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Cronache

Roma violenta, scoperto l’arsenale della malavita

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Un vero e proprio arsenale: fucili, mitragliette e pistole. Tutte armi occultate in un locale nella zona di Pietralata, a Roma, e che secondo i magistrati dell’Antimafia di piazzale Clodio potrebbero essere state utilizzate nella guerra tra gruppi criminali che nelle ultime settimane ha provocato una lunga scia di omicidi e fatti di sangue. Gli uomini della Squadra Mobile hanno bloccato un uomo, un italiano, che custodiva la santabarbara fatta, tra le altre, di un fucile Whinchester con canna mozza, una pistola mitragliatrice Scorpion e una serie di pistole tra cui una Glock 17.

Trovate anche le munizioni. Il maxisequestro di armi rientra nelle indagini, in particolare, avviate dopo gli agguati a Luigi Finizio, avvenuto il 13 marzo scorso a Torpignattara e quello consumatosi la notte tra domenica e lunedì ai danni di Andrea Fiore, 54 anni, ucciso con un colpo di revolver al petto nel suo appartamento di via Pisoni. Per quest’ultima vicenda lunedì la polizia ha arrestato, mentre rientrava in un appartamento al Corviale, Daniele Viti, 43enne originario di Veroli, centro in provincia di Frosinone. Per l’uomo, che ha precedenti per stalking, oggi si è svolto nel carcere di Regina Coeli l’interrogatorio di convalida: il gip ha confermato il fermo disponendo la misura detentiva in carcere.

Nei confronti di Viti l’accusa è di concorso in omicidio, segno che gli inquirenti reputano che anche nell’agguato mortale a Fiore siano coinvolte altre persone. Secondo quanto accertato da chi indaga, il cinquantenne è stato raggiunto da un colpo di pistola dopo la mezzanotte di domenica proprio sull’uscio di porta del suo appartamento al Quadraro. La vittima, che ha precedenti anche per droga, con molta probabilità conosceva i suoi aggressori. “Mi hanno sparato, venite a salvarmi”, le parole dette al 112 poco prima di morire. “Il sequestro di questa notte delle armi rappresenta un risultato investigativo importante, da qui speriamo di potere presto mettere in fila altri tasselli per ricostruire quanto sta avvenendo in una fetta di territorio della città”, spiega uno degli inquirenti lasciando intuire che almeno gli ultimi due agguati siano legati tra di loro.

Non è escluso che sulle armi venga disposta una perizia per capire se siano state utilizzate anche in altre vicende. Allo stato resta da capire cosa colleghi i due omicidi. Fiore e Finizio, legato da rapporti familiari con il clan di stampo camorristico dei Senese, si conoscevano da tempo. E’ probabile che la morte di Fiore possa essere stata voluta dallo stesso gruppo criminale che ha freddato Finizio in via dei Ciceri, mentre era in attesa ad una pompa di benzina. I contorni restano quelli di una faida tra bande, non vere e proprie organizzazioni strutturate, legata al business della droga, forse alla semplice spartizione delle piazze di spaccio nella periferia est della Capitale.

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Cronache

Morta Amelia Cortese Ardias, il cordoglio di Bassolino

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“La scomparsa della Cortese Ardias mi rattrista davvero. Amelia è stata una esponente liberale di primo piano, una donna delle istituzioni ed impegnata nella vita culturale e sociale”. Lo afferma in una nota Antonio Bassolino. “Mio padre – aggiunge l’ex sindaco di Napoli – era amico del marito. Le ho voluto molto bene e tra di noi vi sono sempre stati sentimenti di stima ed affetto. Un abbraccio ai familiari”.

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Cronache

Torna il maltempo, allerta arancione in sei regioni

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Torma il maltempo e domani sarà allerta arancione in sei regioni e gialla in nove. Piogge e temporali, dalla serata di oggi, cadranno sulle regioni di Nord-Ovest e la Toscana, poi la perturbazione si estenderà nella giornata di domani al Nord-Est e in parte al Centro. Il Dipartimento della Protezione Civile d’intesa con le regioni coinvolte – – ha emesso un avviso di condizioni meteorologiche avverse.

I temporali da stasera riguarderanno la Liguria e poi, dalle prime ore di domani, Piemonte, Emilia-Romagna e Toscana, successivamente Lombardia, Veneto e, dal pomeriggio, Friuli Venezia Giulia, Marche, Umbria e Lazio. Possibili anche locali grandinate e forti raffiche di vento. Sulla base dei fenomeni previsti è stata valutata per la giornata di domani allerta arancione per rischio temporali e idrogeologico su buona parte di Toscana, Emilia-Romagna Liguria, Veneto e Lombardia e su tutto il Friuli Venezia Giulia. Allerta gialla su resto di Toscana, Liguria, Emilia-Romagna, Lombardia, Veneto, oltre che su Umbria e parte di Sardegna, Marche e Piemonte.

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Cronache

A cento anni gli rinnovano la patente a Ravenna

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Ha compiuto cento anni e ogni pomeriggio, insieme alla moglie Tebe, di quattro anni più giovane di lui, da Ravenna va al mare nella vicina Lido Adriano, guidando la sua auto. Potrà continuare a farlo ancora, perché Luciano Gulmini, che il 23 agosto ha festeggiato il fatidico traguardo del secolo di vita, nei giorni scorsi si è infatti visto rinnovare anche la patente per due anni, fino al 2026. Gulmini, ex dipendente di Cgil e Pci, qualche giorno prima è andato all’Aci, dove dopo l’esame della vista, dell’udito, un breve colloquio e una visita che ha certificato la sua abilità psico-fisica a guidare la macchina, si è visto infatti prorogare la validità della patente.

Guida una Lancia Y, comprata trent’anni fa, ma in perfetto stato. Che è il mezzo, appunto, che durante la stagione estiva porta i due coniugi ravennati al bagno Alessandro di Lido Adriano dove li aspettano i loro amici. Gulmini, come ha raccontato all’edizione ravennate del Resto del Carlino, è un guidatore esperto: per molti anni, insieme alla moglie, ha girato l’Europa, prima in Lambretta, poi sempre in macchina. La prima patente l’ha presa ormai 75 anni fa, per poter guidare una Lambretta, con la quale lui e la moglie hanno fatto vacanze anche fuori dai confini italiani. Nei primi anni Sessanta è arrivata la prima macchina, una Fiat 500 che li ha accompagnati in numerosi viaggi in tenda.

“Soprattutto – ha raccontato Luciano – nella ex Jugoslavia, dove all’epoca c’era il presidente Tito. L’abbiamo visitata per parecchi anni, siamo andati a Spalato, Dubrovnik, Mostar, Sarajevo, ma anche in tanti piccoli paesini, a contatto con la cultura degli altri. Ci è sempre piaciuto viaggiare, incontrare gente, lo abbiamo sempre fatto almeno per un mese all’anno”.

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