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Cronache

Autoriciclaggio, il Tribunale del Vaticano condanna Angelo Proietti e gli confisca un 1 milione di euro

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Il Tribunale della Città del Vaticano ha emesso una sentenza di condanna a due anni e sei mesi di reclusione, per il reato di autoriciclaggio, nei confronti dell’imprenditore edile romano Angelo Proietti, 63 anni, titolare di un conto corrente presso lo Ior. Disposta anche la confisca di oltre un milione di euro che era stato sequestrato dalle autorità vaticane già nel 2014. Lo ha comunicato oggi la Sala stampa della Santa Sede in relazione alla sentenza emessa il 17 dicembre. E’ la prima volta che nella giurisdizione vaticana viene applicato il reato previsto dall’art. 421-bis del Codice Penale. “L’indagine, che ha dato luogo al processo – si spiega in una nota della Santa Sede -, e’ il frutto della proficua collaborazione tra l’Ufficio del Promotore di Giustizia, l’Autorita’ di Informazione Finanziaria (Aif) e la Gendarmeria dello Stato della Citta’ del Vaticano nonche’ della cooperazione giudiziaria dello Stato italiano”. “La pronuncia del Tribunale assume fondamentale importanza nell’ottica del sistema di prevenzione del riciclaggio e di contrasto al finanziamento del terrorismo messo a punto dallo Stato negli ultimi anni”, aggiunge la Sala stampa. Proietti, arrestato per bancarotta fraudolenta nel maggio 2016 nell’ambito di un’inchiesta della procura di Roma – balzato alle cronache anche per la vicenda della casa, da lui ristrutturata, messa a disposizione dell’ex ministro Giulio Tremonti -, aveva conti presso lo Ior sia a livello personale che societario, nei quali, secondo gli inquirenti, sono stati movimentati milioni di euro, e tramite la sua societa’ Edil Ars Srl, attiva nel settore della costruzione di edifici e nella conservazione e restauro di opere d’arte, poi fallita, vantava rapporti con enti del Vaticano: la Guardia di Finanza ha infatti accertato che era titolare di contratti di appalto con diverse istituzioni come l’Apsa, la Lumsa e l’Ospedale Bambino Gesu’. Proprio il capitolo ‘vaticano’ era uno dei piu’ importanti dell’inchiesta a carico di Proietti. Grazie a una rogatoria i finanzieri hanno verificato che sui conti presso lo Ior Proietti incassava direttamente, venne riferito al momento dell’arresto, “ingenti pagamenti che avrebbero dovuto invece essere effettuati alla societa’ fallita, in quanto riferibili ai lavori edili fatti dalla Edil Ars” – societa’ che si pubblicizzava come “impresa appaltante di lavori presso lo Stato Pontificio” – per conto dell’Apsa e di enti religiosi. In particolare, su uno di questi conti nel decennio 2004-2014 Proietti ha effettuato movimentazioni in uscita (quasi esclusivamente per contanti) per circa 9,5 milioni di euro. All’epoca dell’arresto di Proietti, da Oltretevere si preciso’ subito l’esistenza di una collaborazione con le autorita’ italiane e il fatto che anche in Vaticano era “in corso un procedimento penale e le autorità competenti stanno valutando anche l’esistenza di eventuali danni nei confronti di enti della Santa Sede e dello Stato della Città del Vaticano”. Anzi, l’avvio delle indagini in Vaticano era persino precedente a quello in Italia. Nell’ottobre 2016, Proietti patteggiò davanti al gip di Roma una pena di tre anni e tre mesi per la bancarotta fraudolenta. Ora la condanna anche in Vaticano per l’autoriciclaggio.

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Cronache

A Napoli fiaccolata per Chiara, “Perdonaci”

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Centinaia di persone hanno preso parte a Napoli alla fiaccolata organizzata in serata in memoria di Chiara Jaconis, la giovane padovana morta dopo essere stata colpita in testa da un vaso domenica scorsa mentre passeggiava nei Quartieri Spagnoli. Dalla gente del quartiere si è più volte levato il grido “perdonateci” rivolto ai familiari della 30enne veneta. “Napoli forse non è la città più bella del mondo ma ha la popolazione più bella del mondo”, ha detto Gianfranco Jaconis, il padre di Chiara presente con la sorella della ragazza, Roberta. Centinaia i cittadini dei Quartieri Spagnoli che lo attendevano con in mano candele accese e palloncini bianchi, tanti lo hanno abbracciato.

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Cronache

Turista morta a Napoli, video dell’incidente acquisito dalla Ps

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Su delega della Procura di Napoli è stato acquisito dalla Polizia il video registrato da un sistema di videosorveglianza che ritrae il momento in cui la statuetta colpisce al capo Chiara Jaconis, la turista padovana di 30 anni deceduta in ospedale a Napoli a causa delle gravi ferite riportate nell’incidente avvenuto domenica pomeriggio nel cuore dei Quartieri Spagnoli. Le immagini – confluite nel fascicolo aperto dagli inquirenti che, al momento, potizzato l’omicidio colposo – ritraggono le fasi immediatamente precedenti la tragedia e l’esatto momento in cui la statuina, frantumatasi in pesanti schegge nell’impatto con un balcone, colpisce la giovane al capo.

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Cronache

Auto contro guardrail in A15, un morto

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Un uomo di 81 anni, originario della Campania, è morto in un incidente stradale avvenuto oggi pomeriggio lungo l’autostrada A15 nel tratto tra Pontremoli (Massa Carrara) verso Berceto, nel Parmense. Secondo le prime ricostruzioni, l’uomo, al volante di un’auto di grossa cilindrata, ha improvvisamente impattato il veicolo contro il guardrail. L’impatto violento ha costretto la chiusura temporanea del tratto stradale interessato, in particolare l’autostrada della Cisa, tra i caselli di Pontremoli e Berceto. Il personale di soccorso giunto sul posto non ha potuto fare altro che constatare il decesso del 61enne.

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