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Cronache

De Laurentiis: scontri al Maradona? Delinquenti

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E’ un Aurelio De Laurentiis senza filtri quello che questa mattina a margine del convegno “Il futuro degli stadi in Italia” ha parlato del suo Napoli, della festa scudetto, del caro biglietti e degli scontri tra tifosi partenopei al Maradona in occasione della sfida del Milan. Ha voluto cominciare dai tafferugli in Curva B che oggi hanno portato agli arresti in differita di un 32enne napoletano e un 37enne della provincia di Benevento perché ritenuti coinvolti negli scontri.

Ma per De Laurentiis è anche sbagliato chiamarli tifosi. “Sono delinquenti ai quali si permette di andare allo stadio, mortificando famiglie e veri tifosi con episodi che sono sotto gli occhi di tutti”, ha tuonato dal Salone d’Onore del Coni dove ha invocato anche legge Thatcher, utilizzata per reprimere il tifo hooligans in Inghilterra. “Finché non si prende quella legge per mutuarla all’Italia avremo sempre questi problemi”, ha aggiunto il presidente del Napoli che non ha perso l’occasione anche per commentare il rapporto ai minimi storici con la sua tifoseria, dovuto al caro biglietti e perché contro il Milan non sarebbe stato consentito l’accesso all’interno della struttura di bandiere e tamburi. Accuse, quest’ultime, rispedite al mittente con un comunicato del club che ha precisato come “allo Stadio Maradona è possibile entrare con bandiere e striscioni, seguendo le procedure indicate sul sito ufficiale della società”.

Mentre sul caro biglietti a rispondere è lo stesso presidente per un polemica che etichetta come “un fatto tipico degli italiani di piangersi addosso”, sottolineando che in Champions contro il Milan a San Siro il tagliando più caro “costerà 800 euro, mentre al Maradona quello napoletano avrà un tetto a 500”. Proteste, quelle dei tifosi, che non hanno comunque intaccato i festeggiamenti in città per uno scudetto il cui countdown è già partito da tempo, in barba anche alla scaramanzia professata da De Laurentiis che ha definito l’entusiasmo della tifoseria “una follia che fa parte del calore napoletano”.

“Non vorrei – ha poi aggiunto – che a forza di parlare di festa ci portiamo iella da soli e ci si ammosci lo scudetto”. Una cosa, però, è certa per il patron azzurro: la battuta d’arresto con il Milan non porterà con sé scorie. “Non sono preoccupato in vista della Champions – ha concluso – Credo che i giovani che abbiamo oggi in squadra si siano resi conto di essere un corpo unico. Finalmente siamo in undici o ventidue, piuttosto che in 3 o 5 a essere partenopei”. Parole che si trasformano in un’altra frecciata, ma questa volta destinata ai calciatori andati via quest’estate e che più volte de Laurentiis ha definito delle “pecore nere”.

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Morta Amelia Cortese Ardias, il cordoglio di Bassolino

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“La scomparsa della Cortese Ardias mi rattrista davvero. Amelia è stata una esponente liberale di primo piano, una donna delle istituzioni ed impegnata nella vita culturale e sociale”. Lo afferma in una nota Antonio Bassolino. “Mio padre – aggiunge l’ex sindaco di Napoli – era amico del marito. Le ho voluto molto bene e tra di noi vi sono sempre stati sentimenti di stima ed affetto. Un abbraccio ai familiari”.

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Torna il maltempo, allerta arancione in sei regioni

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Torma il maltempo e domani sarà allerta arancione in sei regioni e gialla in nove. Piogge e temporali, dalla serata di oggi, cadranno sulle regioni di Nord-Ovest e la Toscana, poi la perturbazione si estenderà nella giornata di domani al Nord-Est e in parte al Centro. Il Dipartimento della Protezione Civile d’intesa con le regioni coinvolte – – ha emesso un avviso di condizioni meteorologiche avverse.

I temporali da stasera riguarderanno la Liguria e poi, dalle prime ore di domani, Piemonte, Emilia-Romagna e Toscana, successivamente Lombardia, Veneto e, dal pomeriggio, Friuli Venezia Giulia, Marche, Umbria e Lazio. Possibili anche locali grandinate e forti raffiche di vento. Sulla base dei fenomeni previsti è stata valutata per la giornata di domani allerta arancione per rischio temporali e idrogeologico su buona parte di Toscana, Emilia-Romagna Liguria, Veneto e Lombardia e su tutto il Friuli Venezia Giulia. Allerta gialla su resto di Toscana, Liguria, Emilia-Romagna, Lombardia, Veneto, oltre che su Umbria e parte di Sardegna, Marche e Piemonte.

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Cronache

A cento anni gli rinnovano la patente a Ravenna

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Ha compiuto cento anni e ogni pomeriggio, insieme alla moglie Tebe, di quattro anni più giovane di lui, da Ravenna va al mare nella vicina Lido Adriano, guidando la sua auto. Potrà continuare a farlo ancora, perché Luciano Gulmini, che il 23 agosto ha festeggiato il fatidico traguardo del secolo di vita, nei giorni scorsi si è infatti visto rinnovare anche la patente per due anni, fino al 2026. Gulmini, ex dipendente di Cgil e Pci, qualche giorno prima è andato all’Aci, dove dopo l’esame della vista, dell’udito, un breve colloquio e una visita che ha certificato la sua abilità psico-fisica a guidare la macchina, si è visto infatti prorogare la validità della patente.

Guida una Lancia Y, comprata trent’anni fa, ma in perfetto stato. Che è il mezzo, appunto, che durante la stagione estiva porta i due coniugi ravennati al bagno Alessandro di Lido Adriano dove li aspettano i loro amici. Gulmini, come ha raccontato all’edizione ravennate del Resto del Carlino, è un guidatore esperto: per molti anni, insieme alla moglie, ha girato l’Europa, prima in Lambretta, poi sempre in macchina. La prima patente l’ha presa ormai 75 anni fa, per poter guidare una Lambretta, con la quale lui e la moglie hanno fatto vacanze anche fuori dai confini italiani. Nei primi anni Sessanta è arrivata la prima macchina, una Fiat 500 che li ha accompagnati in numerosi viaggi in tenda.

“Soprattutto – ha raccontato Luciano – nella ex Jugoslavia, dove all’epoca c’era il presidente Tito. L’abbiamo visitata per parecchi anni, siamo andati a Spalato, Dubrovnik, Mostar, Sarajevo, ma anche in tanti piccoli paesini, a contatto con la cultura degli altri. Ci è sempre piaciuto viaggiare, incontrare gente, lo abbiamo sempre fatto almeno per un mese all’anno”.

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