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Cronache

Bimbo annega in Puglia, quinta vittima in un mese

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Il dramma si è consumato in pochi istanti, nonostante ogni successivo e immediato tentativo di rianimare il bambino di quattro anni e mezzo annegato in un acquapark oggi pomeriggio a Monopoli. Qui ai confini tra le province di Bari e Brindisi il piccolo stava trascorrendo alcune ore in compagnia dei genitori. Una giornata estiva solo in apparenza come tante altre per la famiglia, che risiede in un comune della provincia di Brindisi: poco dopo le 18 la tragedia che si è verificata in una delle piscine che si trova nella struttura. Qui il corpicino del piccolo è stato ritrovato, ormai privo di sensi: subito sono stati allertati i soccorsi e disposto l’immediato trasferimento nel vicino ospedale.

Ogni tentativo del personale sanitario del 118 e dei medici, però, è stato inutile. Le indagini per ricostruire l’accaduto sono affidate ai carabinieri della compagnia di Monopoli e coordinate dalla procura di Bari. I militari stanno acquisendo ogni elemento per chiarire l’esatta dinamica dell’incidente. Inizialmente era stato ipotizzato che il piccolo fosse scivolato in piscina, dopo aver urtato il capo, ma questo circostanza non è stata accertata dalle forze dell’ordine che hanno acquisito anche alcune telecamere interne di videosorveglianza per ricostruire gli ultimi momenti in vita del piccolo, poi finito in acqua in un punto in cui non toccava.

Con l’incidente di oggi sono cinque i bambini annegati in Puglia in poco più di un mese. Il 5 luglio scorso un bimbo di sei anni morì in mare a Margherita di Savoia davanti a numerosi bagnanti. Pochi giorni dopo il decesso dei due fratellini a Manfredonia di sette e sei anni in una vasca per la raccolta di acqua da utilizzare per l’irrigazione. Il 17 luglio scorso, invece, a Taurisano, in provincia di Lecce, morì annegato in una piscina che si trovava in una villetta di famiglia un bambino di due anni. Oggi a Monopoli il nuovo dramma.

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A Napoli fiaccolata per Chiara, “Perdonaci”

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Centinaia di persone hanno preso parte a Napoli alla fiaccolata organizzata in serata in memoria di Chiara Jaconis, la giovane padovana morta dopo essere stata colpita in testa da un vaso domenica scorsa mentre passeggiava nei Quartieri Spagnoli. Dalla gente del quartiere si è più volte levato il grido “perdonateci” rivolto ai familiari della 30enne veneta. “Napoli forse non è la città più bella del mondo ma ha la popolazione più bella del mondo”, ha detto Gianfranco Jaconis, il padre di Chiara presente con la sorella della ragazza, Roberta. Centinaia i cittadini dei Quartieri Spagnoli che lo attendevano con in mano candele accese e palloncini bianchi, tanti lo hanno abbracciato.

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Turista morta a Napoli, video dell’incidente acquisito dalla Ps

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Su delega della Procura di Napoli è stato acquisito dalla Polizia il video registrato da un sistema di videosorveglianza che ritrae il momento in cui la statuetta colpisce al capo Chiara Jaconis, la turista padovana di 30 anni deceduta in ospedale a Napoli a causa delle gravi ferite riportate nell’incidente avvenuto domenica pomeriggio nel cuore dei Quartieri Spagnoli. Le immagini – confluite nel fascicolo aperto dagli inquirenti che, al momento, potizzato l’omicidio colposo – ritraggono le fasi immediatamente precedenti la tragedia e l’esatto momento in cui la statuina, frantumatasi in pesanti schegge nell’impatto con un balcone, colpisce la giovane al capo.

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Cronache

Auto contro guardrail in A15, un morto

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Un uomo di 81 anni, originario della Campania, è morto in un incidente stradale avvenuto oggi pomeriggio lungo l’autostrada A15 nel tratto tra Pontremoli (Massa Carrara) verso Berceto, nel Parmense. Secondo le prime ricostruzioni, l’uomo, al volante di un’auto di grossa cilindrata, ha improvvisamente impattato il veicolo contro il guardrail. L’impatto violento ha costretto la chiusura temporanea del tratto stradale interessato, in particolare l’autostrada della Cisa, tra i caselli di Pontremoli e Berceto. Il personale di soccorso giunto sul posto non ha potuto fare altro che constatare il decesso del 61enne.

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