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Cronache

Presunte molestie a studentessa minore, indagato prof

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Indagato un docente di lettere di un liceo di Empoli (Firenze) per una vicenda di presunte molestie sessuali a una studentessa minorenne. Si tratterebbe, come ricostruiscono i carabinieri nelle loro indagini, di avances, contenute in numerosi messaggi di amore e, forse in un’occasione, nella ricerca di un contatto fisico. Gli accertamenti sono in corso e stamani ci sono state perquisizioni nella casa del docente e nella scuola che entrambi, professore e studentessa, per i rispettivi motivi, frequentano. Pare siano stati decisivi, per far venire alla luce la vicenda, i segnali di disagio che la ragazza non è riuscita a celare ma che sono stati colti da alcuni elementi del corpo docente e dalla dirigente.

Secondo quanto appreso, la ragazza infatti fin dalla scorsa estate aveva manifestato degli atteggiamenti anomali colti dalla dirigente scolastica, dalla preside della scuola, che dopo aver fatto alcune valutazioni e aver raccolto altri dati, ha deciso di riferire – preoccupata – la situazione ai carabinieri di Empoli. E’ scattata la procedura prevista in questi casi. Col tempo la giovane minorenne ha avuto la forza, superando imbarazzo e anche una certa sofferenza, di spiegare ai militari come il professore, dalla fine dello scorso anno scolastico, le avrebbe fatto alcune avances. La ragazza ha potuto raccontare la vicenda nelle forme protette.

Così sono partiti gli accertamenti. Stamani i carabinieri hanno posto sotto sequestro il cellulare dell’insegnante, un uomo che ha meno di 40 anni, e il suo computer per individuare gli scritti inviati alla giovane. Nelle indagini, oltre al racconto della minorenne sono stati acquisiti quelli di testimoni, a partire dalla preside del liceo. Il professore, intanto, a scopo cautelativo, è stato sospeso due mesi dall’insegnamento da parte dell’autorità scolastica in attesa degli sviluppi. Secondo quanto filtra dalle indagini, il docente si sarebbe detto ‘contrito’ per quanto accaduto. 

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Cronache

Asili nido, con fondi Pnrr nel 2026 Campania e Sicilia sotto 33%

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Nonostante gli investimenti del Pnrr nel 2026 Campania e Sicilia non riusciranno a raggiungere la copertura del 33% per quanto riguarda i posti negli asili nido. La Campania è previsto si attesti al 29,6% e la Sicilia al 25,6%. Eppure, la Campania e la Sicilia sono la seconda e la terza regione, dopo la Provincia Autonoma di Bolzano, per incidenza dei bambini 0-2 sulla popolazione, e presentano alti tassi di povertà minorile e dispersione scolastica.

Mentre si stima che nel 2026 la media nazionale raggiungerà il 41,3% avvicinandosi all’obiettivo europeo del 45% per il 2030. E’ quanto emerge da un’analisi realizzata, insieme a Svimez, da Save The Children sull’impatto degli investimenti complessivi del Pnrr e del nuovo piano nidi promosso nell’aprile di quest’anno dal ministero dell’Istruzione e del Merito e contenuta nella XV edizione dell’Atlante dell’Infanzia (a rischio) dal titolo “Un due tre…stella. I primi anni di vita” che verrà presentato il 19 novembre a Roma nella sede di Save the Children in piazza San Francesco di Paola, 9, a partire dalle 10.

Dal report, infatti, risulta che l’investimento consentirà di accrescere la copertura nazionale di oltre dieci punti percentuali, raggiungendo il 41,3%, ma i gap territoriali rimarranno piuttosto ampi. Undici regioni riusciranno a superare il target del 45%: Molise, con la migliore copertura nazionale al 66% (dall’attuale 22,5%), Umbria (57,1% dal 46,5%), Abruzzo (55,3% dal 28%), Emilia-Romagna (51,1% dal 43,1%), Valle d’Aosta (50,4% dal 43%), Marche (50,2% dal 33,5%), Sardegna (50% dal 35,2%), Toscana (49,2% dal 40,7%), Lazio (46% dal 37,9%), Liguria (45,2% dal 33,8%) e Friuli-Venezia Giulia (45,1% dal 38,3). Sette regioni raggiungeranno livelli compresi tra il 38% e il 45% di copertura: Trentino-Alto Adige al 43,6% (dall’attuale 31,6%), Basilicata al 43,4% (dal 22,4%), Lombardia al 41,8% (dal 36%), Veneto al 41,6% (dal 33,8%), Piemonte al 40,7% (dal 32,7%), Calabria al 40,3% (dal 15,7%) e Puglia al 38,4% (dal 20,6%).

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Cronache

Inchiesta su omicidio e nuovi vertici clan, ordinanza per 18

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La polizia di Catania sta eseguendo un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di 18 persone indagate, a vario titolo e con differenti profili di responsabilità, per omicidio aggravato dalle finalità mafiose, associazione mafiosa, porto e detenzione illecita di armi da sparo. L’inchiesta, secondo la Direzione distrettuale antimafia etnea, avrebbe consentito di individuare gli esecutori materiali di un omicidio commesso nel 2016 e di risalire a esponenti mafiosi chiamati a ricoprire i ruoli di vertice del clan Santangelo di Adrano e della frangia del clan Mazzei di Catania operante in quel territorio. Nell’esecuzione dell’ordinanza sono impegnati oltre un centinaio di agenti della squadra mobile della Questura di Catania e del commissariato di Adrano, sotto il coordinamento della direzione centrale anticrimine della polizia. Particolari sull’operazione, denominata ‘Meteora’, saranno resi noti durante una conferenza stampa che si terrà alle 10:30 nella sala riunioni della Questura.

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Cronache

Rapina del Rolex a Neres, tre arresti: c’è il video del raid

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Nella mattinata odierna, nell’ambito di un’operazione coordinata dalla Procura della Repubblica di Napoli, i Carabinieri del Nucleo Investigativo hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari, nei confronti di tre persone sospettate di aver commesso una rapina pluriaggravata. L’episodio risale al 1° settembre scorso, quando un gruppo di individui ha rapinato il calciatore Neres, sottraendogli un orologio di lusso del valore di oltre 100mila euro.

Dinamica della rapina

L’aggressione è avvenuta mentre il calciatore, reduce da una partita allo Stadio Maradona, si trovava a bordo di un minivan in direzione del suo hotel nel centro di Napoli. Secondo le indagini, i rapinatori avrebbero approfittato di un momento in cui il mezzo era bloccato nel traffico per infrangere il vetro posteriore, minacciando la vittima con un’arma per farsi consegnare l’orologio e poi dileguarsi rapidamente.

Un’azione premeditata

Le risultanze investigative evidenziano che l’atto criminoso sarebbe stato pianificato dai malviventi, che avrebbero attentamente monitorato i movimenti del giocatore per individuare il momento migliore per colpire. La tempestiva azione delle forze dell’ordine, sotto la direzione dell’Autorità Giudiziaria, ha permesso di individuare i sospettati e di eseguire le misure cautelari previste.

Presunzione di innocenza

È importante sottolineare che i destinatari di tale misura sono persone sottoposte a indagini preliminari e che, come previsto dalla legge, godono della presunzione di innocenza fino a sentenza definitiva. Le indagini, tuttora in corso, cercheranno di confermare il quadro accusatorio emerso finora, in attesa di ulteriori sviluppi giudiziari.

Conclusione

Questo episodio di cronaca mette in risalto la delicata questione della sicurezza in città e l’importanza del lavoro investigativo svolto dalle forze dell’ordine per garantire una risposta rapida ed efficace.

* il video:

Nel video, le immagini riprese da telecamera dello stadio Maradona. Dopo 3 secondi si vede Freccia Rossa  segue il van di Neres. Freccia Gialla due persone in scooter seguono il van

A 25”13 dall’inizio del video la rapina è conclusa e gli indagati rientrano alla base

Da 32” fino a 40” uno degli indagati esce dal veicolo che l’ha riportato alla base. Particolare sul piede scalzo. Si è liberato delle scarpe per evitare di essere riconosciuto

A 43” un’altro degli indagati esce lato sx della panda e scappa nel dialetto davanti a lui

A 1’10” – il gruppo si raccoglie

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