Jannik Sinner perde in tre set la finale di Rotterdam, ma non esce sconfitto dal campo. Due ore e 29 minuti di lotta con Daniil Medvedev hanno mostrato che gli manca poco alla piena maturità e che non per caso ha raggiunto due finali Atp consecutive. A Montpellier aveva vinto, in Olanda ha battagliato alla pari (oltre quello che dice il risultato: 7-5, 2-6, 2-6) con un avversario di grande spessore, che meglio di lui ha saputo sfruttare l’arma del servizio. “Complimenti a Daniil, ha disputato un grande torneo. Sono state due settimane positive, sono orgoglioso di come ho giocato – ha commentato Sinner – Ho provato a fare del mio meglio, ci riproverò il prossimo anno”.
Domani salirà al n.12 del ranking. Il match si è aperto con Sinner alla battuta. Scambi prolungati dal fondo – con rare discese a rete ed improvvise smorzate, colpo preferito dall’italiano per spezzare il ritmo del russo – sono stati la traccia dei primi game. Entrambi hanno conservato il vantaggio del servizio fino al quarto, quando l’altoatesino ha ottenuto il primo break e si è portato sul 3-1. Molto combattuto il game successivo, nel quale Medvedev ha avuto la palla del contro break che Sinner ha annullato con tre ottime prime, per andare 4-1. Ma al settimo game l’inseguimento del russo, più incisivo nei colpi lungo linea, è stato premiato portandolo sul 4-3. Medvedev ha accelerato ancora, fino ad impattare sul 4 pari. Vantaggio del servizio conservato da entrambi fino all’11mo game. Sul 6-5 a proprio favore, Sinner ha mess pressione al rivale, che ha sbagliato i primi due punti, regalando lo 0-30.
Con due ace Medvedev si è risollevato, ma si è andati comunque ai vantaggi. Jannik ha difeso molto bene, trovando incroci delle linee e con lo smash si è guadagnato il set point: subito a segno, ha vinto 7-5 in 67′ di lotta. La reazione di Medved è veemente ed il russo si è portato subito sul 2-0 strappando il servizio a Sinner. Ha alzato ancora il ritmo, aumenta l’aggressività dei colpi e mettendo in difficoltà l’azzurro. E’ il momento più difficile dell’incontro per lui. Ha perso ancora il servizio con il doppio fallo e si va sul 4-1. Medvedev si è trovato 0-40, ma con il servizio è risalito fino al 40 pari per volare 5-1. Arriva a due punti dall’1-1, ma alla fine Sinner ha salvato il proprio turno di battuta. Non ci sono altri break ed il secondo set si è chiuso 2-6 dopo 38′. Medvedev dall’inizio del match è via via passato dal 62 al 74% di prime di servizio. Sinner subisce il break al terzo game e l’avversario è avanti 2-1.
L’azzurro non ha nulla da rimproverarsi per impegno e guadagna due palle del contro break, che però Medvedev annulla grazie alla bontà della prima, che lo soccorre nei momenti difficili. Sul 3-1 in proprio favore il russo ha prodotto il massimo sforzo, mettendo ancor più peso nei colpi ed il suo ottimo rovescio è l’arma in più. Sinner non molla e rimane a contatto: 3-2. Ora però deve prendere dei rischi sempre più grossi per rispondere e tenere il passo dei colpi che arrivano dall’altra parte della rete. Medvedev ha più esperienza di finali, sa che è il momento della svolta, ottiene il secondo break e sul 5-2 a proprio favore va a battere per il match, che chiude senza concedere più nulla.