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Cronache

Covid: atti, Sileri attaccò il Ministero ‘so notizie dalla tv’

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Pierpaolo Sileri seppe che i due, ormai noti, cittadini cinesi ricoverati allo Spallanzani di Roma erano risultati positivi al Covid solo “dalla televisione, molte ore dopo” che quell’informazione era già disponibile all’interno “del Dicastero”. Lo scrisse lo stesso viceministro alla Salute all’epoca in una mail ‘di fuoco’ del 18 febbraio 2020, due giorni prima della scoperta del Paziente 1 di Codogno, indirizzata a Giuseppe Ruocco, che era segretario generale del Ministero. “Egregio dott. Ruocco, ancora una volta rimango perplesso della carenza di coinvolgimento di chi scrive, stante la continua richiesta di informazioni che sono costretto a rivolgere, come se il sottoscritto non facesse parte di questo ministero”, scriveva Sileri nella mail, depositata nei 40 faldoni di atti dell’inchiesta della Procura di Bergamo, che vede tra gli indagati l’ex premier Giuseppe Conte e l’allora ministro della Salute Roberto Speranza. Lo stesso Sileri, come già emerso, sentito a verbale aveva parlato, tra le tante cose, della “assoluta disorganizzazione” della task force ministeriale di contrasto al Covid. “La prego, e lo chiedo per l’ennesima e forse ultima volta, di provvedere ad una costante condivisione delle informazioni (…) in qualità di Segretario Generale Lei ha il dovere di informare i membri del Governo del Suo Ministero”, rincarava la dose l’allora viceministro. Non era “ammissibile”, per Sileri, venire “a conoscenza di riunioni (…) peraltro alla presenza del Ministro Speranza e del Ministro Di Maio”, scriveva ancora nella mail, “da casuali contatti di partito”. Poi, quella “mancata comunicazione” persino sulla positività “al Nuovo Coronavirus dei due cittadini cinesi, ora in cura allo Spallanzani”. Notizia, aggiungeva, “da me appresa alla televisione”. Sileri concludeva il testo così: “Le anticipo che mi adopererò in ogni modo per la tutela dei cittadini della Repubblica italiana”.

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Morta Amelia Cortese Ardias, il cordoglio di Bassolino

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“La scomparsa della Cortese Ardias mi rattrista davvero. Amelia è stata una esponente liberale di primo piano, una donna delle istituzioni ed impegnata nella vita culturale e sociale”. Lo afferma in una nota Antonio Bassolino. “Mio padre – aggiunge l’ex sindaco di Napoli – era amico del marito. Le ho voluto molto bene e tra di noi vi sono sempre stati sentimenti di stima ed affetto. Un abbraccio ai familiari”.

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Torna il maltempo, allerta arancione in sei regioni

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Torma il maltempo e domani sarà allerta arancione in sei regioni e gialla in nove. Piogge e temporali, dalla serata di oggi, cadranno sulle regioni di Nord-Ovest e la Toscana, poi la perturbazione si estenderà nella giornata di domani al Nord-Est e in parte al Centro. Il Dipartimento della Protezione Civile d’intesa con le regioni coinvolte – – ha emesso un avviso di condizioni meteorologiche avverse.

I temporali da stasera riguarderanno la Liguria e poi, dalle prime ore di domani, Piemonte, Emilia-Romagna e Toscana, successivamente Lombardia, Veneto e, dal pomeriggio, Friuli Venezia Giulia, Marche, Umbria e Lazio. Possibili anche locali grandinate e forti raffiche di vento. Sulla base dei fenomeni previsti è stata valutata per la giornata di domani allerta arancione per rischio temporali e idrogeologico su buona parte di Toscana, Emilia-Romagna Liguria, Veneto e Lombardia e su tutto il Friuli Venezia Giulia. Allerta gialla su resto di Toscana, Liguria, Emilia-Romagna, Lombardia, Veneto, oltre che su Umbria e parte di Sardegna, Marche e Piemonte.

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Cronache

A cento anni gli rinnovano la patente a Ravenna

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Ha compiuto cento anni e ogni pomeriggio, insieme alla moglie Tebe, di quattro anni più giovane di lui, da Ravenna va al mare nella vicina Lido Adriano, guidando la sua auto. Potrà continuare a farlo ancora, perché Luciano Gulmini, che il 23 agosto ha festeggiato il fatidico traguardo del secolo di vita, nei giorni scorsi si è infatti visto rinnovare anche la patente per due anni, fino al 2026. Gulmini, ex dipendente di Cgil e Pci, qualche giorno prima è andato all’Aci, dove dopo l’esame della vista, dell’udito, un breve colloquio e una visita che ha certificato la sua abilità psico-fisica a guidare la macchina, si è visto infatti prorogare la validità della patente.

Guida una Lancia Y, comprata trent’anni fa, ma in perfetto stato. Che è il mezzo, appunto, che durante la stagione estiva porta i due coniugi ravennati al bagno Alessandro di Lido Adriano dove li aspettano i loro amici. Gulmini, come ha raccontato all’edizione ravennate del Resto del Carlino, è un guidatore esperto: per molti anni, insieme alla moglie, ha girato l’Europa, prima in Lambretta, poi sempre in macchina. La prima patente l’ha presa ormai 75 anni fa, per poter guidare una Lambretta, con la quale lui e la moglie hanno fatto vacanze anche fuori dai confini italiani. Nei primi anni Sessanta è arrivata la prima macchina, una Fiat 500 che li ha accompagnati in numerosi viaggi in tenda.

“Soprattutto – ha raccontato Luciano – nella ex Jugoslavia, dove all’epoca c’era il presidente Tito. L’abbiamo visitata per parecchi anni, siamo andati a Spalato, Dubrovnik, Mostar, Sarajevo, ma anche in tanti piccoli paesini, a contatto con la cultura degli altri. Ci è sempre piaciuto viaggiare, incontrare gente, lo abbiamo sempre fatto almeno per un mese all’anno”.

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