Collegati con noi

Esteri

Massima allerta a Zaporizhzhia, si teme un attacco: è terrore nucleare

Pubblicato

del

Il terrore di un’estate nucleare tiene col fiato sospeso il mondo che punta gli occhi sulla centrale nucleare di Zaporizhzhia, sulla quale Mosca e Kiev si rimpallano le accuse di un imminente attacco con conseguenze catastrofiche per l’Europa e l’intero globo. Martedì un consigliere dell’agenzia russa Rosatom ha denunciato un imminente raid ucraino sul sito. Falsità e provocazioni secondo Kiev, per la quale anzi i russi hanno piazzato mine sui reattori 3 e 4 dell’impianto con l’intento di simulare un bombardamento e incolpare l’Ucraina dell’incidente atomico. Nonostante le accuse reciproche, l’alba del giorno 497 dell’invasione è giunta senza alcun incidente. Ma il pericolo non è passato: il rischio di “un sabotaggio del regime di Kiev” rimane “molto alto”, secondo il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, mentre gli ucraini denunciano il “silenzio assordante” del mondo e lanciano un appello affinchè la comunità internazionale “agisca immediatamente” per liberare la centrale dai – presunti – ordigni russi.

Da tempo Kiev sostiene che i russi hanno piazzato mine sui reattori della più grande centrale nucleare d’Europa per farli esplodere e incolpare gli ucraini. Gli esperti dell’Aiea hanno ricordato che negli ultimi giorni e settimane hanno ispezionato l’impianto, senza trovare tracce di ordigni. Ma non basta: per il direttore dell’agenzia Onu, Rafael Grossi, serve “un ulteriore accesso per confermare l’assenza di mine o esplosivi nel sito”, in particolare “è essenziale l’accesso ai tetti delle unità 3 e 4 del reattore, così come a parti delle sale turbine e del sistema di raffreddamento”. Il tempo scorre in Ucraina, e insieme ad esso la paura tra la popolazione di una nuova Chernobyl. Così il Paese si prepara: il presidente Zelensky ha incontrato i militari e i capi dell’agenzia Energoatom per discutere “della protezione delle centrali nucleari”. E il ministero della Salute ucraino ha nuovamente diffuso le indicazioni ai cittadini su come comportarsi per difendersi da eventuali radiazioni se dovesse verificarsi un incidente nucleare. Secondo la viceministra della Difesa Hanna Malyar, per Mosca un attacco a Zaporizhzhia rappresenta uno “strumento per raggiungere obiettivi militari e ribaltare le sorti della guerra a suo favore”. Ma il risultato sarebbe un disastro nucleare con conseguenze non solo in Europa. Nel frattempo la guerra continua al fronte, dove dopo una settimana difficile Kiev ha rivendicato la liberazione di 7,5 chilometri nella linea di difesa russa a Melitopol e Berdiansk, nel sud, e la riconquista di territori a nord di Bakhmut. Mentre secondo il capo di Stato maggiore della Difesa del Regno Unito, Tony Radakin, l’esercito russo ha perso metà della sua capacità di combattimento, inclusi 2.500 carri armati. Nel Donetsk una potente esplosione avrebbe distrutto un grande deposito russo di munizioni Mlrs a Makiivka, dove secondo le autorità filorusse una persona è morta e 40 sono rimaste ferite per i raid di Kiev. Nella regione – riportano i giornali ucraini – è stata poi colpita la zona occupata della ferrovia di Yasynuvatya, usata dai russi per i rifornimenti. I governatori di Kursk e Belgorod hanno poi denunciato attacchi dell’esercito ucraino nelle regioni russe, con un incendio in un deposito di petrolio nella città di Belgorod. Momenti di tensione sono stati vissuti anche a Kiev, dove un uomo ha fatto esplodere un ordigno nel tribunale distrettuale di Shevchenkiv della capitale nel tentativo di scappare. Dopo essersi barricato in una stanza, si è poi ucciso facendosi esplodere, provocando due feriti tra gli agenti di polizia. Il responsabile è stato identificato come Igor Humenyuk, accusato di un attentato terroristico nei pressi del parlamento ucraino nel 2015. (ANSA). INT 2023-07-05 19:59 S0A QBXB EST

Advertisement

Esteri

Breton: von der Leyen non mi voleva, gestione dubbia

Pubblicato

del

Il francese Thierry Breton accusa Ursula von der Leyen di aver chiesto a Parigi di sostituire il suo nome nel quadro dei negoziati per la formazione della nuova Commissione Ue. Sviluppi che “testimoniano ulteriormente una governance dubbia” e che lo hanno portato alle dimissioni. “Lei ha chiesto alla Francia di ritirare il mio nome – per ragioni personali che in nessun caso lei ha discusso con me direttamente – e ha offerto alla Francia, come scambio politico, un portafoglio che sarebbe più influente. Le sarà ora proposto un altro candidato”, si legge nella lettera di dimissioni di Breton indirizzata a von der Leyen.

Continua a leggere

Esteri

Kiev invita Onu e Croce Rossa nella zona occupata del Kursk

Pubblicato

del

Il nuovo ministro degli Esteri dell’Ucraina, Andriy Sybiha, ha invitato le Nazioni Unite e il Comitato internazionale della Croce Rossa (Cicr) a visitare la porzione della regione russa di Kursk che le truppe di Kiev occupano. “L’Ucraina è pronta a facilitarne il lavoro ed a provare che rispetta il diritto umanitario internazionale” in quel territorio russo, ha scritto Sybiha su X.

Continua a leggere

Esteri

Comore, il presidente Assoumani accoltellato: è fuori pericolo

Pubblicato

del

Il presidente delle Comore, Azali Assoumani, è “fuori pericolo” dopo essere stato ferito venerdì in un attacco con coltello da parte di un poliziotto di 24 anni che è stato trovato morto nella sua cella il giorno dopo. Lo rendono noto le autorità dello Stato africano insulare, citate dai media internazionali. L’attentato è avvenuto intorno alle 14 ora locale a Salimani Itsandra, subito a nord della capitale Moroni. “Il presidente sta bene. Non ha problemi di salute, è fuori pericolo. Gli sono stati dati alcuni punti di sutura”, ha detto ieri sera il ministro dell’Energia comoriano Aboubacar Said Anli in una conferenza stampa. Azali è stato aggredito mentre partecipava a un funerale. Il movente dell’attacco non è stato ancora determinato.

Continua a leggere

In rilievo

error: Contenuto Protetto