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Cronache

Lite per un viaggio, uccide la madre a calci e pugni

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L’ha massacrata di botte. Calci e pugni su tutto il corpo. In particolare alla testa. Prima in salotto e poi sul balcone. Si è fermato solo dopo che dalla strada un passante ha gridato e chiamato i soccorsi. Quando medici, infermieri e carabinieri sono arrivati al civico 16 di via XXIV maggio a Sirmione, in provincia di Brescia, le condizioni di Nerina Fontana, 72 anni erano disperate. La donna è morta venti minuti dopo la mezzanotte in ospedale, mentre il figlio Ruben Andreoli, 45 anni, si chiudeva nel silenzio davanti al pm di turno che gli ha contestato il reato di omicidio volontario. L’uomo, che viveva con la madre e la moglie, non ha risposto alle domande degli inquirenti. Non ha spiegato il motivo della sua violenza.

Alla base di quello che è stato un litigio domestico avvenuto nell’appartamento di famiglia ci sarebbe stata la volontà di Andreoli di affrontare un viaggio in Ucraina, paese d’origine della moglie. La madre si sarebbe opposta e questo atteggiamento ha fatto scattare un raptus di violenza cieca del figlio, che fino a ieri era incensurato. Pilota di rally per passione, con una scuderia di Verona, prima ancora maratoneta per una società bresciana, lavorava come dipendente per un’azienda di Peschiera del Garda, come magazziniere. Sul suo profilo Facebook, dove ora sono piovuti insulti per quanto ha fatto, ci sono soprattutto immagini di auto. La compagna è disoccupata ma pare che in famiglia non ci fossero problemi economici. Nerina era in pensione dopo una vita di lavoro come cameriera in ristoranti e alberghi di Sirmione, dove era conosciuta.

“Mai sentiti litigare in 40 anni che abitano qui” ha raccontato una vicina la cui tenda da sole è stata imbrattata dal sangue della settantaduenne quando Ruben l’ha picchiata sul balcone. Gli inquirenti confermano che si trattava all’apparenza di “una famiglia normale. Un omicidio inspiegabile”. “Non ci sono elementi che potessero far minimamente pensare a questo drammatico epilogo” ha commentato il sindaco Luisa Lavelli. “Siamo sconcertati – ha aggiunto -, ed è ancora una definizione troppo riduttiva. È un evento con un impatto fortissimo in un paese tranquillo come Sirmione. Qui una violenza simile non si era mai vista” Dopo ore di accertamenti da parte della Scientifica dei carabinieri l’appartamento teatro del dramma, al primo piano di una palazzina, è stato dissequestrato. Cosa è accaduto è chiaro. Perché sia successo resta un mistero. Già lunedì dovrebbe tenersi nel carcere di Canton Mombello l’interrogatorio di Andreoli che non aveva mai avuto problemi con la giustizia.

La brutalità dell’omicidio di Nerina Fontana ricorda un altro delitto avvenuto nel Bresciano. Marco Antonelli, allora 28enne la notte del 30 maggio 2012 uccise sotto l’effetto di droghe con calci e pugni i genitori a Gavardo. Poi li soffocò con dei sacchetti di cellophane. Pietro Antonelli di 65 anni e Alba Chiodi di 62, entrambi insegnanti in pensione, vennero ritrovati senza vita il giorno successivo. Il giovane – che disse di non ricordare nulla di quanto fatto – venne prosciolto perché ritenuto incapace di intendere e volere e trasferito in una struttura psichiatrica giudiziaria. “Al momento del fatto era affetto da grave disturbo della personalità di tipo schizoide per abuso cronico di più sostanze” stabilirono i periti in quel caso. In quello di Andreoli si aspetta ancora una risposta.

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A Napoli fiaccolata per Chiara, “Perdonaci”

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Centinaia di persone hanno preso parte a Napoli alla fiaccolata organizzata in serata in memoria di Chiara Jaconis, la giovane padovana morta dopo essere stata colpita in testa da un vaso domenica scorsa mentre passeggiava nei Quartieri Spagnoli. Dalla gente del quartiere si è più volte levato il grido “perdonateci” rivolto ai familiari della 30enne veneta. “Napoli forse non è la città più bella del mondo ma ha la popolazione più bella del mondo”, ha detto Gianfranco Jaconis, il padre di Chiara presente con la sorella della ragazza, Roberta. Centinaia i cittadini dei Quartieri Spagnoli che lo attendevano con in mano candele accese e palloncini bianchi, tanti lo hanno abbracciato.

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Cronache

Turista morta a Napoli, video dell’incidente acquisito dalla Ps

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Su delega della Procura di Napoli è stato acquisito dalla Polizia il video registrato da un sistema di videosorveglianza che ritrae il momento in cui la statuetta colpisce al capo Chiara Jaconis, la turista padovana di 30 anni deceduta in ospedale a Napoli a causa delle gravi ferite riportate nell’incidente avvenuto domenica pomeriggio nel cuore dei Quartieri Spagnoli. Le immagini – confluite nel fascicolo aperto dagli inquirenti che, al momento, potizzato l’omicidio colposo – ritraggono le fasi immediatamente precedenti la tragedia e l’esatto momento in cui la statuina, frantumatasi in pesanti schegge nell’impatto con un balcone, colpisce la giovane al capo.

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Cronache

Auto contro guardrail in A15, un morto

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Un uomo di 81 anni, originario della Campania, è morto in un incidente stradale avvenuto oggi pomeriggio lungo l’autostrada A15 nel tratto tra Pontremoli (Massa Carrara) verso Berceto, nel Parmense. Secondo le prime ricostruzioni, l’uomo, al volante di un’auto di grossa cilindrata, ha improvvisamente impattato il veicolo contro il guardrail. L’impatto violento ha costretto la chiusura temporanea del tratto stradale interessato, in particolare l’autostrada della Cisa, tra i caselli di Pontremoli e Berceto. Il personale di soccorso giunto sul posto non ha potuto fare altro che constatare il decesso del 61enne.

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