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Restyling Italia, Mancini coordinatore delle nazionali

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Restyling o rivoluzione: di certo dopo i flop azzurri sulle nazionali si cambia. Roberto Mancini diventa infatti il coordinatore delle squadre, dall’Italia maggiore, passando per Under 21 e Under 20: novità confermate dalla Figc dopo il consiglio federale, che ha annunciato in questo piano di “integrazione funzionali, gli innesti nella Nazionale A con l’ingresso nello staff dell’ex campione del mondo Andrea Barzagli, mentre sale al ruolo di vice di mancini Alberto Bollini, fresco del successo europeo con la sua ormai ex Under 19. Un valzer che a pioggia vede coinvolte le panchine di Under 21 affidata a Carmine Nunziata (lascia l’U20 portata al secondo posto nel mondiale di categoria) e l’Under 20 affidata ad Attilio Lombardo. L’obiettivo per la federazione è applicare in campo gli stessi stili e sistemi di gioco, così da favorire “l’apprendimento tecnico dei calciatori più giovani che si avvicineranno alla maglia della Nazionale maggiore”.

Al tempo stesso, l’alter ego del Mancini per le giovanili (dall’Under 19 fino all’Under 15) sarà Maurizio Viscidi, una sorta di anello di congiunzione, con un doppio compito: guidare la formazione tecnica della base azzurra, e contribuire all’integrazione delle squadre giovanili di vertice (la 21 e la 20), con la Nazionale maggiore. “Diamo vita ad una nuova fase del Club Italia, si tratta di un’evoluzione e non di una rivoluzione – ci tiene a precisare il presidente della Figc Gabriele Gravina – Perché ripartiamo con idee nuove, ma anche da alcuni punti fermi del nostro progetto tecnico. Il Club Italia è una realtà di successo, lo dicono i numeri dal 2018 ad oggi, ma per rimanere al vertice e migliorare è necessario cambiare. Lo abbiamo fatto con un progetto coerente, che ribadisce l’opportunità, prima ancora che la necessità, di lavorare come una filiera, il cui unico fine è far maturare il talento”. In questa direzione vanno le scelte su tutte le panchine giovanili: Nunziata sale all’U21 dall’U20 e ha già guidato U17 e U19. Bernardo Corradi viene promosso dall’U17 all’U19: il nuovo tecnico esordirà il 9 agosto per il test con l’Albania (già convocati 23 azzurrini). Mentre lo staff di Mancini si rafforza con l’arrivo di Barzagli che avrà il compito di curare l’area difensiva. Resta da sciogliere il nodo dell’Italdonne, reduce dalla pesante eliminazione mondiale con coda e lettera polemica delle giocatrici. la nomina del nuovo ct non è stata fatta, ma Gravina sottolinea che c’è “l’imbarazzo della scelta”.

“C’è amarezza – aggiunge il presidente federale sull’uscita di scena delle azzurre -. I primi 35 minuti con la Svezia sono stati i più belli del nostro calcio femminile. Poi aver preso tre gol in fotocopia ha evidenziato limiti, lacune e responsabilità. Questa è una partita che abbiamo perso tutti insieme. Ripartiamo, sapendo che abbiamo sbagliato tutti, chi in campo, chi in panchina, chi a Via Allegri”. Chiunque sarà l’erede di Milena Bertolini, dovrà “avere capacità di dialogo, di sintesi, essere molto preparato e avere grandi valori umani. Poi dovrà saper capire e coccolare la sensibilità delle ragazze, uno dei valori che ha reso forte il movimento femminile. C’è un entusiasmo incredibile, abbiamo l’imbarazzo della scelta, con opzioni molto interessanti” ci tiene a sottolineare Gravina. Tra le altre novità arrivate da Via Allegri una non riguarda l’azzurro: l’Atalanta, così come anticipato in questi giorni, sarà inserita co n al formazione U23 nella prossima Serie C. Riguardo invece alla Reggina, dopo la bocciatura da parte del Tar sul ripescaggio in B, Gravina prospetta una ripartenza dai dilettanti per i calabresi che avranno “la possibilità di ricorrere all’articolo 52 comma 10 delle NOIF”. Una norma che prevede, in caso di non ammissione al campionato di Serie A, Serie B e di Serie C, “previo parere della Commissione all’uopo istituita”, che la città della società non ammessa possa partecipare con un proprio club ad un campionato della Lega Dilettanti.

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Tennis: Jasmine Paolini quinta nel ranking Wta

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Jasmine Paolini si conferma al quinto posto del ranking Wta. Pressoché invariate la prime 10 posizioni della classifica mondiale che vede in testa Iga Swiatek. Alle spalle della polacca la bielorussa Aryna Sabalenka, la statunitense Jessica Pegula e la kazaka Elena Rybakina. Dietro l’italiana la statunitense Coco Gauff, la cinese Qinwen Zheng e la statunitense Emma Navarro. Esce dalla top 10 la ceca Barbora Krejcikova (undicesima) a vantaggio della greca Maria Sakkari (nona) e della statunitense Danielle Collins (decima).

1. Iga Swiatek (POL) 10885 pts

2. Aryna Sabalenka (BLR) 8716

3. Jessica Pegula (USA) 6220

4. Elena Rybakina (KAZ) 5871

5. Jasmine Paolini (ITA) 5398

6. Coco Gauff (USA) 4983

7. Zheng Qinwen (CHI) 3980

8. Emma Navarro (USA) 3705 9. Maria Sakkari (GRE) 3416 (+1)

10. Danielle Collins (USA) 3178 (+1)

 

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Tennis: Sinner in testa al ranking Atp. nove italiani in top 100

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Jannik Sinner è saldamente al comando della classifica Ata. L’italiano guida con 11180 punti davanti il tedesco Alexander Zverev (6875) e allo spagnolo Carlos Alcaraz (6690), Quarto Novak Djokovic (5560). Invariate le prime 20 posizioni del ranking mondiale.

  • 1. Jannik Sinner (ITA) 11180
  • 2. Alexander Zverev (GER) 6875
  • 3. Carlos Alcaraz (SPA) 6690
  • 4. Novak Djokovic (SRB) 5560
  • 5. Daniil Medvedev (RUS) 5475
  • 6. Andrey Rublev (RUS) 4645
  • 7. Taylor Fritz (USA) 4060
  • 8. Hubert Hurkacz (POL) 4060
  • 9. Casper Ruud (NOR) 4010
  • 10. Grigor Dimitrov (BUL) 3965
  • 11. Alex De Minaur (AUS) 3655
  • 12. Stefanos Tsitsipas (GRE) 3390
  • 13. Tommy Paul (USA) 3005 14. Holger Rune (DAN) 2780
  • 15. Sebastian Korda (USA) 2585
  • 16. Frances Tiafoe (USA) 2560
  • 17. Ben Shelton (USA) 2490
  • 18. Ugo Humbert (FRA) 2370
  • 19. Lorenzo Musetti (ITA) 2345
  • 20 Jack Draper (GBR) 2315

Primo degli azzurri, dopo Sinner, è Lorenzo Musetti che è 19mo.

Ma sono ben nove gli italiani tra i primi 100:

  • Flavio Cobolli (32)
  • Matteo Arnaldi (33)
  • Luciano Darderi (41)
  • Matteo Berrettini (43)
  • Lorenzo Sonego (50)
  • Fabio Fognini (78)
  • Luca Nardi (86)

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Sinner tifoso eccellente spinge l’Italia, Olanda battuta

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Forse ispirati dal sostegno del tifoso eccellente Jannik Sinner, che la sera prima, a cena, aveva anche tenuto un discorso alla squadra, a Bologna Matteo Berrettini e Flavio Cobolli non hanno tradito le attese, e battendo rispettivamente Botic Van de Zandschulp e Tallon Griekspoor hanno regalato all’Italia il successo sull’Olanda e anche la certezza del primato nel girone che ha dato loro l’accesso alle finali di Coppa Davis che si svolgeranno a Malaga, dove è presumibile che il n. 1 del mondo ci sarà non solo per fare il tifoso. L’obiettivo dell’Italtennis, nemmeno tanto nascosto, è di riconquistare l’insalatiera, intanto i successi dell’Unipol Arena sono un bel viatico sulla via della speranza di farcela.

Ad aprire le danze è stato Berrettini, che a fine partita per prima cosa è andato ad abbracciare proprio Sinner, con il quale prima del match aveva chiacchierato a lungo, e la cui presenza, ha poi spiegato Matteo, “mi ha dato una bella spinta e anche un po’ di pressione. Ma Jannik – ha aggiunto parlando a Super Tennis – è stato la ciliegina di una settimana spettacolare”. Per poi aggiungere che a Malaga “ci proveremo con tutto noi stessi e spero di esserci. Abbiamo il giocatore più forte del mondo, la squadra più compatta del mondo e il tifo più caldo del mondo”.

Intanto battere Van de Zandschulp in 2 ore e 22′ di gioco, è stato più complicato del previsto perché il tennista romano ha vinto in rimonta dopo aver ceduto al rivale il primo set, perso per 6-3. In campo non c’era il Berrettini migliore, che però è stato capace di riprendersi l’incontro, nonostante nel secondo set abbia sprecato troppo, leggi sei palle break. Tutto ciò non gli ha comunque impedito di imporsi per 6-4, per poi ripetersi, con identico punteggio, nel terzo set. “Tutta la squadra mi ha spinto al successo – ha poi voluto sottolineare Matteo -. E poi sarà l’aria di casa, il pubblico, il fatto che giocare davanti a voi è speciale e che l’ho sognato fin da quando ero bambino.

Oggi mi aspettavo un match difficile, e il mio avversario mi ha sorpreso in positivo ma alla fine era un break, sapevo che dovevo stringere i denti e provare a strapparne uno, e così è stato nel secondo mentre nel terzo me ne sono serviti due. Sono orgoglioso di come ho lottato oggi perché così è davvero speciale”. Sorride anche l’esordiente Flavio Cobolli che, contro Griekspoor, ha vinto di testa e di cuore. Il romano è sceso in campo dopo il successo dell’amico Matteo Berrettini su Botic Van de Zandschulp, contro il numero 1 olandese Tallon Griekspoor. E ha iniziato al meglio, vincendo il primo set al tie-break 7-4.

Ma l’olandese ha allungato il match al terzo set, in cui è stato bravo a sapersi isolare da cori, tamburi e assordanti trombette, ma alla fine non è stato abbastanza per vincere. Cobolli, che ha evidenziato progressi concreti, ha chiuso il match con un diritto lungolinea da sinistra che per l’azzurro e tutto il pubblico è stato anche un grido di vittoria. “Ho realizzato il sogno che avevo da bambino – le parole del giovane romano -, sono contento e fiero di me stesso. Questa non è la vittoria mia, ma di squadra. Senza il calore e supporto di tutti non sarebbe finita così. Sinner? Prima della partita mi ha detto di divertirmi, detto da lui è molto importante per me”.

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