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Champions: Napoli vuole la storia con i quarti

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Mettere per la prima volta nella storia del Napoli i quarti di finale di Coppa dei Campioni-Champion’s League, una “prima pagina storica che giochiamo nella partita di domani che consideriamo come una finale, voglio vedere una squadra azzurra affamata di risultati”. E’ così che Luciano Spalletti dà la forte spinta al gruppo azzurro per il ritorno degloi ottavi contro l’Eintracht Francoforte, dopo il 2-0 ottenuto in Germania all’andata. Un risultato di cui Spalletti non si fida: “I numeri delle precedenti – spiega – non ti creano vantaggi. Ricominci a ogni partita, altrimenti è presunzione. Ricordiamoci che l’Eintracht ha passato il girone di Champions eliminando il Marsiglia e lo Sporting Lisbona. L’anno scorso noi eliminati dal Barcellona, l’Eintracht poi andò al Camp Nou a vincere. Quindi totale rispetto per il lavoro di Glasner. Sappiamo che sarà partita durissima”.

Il Napoli prosegue la sua superfuga in campionato con +18 a 12 giornate dalla fine e ora può davvero concentrarsi sulla scalata Champion’s, entrando tra le otto grandi: “Per fare grandi squadre – spiega – ci vogliono grandi calciatori e il Napoli è stato bravo a costruire la squadra, ma ci vuole poi umiltà e professionalità di grandi calciatori nell’essere a disposizione, essere un gruppo. Per domani non sottovalutiamo l’Eintracht, ma vogliamo dare ai tifosi una nuova pagina della storia, abbiamo l’ambizione di diventare grandissimi personaggi della città. La quaificazione però è al 50%, bisogna rifare una partita magnifica come all’andata. Ci vuole cuore, cervello e anche un po’ di culo”. Spalletti sa di aver recuperato Meret e Kim Min-Jae, vede Lozano pronto “ma non ci sarà Raspadori – dice – perché gli esami ci dicono che si rischia ancora qualcosa e si riposa qualche altro giorno”. Resta acceso alla vigilia l’allarme dei tifosi arrivati dalla Germania anche senza vendita dei biglietti ai residenti a Francoforte: circa 500 sono arrivati oggi a Napoli pur sapendo che difficilmente entreranno al Maradona.

“All’andata – ha detto Spalletti – non è stato garantito il massimo dell’ordine pubblico per i nostri tifosi in situazioni spiacevoli a Francoforte. Sull’ordine pubblico ci lavorano l’Osservatorio, la Questura, la politica, situazioni in cui non entro. Se c’è il timore che possa succedere qualcosa è giusto intervenire. Questo non dipende da noi club, ho sentito anche ironia sbagliata ma non dipende da noi”. Del divieto è rimasto male il tecnico dell’Eintracht Glasner che però lo accetta: “Penso alla partita – dice – e non alla politica. Ci sarebbe piaciuto avere i nostri tifosi con noi, ma ci concentriamo sulle cose in campo. Avere il supporto dei tifosi ci avrebbe dato energia positiva, ma il supporto ce l’abbiamo anche se non ci sono”. Glasner cerca la rimonta nonostante le assenze dello squalificato Kolo Muani e dell’infortunato Lindstrom: “Troveremo – dice – altri giocatori che avranno altre capacità e che possono fare gol. Sappiamo che per battere il Napoli bisogna giocare di squadra, dovremo fare due gol e abbiamo ragionato su cosa potrebbe essere funzionale. Il Napoli fa pressing aggressivo e noi serviranno soluzioni veloci per liberarci da questa pressione. All’andata non siamo stati abbastanza veloci. L’abbiamo rivista quella partita, fino al 60′ il Napoli ha avuto tanto possesso palla e hanno sempre approfittato dei nostri errori. Sappiamo di poter fare anche tre gol subito, a me vanno bene anche supplementari e rigori”.

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Tennis: Jasmine Paolini quinta nel ranking Wta

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Jasmine Paolini si conferma al quinto posto del ranking Wta. Pressoché invariate la prime 10 posizioni della classifica mondiale che vede in testa Iga Swiatek. Alle spalle della polacca la bielorussa Aryna Sabalenka, la statunitense Jessica Pegula e la kazaka Elena Rybakina. Dietro l’italiana la statunitense Coco Gauff, la cinese Qinwen Zheng e la statunitense Emma Navarro. Esce dalla top 10 la ceca Barbora Krejcikova (undicesima) a vantaggio della greca Maria Sakkari (nona) e della statunitense Danielle Collins (decima).

1. Iga Swiatek (POL) 10885 pts

2. Aryna Sabalenka (BLR) 8716

3. Jessica Pegula (USA) 6220

4. Elena Rybakina (KAZ) 5871

5. Jasmine Paolini (ITA) 5398

6. Coco Gauff (USA) 4983

7. Zheng Qinwen (CHI) 3980

8. Emma Navarro (USA) 3705 9. Maria Sakkari (GRE) 3416 (+1)

10. Danielle Collins (USA) 3178 (+1)

 

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Tennis: Sinner in testa al ranking Atp. nove italiani in top 100

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Jannik Sinner è saldamente al comando della classifica Ata. L’italiano guida con 11180 punti davanti il tedesco Alexander Zverev (6875) e allo spagnolo Carlos Alcaraz (6690), Quarto Novak Djokovic (5560). Invariate le prime 20 posizioni del ranking mondiale.

  • 1. Jannik Sinner (ITA) 11180
  • 2. Alexander Zverev (GER) 6875
  • 3. Carlos Alcaraz (SPA) 6690
  • 4. Novak Djokovic (SRB) 5560
  • 5. Daniil Medvedev (RUS) 5475
  • 6. Andrey Rublev (RUS) 4645
  • 7. Taylor Fritz (USA) 4060
  • 8. Hubert Hurkacz (POL) 4060
  • 9. Casper Ruud (NOR) 4010
  • 10. Grigor Dimitrov (BUL) 3965
  • 11. Alex De Minaur (AUS) 3655
  • 12. Stefanos Tsitsipas (GRE) 3390
  • 13. Tommy Paul (USA) 3005 14. Holger Rune (DAN) 2780
  • 15. Sebastian Korda (USA) 2585
  • 16. Frances Tiafoe (USA) 2560
  • 17. Ben Shelton (USA) 2490
  • 18. Ugo Humbert (FRA) 2370
  • 19. Lorenzo Musetti (ITA) 2345
  • 20 Jack Draper (GBR) 2315

Primo degli azzurri, dopo Sinner, è Lorenzo Musetti che è 19mo.

Ma sono ben nove gli italiani tra i primi 100:

  • Flavio Cobolli (32)
  • Matteo Arnaldi (33)
  • Luciano Darderi (41)
  • Matteo Berrettini (43)
  • Lorenzo Sonego (50)
  • Fabio Fognini (78)
  • Luca Nardi (86)

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Sinner tifoso eccellente spinge l’Italia, Olanda battuta

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Forse ispirati dal sostegno del tifoso eccellente Jannik Sinner, che la sera prima, a cena, aveva anche tenuto un discorso alla squadra, a Bologna Matteo Berrettini e Flavio Cobolli non hanno tradito le attese, e battendo rispettivamente Botic Van de Zandschulp e Tallon Griekspoor hanno regalato all’Italia il successo sull’Olanda e anche la certezza del primato nel girone che ha dato loro l’accesso alle finali di Coppa Davis che si svolgeranno a Malaga, dove è presumibile che il n. 1 del mondo ci sarà non solo per fare il tifoso. L’obiettivo dell’Italtennis, nemmeno tanto nascosto, è di riconquistare l’insalatiera, intanto i successi dell’Unipol Arena sono un bel viatico sulla via della speranza di farcela.

Ad aprire le danze è stato Berrettini, che a fine partita per prima cosa è andato ad abbracciare proprio Sinner, con il quale prima del match aveva chiacchierato a lungo, e la cui presenza, ha poi spiegato Matteo, “mi ha dato una bella spinta e anche un po’ di pressione. Ma Jannik – ha aggiunto parlando a Super Tennis – è stato la ciliegina di una settimana spettacolare”. Per poi aggiungere che a Malaga “ci proveremo con tutto noi stessi e spero di esserci. Abbiamo il giocatore più forte del mondo, la squadra più compatta del mondo e il tifo più caldo del mondo”.

Intanto battere Van de Zandschulp in 2 ore e 22′ di gioco, è stato più complicato del previsto perché il tennista romano ha vinto in rimonta dopo aver ceduto al rivale il primo set, perso per 6-3. In campo non c’era il Berrettini migliore, che però è stato capace di riprendersi l’incontro, nonostante nel secondo set abbia sprecato troppo, leggi sei palle break. Tutto ciò non gli ha comunque impedito di imporsi per 6-4, per poi ripetersi, con identico punteggio, nel terzo set. “Tutta la squadra mi ha spinto al successo – ha poi voluto sottolineare Matteo -. E poi sarà l’aria di casa, il pubblico, il fatto che giocare davanti a voi è speciale e che l’ho sognato fin da quando ero bambino.

Oggi mi aspettavo un match difficile, e il mio avversario mi ha sorpreso in positivo ma alla fine era un break, sapevo che dovevo stringere i denti e provare a strapparne uno, e così è stato nel secondo mentre nel terzo me ne sono serviti due. Sono orgoglioso di come ho lottato oggi perché così è davvero speciale”. Sorride anche l’esordiente Flavio Cobolli che, contro Griekspoor, ha vinto di testa e di cuore. Il romano è sceso in campo dopo il successo dell’amico Matteo Berrettini su Botic Van de Zandschulp, contro il numero 1 olandese Tallon Griekspoor. E ha iniziato al meglio, vincendo il primo set al tie-break 7-4.

Ma l’olandese ha allungato il match al terzo set, in cui è stato bravo a sapersi isolare da cori, tamburi e assordanti trombette, ma alla fine non è stato abbastanza per vincere. Cobolli, che ha evidenziato progressi concreti, ha chiuso il match con un diritto lungolinea da sinistra che per l’azzurro e tutto il pubblico è stato anche un grido di vittoria. “Ho realizzato il sogno che avevo da bambino – le parole del giovane romano -, sono contento e fiero di me stesso. Questa non è la vittoria mia, ma di squadra. Senza il calore e supporto di tutti non sarebbe finita così. Sinner? Prima della partita mi ha detto di divertirmi, detto da lui è molto importante per me”.

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