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Il giorno del giudizio, Juve appesa al Collegio del Coni

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Un mese decisivo, per le sfide sul campo (prima fra tutte lo Sporting che deciderà il cammino in Europa League, poi domenica il Napoli in campionato), ma soprattutto quelle fuori. Il giorno del giudizio per la Juventus è arrivato: domani è atteso infatti il verdetto del Collegio di garanzia presso il Coni, chiamato a esprimersi sulla sentenza della Corte d’appello federale che ha sanzionato i bianconeri con il -15 in classifica per la vicenda delle plusvalenze.

La partita che conta stavolta si gioca lontano dallo Stadium: alle 14,30 la presidente del Collegio, Gabriella Palmieri Sandulli, ha fissato l’udienza a sezioni unite al Foro Italico, con i presidenti delle rispettive sezioni Vito Branca, Attilio Zimatore, Massimo Zaccheo e Dante D’Alessio. Per la Juventus questa tappa rappresenta l’ultima nell’iter della giustizia sportiva, almeno sul fronte plusvalenze. In realta’, per definitive certezze sulla classifica bianconera c’e’ da attendere anche lo sviluppo dell’inchiesta sulla manovra stipendi, per la quale la procura Figc ha già inviato la chiusura indagini al club bianconero. Intanto domani gli avvocati Juve andranno al Collegio di garanzia: e’ il terzo grado di giudizio, una sorta di Cassazione che infatti non giudica il merito ma valuta eventualmente solo la presenza di vizi di forma, e quindi la legittimità giuridica delle decisioni prese nel grado precedente. Quindi i giudici non potranno intervenire con riduzioni o modifiche in termini quantitativi della sanzione: la potranno confermare, avvalorandone la legittimità, o annullarla.

Quindi se il ricorso dei bianconeri è respinto il -15 resta, se viene accolto la penalizzazione annullata. Il Collegio può anche però procedere in un’altra direzione: ovvero rinviando di nuovo tutto alla Corte d’appello federale che – a causa di vizi formali riscontrati – dovrà riesaminare il procedimento e emettere una nuova sentenza. In questo caso il -15 verrebbe sospeso (quindi i punti restituiti alla squadra di Allegri) in attesa della nuova sentenza. Per la Juve comunque quello di domani è l’ultimo step a livello sportivo, poi dovrebbe passare a ricorsi alla giustizia ordinaria. Il pool di avvocati bianconeri però si presenterà con le idee molto chiare, chiedendo di annullare le pene inflitte al club e ai suoi dirigenti (ormai quasi tutti ex a partire da Andrea Agnelli): i ricorsi sono infatti contro il -15 e le inibizioni (da 8 a 30 mesi) di Agnelli, Fabio Paratici, Federico Cherubini, Pavel Nedved, Maurizio Arrivabene, Paolo Garimberti, Assia Grazioli-Venier, Caitlin Mary Hughes, Daniela Marilungo, Francesco Roncaglio, Enrico Vellano. Per la difesa il provvedimento è illegittimo: la stessa Corte federale che ha condannato i bianconeri, mesi prima aveva prosciolto da ogni addebito la Juve (così come aveva già fatto il Tribunale federale in primo grado).

Era stato il procuratore della Figc, Giuseppe Chinè ad avanzare la richiesta di revocazione avendo giudicato nuovi i fatti contenuti nell’indagine Prisma della Procura di Torino, con la Corte federale che aveva così riconsiderato la vicenda e condannato la Juve. Secondo i bianconeri la richiesta di revocazione sarebbe però inammissibile, e gli atti dell’inchiesta giudiziaria non tali da cambiare le carte in tavola e sovvertire la ‘ratio decidendi’. La Figc non si è costituita nel procedimento, contro la Juve c’è, da procedura del Collegio, il procuratore generale dello sport, Ugo Taucer. Per gli avvocato Juve sarà d’altra parte un mercoledì intenso, a Roma: in concomitanza con il Collegio, è atteso infatti per domani anche il pronunciamento sulla chiusura della Curva per i cori a Lukaku in Coppa Italia, pena sospesa ma sulla quale deve intervenire la Corte d’appello a sezioni unite in vista della sfida col Napoli del 23.

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Tennis: Jasmine Paolini quinta nel ranking Wta

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Jasmine Paolini si conferma al quinto posto del ranking Wta. Pressoché invariate la prime 10 posizioni della classifica mondiale che vede in testa Iga Swiatek. Alle spalle della polacca la bielorussa Aryna Sabalenka, la statunitense Jessica Pegula e la kazaka Elena Rybakina. Dietro l’italiana la statunitense Coco Gauff, la cinese Qinwen Zheng e la statunitense Emma Navarro. Esce dalla top 10 la ceca Barbora Krejcikova (undicesima) a vantaggio della greca Maria Sakkari (nona) e della statunitense Danielle Collins (decima).

1. Iga Swiatek (POL) 10885 pts

2. Aryna Sabalenka (BLR) 8716

3. Jessica Pegula (USA) 6220

4. Elena Rybakina (KAZ) 5871

5. Jasmine Paolini (ITA) 5398

6. Coco Gauff (USA) 4983

7. Zheng Qinwen (CHI) 3980

8. Emma Navarro (USA) 3705 9. Maria Sakkari (GRE) 3416 (+1)

10. Danielle Collins (USA) 3178 (+1)

 

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Tennis: Sinner in testa al ranking Atp. nove italiani in top 100

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Jannik Sinner è saldamente al comando della classifica Ata. L’italiano guida con 11180 punti davanti il tedesco Alexander Zverev (6875) e allo spagnolo Carlos Alcaraz (6690), Quarto Novak Djokovic (5560). Invariate le prime 20 posizioni del ranking mondiale.

  • 1. Jannik Sinner (ITA) 11180
  • 2. Alexander Zverev (GER) 6875
  • 3. Carlos Alcaraz (SPA) 6690
  • 4. Novak Djokovic (SRB) 5560
  • 5. Daniil Medvedev (RUS) 5475
  • 6. Andrey Rublev (RUS) 4645
  • 7. Taylor Fritz (USA) 4060
  • 8. Hubert Hurkacz (POL) 4060
  • 9. Casper Ruud (NOR) 4010
  • 10. Grigor Dimitrov (BUL) 3965
  • 11. Alex De Minaur (AUS) 3655
  • 12. Stefanos Tsitsipas (GRE) 3390
  • 13. Tommy Paul (USA) 3005 14. Holger Rune (DAN) 2780
  • 15. Sebastian Korda (USA) 2585
  • 16. Frances Tiafoe (USA) 2560
  • 17. Ben Shelton (USA) 2490
  • 18. Ugo Humbert (FRA) 2370
  • 19. Lorenzo Musetti (ITA) 2345
  • 20 Jack Draper (GBR) 2315

Primo degli azzurri, dopo Sinner, è Lorenzo Musetti che è 19mo.

Ma sono ben nove gli italiani tra i primi 100:

  • Flavio Cobolli (32)
  • Matteo Arnaldi (33)
  • Luciano Darderi (41)
  • Matteo Berrettini (43)
  • Lorenzo Sonego (50)
  • Fabio Fognini (78)
  • Luca Nardi (86)

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Sinner tifoso eccellente spinge l’Italia, Olanda battuta

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Forse ispirati dal sostegno del tifoso eccellente Jannik Sinner, che la sera prima, a cena, aveva anche tenuto un discorso alla squadra, a Bologna Matteo Berrettini e Flavio Cobolli non hanno tradito le attese, e battendo rispettivamente Botic Van de Zandschulp e Tallon Griekspoor hanno regalato all’Italia il successo sull’Olanda e anche la certezza del primato nel girone che ha dato loro l’accesso alle finali di Coppa Davis che si svolgeranno a Malaga, dove è presumibile che il n. 1 del mondo ci sarà non solo per fare il tifoso. L’obiettivo dell’Italtennis, nemmeno tanto nascosto, è di riconquistare l’insalatiera, intanto i successi dell’Unipol Arena sono un bel viatico sulla via della speranza di farcela.

Ad aprire le danze è stato Berrettini, che a fine partita per prima cosa è andato ad abbracciare proprio Sinner, con il quale prima del match aveva chiacchierato a lungo, e la cui presenza, ha poi spiegato Matteo, “mi ha dato una bella spinta e anche un po’ di pressione. Ma Jannik – ha aggiunto parlando a Super Tennis – è stato la ciliegina di una settimana spettacolare”. Per poi aggiungere che a Malaga “ci proveremo con tutto noi stessi e spero di esserci. Abbiamo il giocatore più forte del mondo, la squadra più compatta del mondo e il tifo più caldo del mondo”.

Intanto battere Van de Zandschulp in 2 ore e 22′ di gioco, è stato più complicato del previsto perché il tennista romano ha vinto in rimonta dopo aver ceduto al rivale il primo set, perso per 6-3. In campo non c’era il Berrettini migliore, che però è stato capace di riprendersi l’incontro, nonostante nel secondo set abbia sprecato troppo, leggi sei palle break. Tutto ciò non gli ha comunque impedito di imporsi per 6-4, per poi ripetersi, con identico punteggio, nel terzo set. “Tutta la squadra mi ha spinto al successo – ha poi voluto sottolineare Matteo -. E poi sarà l’aria di casa, il pubblico, il fatto che giocare davanti a voi è speciale e che l’ho sognato fin da quando ero bambino.

Oggi mi aspettavo un match difficile, e il mio avversario mi ha sorpreso in positivo ma alla fine era un break, sapevo che dovevo stringere i denti e provare a strapparne uno, e così è stato nel secondo mentre nel terzo me ne sono serviti due. Sono orgoglioso di come ho lottato oggi perché così è davvero speciale”. Sorride anche l’esordiente Flavio Cobolli che, contro Griekspoor, ha vinto di testa e di cuore. Il romano è sceso in campo dopo il successo dell’amico Matteo Berrettini su Botic Van de Zandschulp, contro il numero 1 olandese Tallon Griekspoor. E ha iniziato al meglio, vincendo il primo set al tie-break 7-4.

Ma l’olandese ha allungato il match al terzo set, in cui è stato bravo a sapersi isolare da cori, tamburi e assordanti trombette, ma alla fine non è stato abbastanza per vincere. Cobolli, che ha evidenziato progressi concreti, ha chiuso il match con un diritto lungolinea da sinistra che per l’azzurro e tutto il pubblico è stato anche un grido di vittoria. “Ho realizzato il sogno che avevo da bambino – le parole del giovane romano -, sono contento e fiero di me stesso. Questa non è la vittoria mia, ma di squadra. Senza il calore e supporto di tutti non sarebbe finita così. Sinner? Prima della partita mi ha detto di divertirmi, detto da lui è molto importante per me”.

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