1995 è sentimentalmente legata a Giuliano Urbani, 86 anni, che dal 2001 al 2005 ha ricoperto la carica di ministro dei Beni e delle attività culturali.

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Cronache

Maltempo: temporali e forti venti, allerta gialla in 10 regioni

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Una vasta perturbazione, attualmente centrata sull’area balcanica, determinerà un graduale inasprimento delle condizioni di maltempo sull’Italia, con precipitazioni sparse sul territorio, specie settori adriatici, più diffuse e persistenti su Emilia-Romagna e Marche. Inoltre, la formazione di un’aera di bassa pressione sul basso Tirreno genererà una intensificazione dei venti nord-orientali sui settori adriatici centro-settentrionali. Sulla base delle previsioni disponibili, il Dipartimento della Protezione Civile d’intesa con le regioni coinvolte – alle quali spetta l’attivazione dei sistemi di protezione civile nei territori interessati – ha emesso un avviso di condizioni meteorologiche avverse.

L’avviso prevede dalle prime ore di domani precipitazioni diffuse e persistenti, anche a carattere di carattere di rovescio o temporale, su Emilia-Romagna e Marche, dalla mattinata, precipitazioni sparse, anche a carattere di rovescio o temporale, su Abruzzo e Molise, specie settori costieri, e su Campania, Puglia e Basilicata. Tali fenomeni saranno accompagnati da rovesci di forte intensità, frequente attività elettrica, locali grandinate e forti raffiche di vento. Attesi, inoltre, dal primo mattino di domani, venti da forti a burrasca nord-orientali, su Friuli Venezia Giulia, Veneto, Emilia-Romagna e Marche, specie su settori costieri e appenninici, con mareggiate sulle coste esposte. Sulla base dei fenomeni previsti e in atto è stata valutata per la giornata di domani allerta gialla su parte di Emilia-Romagna, Marche, Umbria, Lazio, Abruzzo, sugli interi territori di Molise, Basilicata e Puglia, su parte di Campania e Sardegna.

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Auto contro scooter, omicidio volontario dopo una lite

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Un incontro, questa volta casuale. Gli animi che si scaldano, ancora, per quella relazione sentimentale con sua sorella che proprio non gli andava giù. Il finestrino della sua auto frantumato con un martelletto, la rabbia che monta e l’inseguimento dello scooter a bordo del quale viaggiavano i due rivali. Infine la tragedia provocata da una collisione, a quanto pare voluta, che trasforma un diciannovenne nell’assassino di un ventenne. E’ il drammatico epilogo di una lite che andava avanti da qualche mese, caratterizzata anche da altri episodi su cui adesso si sta cercando di fare luce, la morte di Corrado Finale, speronato mentre era in fuga su uno scooter con un altro giovane che, per fortuna, è rimasto solo ferito. Contrariamente a quanto si era pensato in un primo momento non si è trattato di un incidente, uno dei tanti che funestano i weekend, ma di un atto voluto, deliberato, finalizzato a punire quei giovani suoi rivali.

E così ha trasformato la Fiat 500 in un ariete, facendo carambolare a terra i ragazzi che prima finiscono con lo scooter contro un palo e poi su una fioriera. Le condizioni di Corrado, disarcionato dal Beverly, sono sembrate subito molto gravi. E, purtroppo, il suo decesso è sopraggiunto poco dopo, per le gravi ferite riportate. Sarà l’esame autoptico disposto dalla Procura di Napoli Nord, a fornire l’esatta causa della morte. L’altro centauro, il ragazzino protagonista dell’osteggiata liaison amorosa, invece se l’è cavata: la sua prognosi è di 30 giorni, ma è vivo. E’ stato proprio lui a raccontare ai carabinieri la dinamica dell’accaduto (peraltro confermata dalle immagini dei sistemi di videosorveglianza acquisite dagli investigatori), insieme con il movente: una relazione sentimentale contrastata con la sorella del 19enne fermato il quale, dopo l’incidente, si è allontanato senza prestare soccorso alcuno.

Solo successivamente si è consegnato in caserma accompagnato dall’avvocato. Ieri, l’investitore, che viaggiava su una Fiat 500, al termine dell’interrogatorio è stato sottoposto a fermo, non per omicidio stradale, come sembrava logico in un primo momento, ma per i ben più gravi reati di omicidio volontario e tentato omicidio. Nell’auto c’era anche la sorella la quale ha confermato la lite che da mesi andava avanti tra il fratello e il fidanzatino. In caserma, davanti al pm, sono stati convocati e ascoltati anche alcuni parenti del sopravvissuto. Uno ha fatto riferimento a un grave episodio risalente a qualche settimana fa, quando è stata lanciata una bottiglia incendiaria contro il portone della sua abitazione. Un episodio inquietante ma non denunciato. Secondo questa persona sarebbe stato proprio quel giovane fermato l’autore del gesto intimidatorio, ma lui, che ha reso dichiarazioni parzialmente confessorie, ha smentito di avere compiuto quell’attentato. Sequestrati per le perizie la vettura, il parafango bianco di una Fiat 500 trovato su via del Mare, teatro dell’incidente, e lo scooter sul quale viaggiava la vittima.

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Coppia aggredita in casa a Napoli, arrestati due loro parenti

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Sono ritenuti responsabili di avere aggredito con il volto coperto due coniugi, loro parenti, al culmine di una lite familiare, le due persone arrestate con l’accusa di tentato omicidio e lesioni gravi dalla Squadra Mobile che hanno indagato sulla vicenda coordinata dalla Procura di Napoli (VII sezione, pm Alessandra Cataldi, procuratore aggiunto Pierpaolo Filippelli). I fatti contestati risalgono al maggio del 2023 quando marito e moglie vennero aggrediti in casa. Lui finì in ospedale con numerose ferite da arma da punta e taglio per cui fu sottoposto a un delicato intervento chirurgico.

L’uomo si mostrò reticente con la Polizia di Stato, riferendo agli agenti di essere stato aggredito da 4-5 persone travisate giunte a bordo di scooter e non fornendo altri particolari utili alla loro identificazione. Solo quasi un mese dopo, il 16 giugno, la moglie si è presentata, spontaneamente, in Questura dove, oltre a esporre quanto subìto , riferì anche che ad aggredire lei e il marito erano stati i suoi cugini, . Una versione dei fatti confermata anche dal marito, qualche giorno dopo. Il movente dell’aggressione venne inquadrato dagli investigatori della Squadra Mobile in screzi in famiglia che videro protagonisti zii, nipoti e cugini.

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