Prime ritorsioni americane contro il pallone-spia cinese mentre, a 24 ore dal suo abbattimento, resta un mistero l’oggetto non identificato di forma cilindrica neutralizzato dal Pentagono sui cieli dell’Alaska. L’amministrazione Biden ha aggiunto sei compagnie aerospaziali cinesi ad una blacklist commerciale, vietando alle società statunitensi di fare affari con loro, a meno che non ricevano una licenza speciale. L’accusa è di aver “sostenuto gli sforzi di modernizzazione militare della Cina, in particolare i programmi aerospaziali dell’Esercito popolare di liberazione, inclusi dirigibili e palloni e relativi materiali e componenti”, ha spiegato il dipartimento del Commercio.
Una mossa che anticipa una stretta più ampia sugli investimenti delle società americane nell’hi-tech in Cina, dopo le restrizioni sui chip. Il timore è che Pechino usi le tecnologie americane e in genere occidentali per sviluppare il suo potenziale militare, come suggeriscono le componenti ‘western-made’ con scritte in inglese scoperte tra i resti del pallone-spia cinese abbattuto meno di una settimana fa al largo delle coste della South Carolina.
Un pallone che secondo l’intelligence Usa fa parte di una flotta di altre decine di dirigibili che hanno sorvolato cinque continenti (Europa compresa) e rientra in un vasto programma di sorveglianza gestito sin dal 2018 dall’esercito cinese. Mistero fitto invece per ora sull’oggetto abbattuto venerdì su ordine di Joe Biden in Alaska, vicino al confine con il Canada, perchè volando a 40 mila piedi (12 mila metri) “poneva una ragionevole minaccia al traffico aereo civile”.
La Casa Bianca e il Pentagono si sono limitati a riferire che si tratta di un oggetto volante di forma cilindrica senza pilota e strumenti di sorveglianza visibili, delle dimensioni di una piccola auto, mentre il pallone-spia – con cui non ha nessuna somiglianza – era alto 60 metri, come due o tre bus. Ma si ignora da dove arrivasse, a chi appartenga, a che velocità viaggiasse, se fosse manovrabile e se avesse capacità di spiare. Si attendono risposte dall’esame dei resti, ancora in fase di recupero nelle acque ghiacciate a 10 miglia dalla costa in Alaska.
Ma il fatto che l’amministrazione Usa non voglia speculare su cosa possa essere l’oggetto, anche dopo un giorno di osservazioni, aumenta gli interrogativi su che genere di ‘Ufo’ possa essere così difficile da identificare da parte di piloti esperti e di dirigenti dell’intelligence. Il pensiero corre al crescente numero di avvistamenti di Ufo negli ultimi anni, oltre 500 nel 2022, di cui 310 senza spiegazioni plausibili. Non è escluso tuttavia che la Casa Bianca abbia già qualche elemento e che, nel caso si trattasse di un oggetto cinese, voglia valutare come gestire un caso che aggraverebbe i già tesi rapporti col Dragone.