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Cronache

Bambine sfruttate e abusate per passare il confine con la Francia, la denuncia choc di Save the Children

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L’orrore delle bambine abusate arriva da Ventimiglia. L’anno orribile è quello passato e quello in corso. Parliamo del fenomeno del “survival sex”, ovvero delle minorenni costrette a prostituirsi ai passeurs, per pagare a persone senza scrupoli il passaggio del confine o reperire cibo e un posto dove dormire. Si tratta di ragazze provenienti per lo più dal Corno d’Africa e dall’Africa-sub-sahariana che devono versare a questi passeurs, francesi o anche africani con cittadinanza francese, tra i 50 e i 150 euro per il viaggio in auto. Altra frontiera dello sfruttamento resta da sempre quella del marciapiede: qui continua ad aumentare il numero delle nigeriane vittime della prostituzione forzata. Su questo fenomeno sommerso della tratta dei minori fa   luce l’ultimo rapporto di Save the Children.
E lo fa a poche ore dalla celebrazione della Giornata internazionale contro la tratta di esseri umani, che si terrà il 30 luglio. Save the Children ha diffuso il rapporto “Piccoli schiavi invisibili 2018”. Una fotografia agghiacciante perchè aggiornata della tratta e dello sfruttamento dei minori. Nel mondo sono quasi 10 milioni i bambini e gli adolescenti che, nel solo 2016, sono stati costretti in stato di schiavitù, venduti e sfruttati principalmente a fini sessuali e lavorativi. In Italia, i volontari di Save the Children, nelle sue attività di contrasto allo sfruttamento sessuale dei minori, tra gennaio 2017 e marzo 2018, sono entrati in contatto con 1.904 vittime, di cui 1.744 neomaggiorenni o sedicenti tali e 160 minorenni, in netta prevalenza (68%) nigeriane, seguite dalle romene (29%). Un numero nettamente cresciuto rispetto al periodo maggio 2016-marzo 2017, quando erano state contattate 1.313 vittime.
Al 31 maggio 2018, 4.570 minori risultano irreperibili nel nostro Paese, hanno cioè abbandonato le strutture di accoglienza in cui erano stati inseriti, in particolare nelle regioni del Sud. Si tratta per lo più di minori eritrei (14%), somali (13%), afgani (10%), egiziani (9%) e tunisini (8%). L’abbandono del sistema di accoglienza e l’ingresso nell’invisibilità espone i minori a rischi notevoli, in particolare i più vulnerabili come le ragazze minorenni provenienti dal Corno d’Africa.

Minori abusati sfruttati. Rapport choc di Save The Children sulla prostituzione minorile


Vittime di tratta nel nostro Paese sono soprattutto le ragazze nigeriane e romene. Tra le nigeriane che giungono via mare in Italia, 8 su 10 sarebbero potenziali vittime di tratta a fini di sfruttamento sessuale, un numero che ha fatto registrare, tra il 2014 e il 2016, un incremento del 600 per cento. Indotte dai loro sfruttatori a dichiararsi maggiorenni al momento delle operazioni di identificazione in seguito allo sbarco, molte giovanissime nigeriane sfuggono infatti al sistema di protezione per minori.

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Morta Amelia Cortese Ardias, il cordoglio di Bassolino

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“La scomparsa della Cortese Ardias mi rattrista davvero. Amelia è stata una esponente liberale di primo piano, una donna delle istituzioni ed impegnata nella vita culturale e sociale”. Lo afferma in una nota Antonio Bassolino. “Mio padre – aggiunge l’ex sindaco di Napoli – era amico del marito. Le ho voluto molto bene e tra di noi vi sono sempre stati sentimenti di stima ed affetto. Un abbraccio ai familiari”.

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Torna il maltempo, allerta arancione in sei regioni

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Torma il maltempo e domani sarà allerta arancione in sei regioni e gialla in nove. Piogge e temporali, dalla serata di oggi, cadranno sulle regioni di Nord-Ovest e la Toscana, poi la perturbazione si estenderà nella giornata di domani al Nord-Est e in parte al Centro. Il Dipartimento della Protezione Civile d’intesa con le regioni coinvolte – – ha emesso un avviso di condizioni meteorologiche avverse.

I temporali da stasera riguarderanno la Liguria e poi, dalle prime ore di domani, Piemonte, Emilia-Romagna e Toscana, successivamente Lombardia, Veneto e, dal pomeriggio, Friuli Venezia Giulia, Marche, Umbria e Lazio. Possibili anche locali grandinate e forti raffiche di vento. Sulla base dei fenomeni previsti è stata valutata per la giornata di domani allerta arancione per rischio temporali e idrogeologico su buona parte di Toscana, Emilia-Romagna Liguria, Veneto e Lombardia e su tutto il Friuli Venezia Giulia. Allerta gialla su resto di Toscana, Liguria, Emilia-Romagna, Lombardia, Veneto, oltre che su Umbria e parte di Sardegna, Marche e Piemonte.

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Cronache

A cento anni gli rinnovano la patente a Ravenna

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Ha compiuto cento anni e ogni pomeriggio, insieme alla moglie Tebe, di quattro anni più giovane di lui, da Ravenna va al mare nella vicina Lido Adriano, guidando la sua auto. Potrà continuare a farlo ancora, perché Luciano Gulmini, che il 23 agosto ha festeggiato il fatidico traguardo del secolo di vita, nei giorni scorsi si è infatti visto rinnovare anche la patente per due anni, fino al 2026. Gulmini, ex dipendente di Cgil e Pci, qualche giorno prima è andato all’Aci, dove dopo l’esame della vista, dell’udito, un breve colloquio e una visita che ha certificato la sua abilità psico-fisica a guidare la macchina, si è visto infatti prorogare la validità della patente.

Guida una Lancia Y, comprata trent’anni fa, ma in perfetto stato. Che è il mezzo, appunto, che durante la stagione estiva porta i due coniugi ravennati al bagno Alessandro di Lido Adriano dove li aspettano i loro amici. Gulmini, come ha raccontato all’edizione ravennate del Resto del Carlino, è un guidatore esperto: per molti anni, insieme alla moglie, ha girato l’Europa, prima in Lambretta, poi sempre in macchina. La prima patente l’ha presa ormai 75 anni fa, per poter guidare una Lambretta, con la quale lui e la moglie hanno fatto vacanze anche fuori dai confini italiani. Nei primi anni Sessanta è arrivata la prima macchina, una Fiat 500 che li ha accompagnati in numerosi viaggi in tenda.

“Soprattutto – ha raccontato Luciano – nella ex Jugoslavia, dove all’epoca c’era il presidente Tito. L’abbiamo visitata per parecchi anni, siamo andati a Spalato, Dubrovnik, Mostar, Sarajevo, ma anche in tanti piccoli paesini, a contatto con la cultura degli altri. Ci è sempre piaciuto viaggiare, incontrare gente, lo abbiamo sempre fatto almeno per un mese all’anno”.

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