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Il Napoli asfalta l’Ajax e vola imbattuto agli ottavi di Champions

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L’approccio è quelle di una finale: Spalletti lo aveva chiesto ai suoi ragazzi e così è stato, il Napoli diverte e si diverte e va subito in rete con uno strepitoso Lozano che colpisce di testa, assist di Zielinski. Tutto in soli 4’ con il pubblico dello stadio Maradona deliziato dal gioco di questi ragazzi. Qualche cambio nella formazione per l’infortunio occorso a Rrahmani con Kim che si sposta sulla sinistra, a destra va Juan Jesus, al posto di Mario Rui gioca Oliveira, a sinistra Di Lorenzo, per il resto tutto confermato con Meret in porta, la mediana composta da un trio fortissimo Anguissa, Lobotka, Zielinski, davanti Lozano, Raspadori e Kvaratskhelia.

Di fronte hanno un Ajax con la difesa impaurita ma che prova a andare avanti e ad attaccare. Gli ingredienti per una bella partita ci sono tutti.
Al 13’ Kudus ha una splendida occasione, sbaglia e comunque era in fuorigioco. Subito il Napoli risponde con una splendida azione di Kvaratskhelia con Zielinski e Lozano. Questo georgiano è davvero fortissimo.
Un minuto dopo si ripetono sempre con Kvaratskhelia e Zielinski, passaggio a Raspadori e …gol.
2 a 0 per il Napoli in soli 16 minuti. Anche Spalletti si è spellato ad applaudire i suoi splendidi calciatori.

 

Al 27’ fallo di Taylor su Lobotka, un brutto pestone, ed è giallo. L’Ajax continua a correre ma la qualità degli azzurri è altissima. Poi gli olandesi atterrano un Lozano altrimenti imprendibile: il messicano si fa male ma si rialza. Intanto Kvaratskhelia costringe i difensori ad atterrarlo per poterlo fermare con il risultato che beccano un’altra ammonizione.

l’Ajax sembra poco convinto in attacco nonostante il passivo fra le due partite sia al momento di 8 gol a 1, enorme, e soprattutto abbastanza nervoso. Qualche ingenuità degli azzurri fa invece infuriare Spalletti. Si va al riposo con il Napoli a punteggio pieno.
Si inizia con gli olandesi all’attacco ma un ottimo Juan Jesus manda in angolo. Anguissa però ha chiesto la sostituzione, forse ha sentito qualche campanello d’allarme, e mentre aspetta il cambio, l’Ajax va in gol con Klaassen, esce dolorante ed entra Dombele. Esce anche Raspadori e al suo posto entra Victor Osimhen. Ma è 2-1.


Il Napoli attacca con Kvara e Zielinski, Alvarez fa volare Lobotka e si becca un giallo. Ma gli azzurri continuano ad assediare la porta dell’Ajax con azioni veloci e belle.
Al 59’ in un’azione confusa Dombele tira ma c’è un tocco di mano: il Var conferma, rigore per il Napoli. Va a calciare Kvaratskhelia e con grande freddezza mette in rete. 3-1, un gol che vale al giovane talento georgiano l’abbraccio tutta l panchina oltre che dei compagni in campo.

Cambi anche fra gli orange, escono Taylor e Kudus che sognerà Kavaratskhelia la prossima notte. Ancora un giallo per l’Ajax per un fallo di Ughelumba su Oliveira.
Il Napoli sul 3-1 attacca ancora e spreca pure con una grande azione che porta Lozano a cercare Osimhen invece di tirare. Escono Lozano e Kvaratskhelia ed entrano Elmas e Politano.

All’80’ l’arbitro assegna generosamente un calcio di rigore per un fallo (che non c’è) di Juan Jesus in area, l’Ajax trasforma ed è 3-2, subito dopo Osimhen spreca un gol fatto.

A pochi  minuti dalla fine entra Gianluca Gaetano al posto di Zielinski che ha fatto un’ottima partita. E Osimhen con caparbia cerca il gol e lo trova: 4-2. Un gol che il calciatore, lontano da troppo dal campo, voleva a tutti i costi. Il Maradona impazzisce, tutti in piedi a cantare sugli spalti. Il Napoli è già agli ottavi di Champions con due partite d’anticipo

 

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Squalifica senza precedenti per il Settebello: sospensione di sei mesi e 100 mila euro di multa

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La Nazionale italiana di pallanuoto, il Settebello, ha ricevuto una sanzione senza precedenti. La Aquatics Integrity Unit (Aqui) ha inflitto una sospensione di sei mesi da tutte le competizioni, inclusa la prossima Coppa del Mondo, e una multa di 100 mila euro. Il provvedimento arriva in seguito agli eventi del 7 agosto durante il quarto di finale contro l’Ungheria nella piscina olimpica di Parigi.

L’espulsione di Francesco Condemi a 2 minuti e 22 secondi dalla fine ha scatenato vibranti proteste da parte degli azzurri, culminate in gesti plateali contro la Spagna durante la partita di consolazione. Tuttavia, la squalifica non è legata solo a questi episodi, ma anche a un grave incidente avvenuto dopo la partita contro l’Ungheria, quando i membri del team italiano avrebbero aggredito verbalmente e fisicamente gli arbitri dell’incontro.

L’aggressione e le conseguenze

Secondo il rapporto dell’Aqui, dopo essere rientrata al bus, la squadra si è accorta della presenza degli arbitri, li ha circondati e ha cominciato a inveire contro di loro. In particolare, il commissario tecnico Sandro Campagna avrebbe minacciato uno degli arbitri, affermando: «La tua carriera di arbitro è finita». Gli arbitri si sono rifugiati all’interno dell’impianto, ma i membri del Settebello hanno cercato di bloccare le porte e continuare l’aggressione.

Inoltre, si è verificato un episodio particolarmente grave: un ufficiale di gara donna è stata spintonata, e un giudice ha subito la sottrazione del telefono mentre tentava di documentare l’accaduto.

Le scuse e il verdetto finale

Il Settebello ha evitato una sanzione ancora più pesante accettando di scusarsi, anche se, come hanno sottolineato i giudici, si è trattato di scuse poco sincere. La lettera di Sandro Campagna ha cercato di giustificare il comportamento della squadra come una reazione emotiva all’errore che ha escluso l’Italia dalla lotta per le medaglie.

I giudici sportivi hanno tuttavia condannato duramente il comportamento del team, definendolo un cattivo esempio per i futuri atleti. Il 50% della multa sarà condonato se il Settebello si comporterà bene nei prossimi 12 mesi. La Federnuoto, pur non presentando ricorso, ha richiesto che in futuro siano a disposizione degli arbitri strumenti tecnici di alto livello per evitare errori di questo tipo.

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L’Inter si prepara per la Roma, Inzaghi perde Zielinski

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L’Inter è pronta a ripartire. Il tecnico nerazzurro Simone Inzaghi ha riabbracciato oggi ad Appiano Gentile gli ultimi reduci dagli impegni delle rispettive nazionali e da domani potrà così contare sul gruppo al completo per iniziare a preparare non solo la sfida di domenica contro la Roma ma anche il tour de force che attende Lautaro Martinez e compagni nelle prossime settimane. Oltre al lungodegente Tajon Buchanan, però, l’allenatore interista oggi ha avuto la conferma che perderà, almeno per la partita con i giallorossi, una pedina importante come Piotr Zielinski.

Il centrocampista polacco si è infatti sottoposto questa mattina a esami clinici e strumentali presso l’Istituto Clinico Humanitas di Rozzano a seguito di un fastidio accusato nell’ultima gara in Nations League con la maglia della nazionale polacca contro la Croazia (in cui tra l’altro aveva segnato la rete del momentaneo 1-1 nella sfida poi chiusasi sul 3-3 nel finale dopo la sua sostituzione). Gli esami hanno evidenziato un’elongazione ai flessori della coscia destra e il giocatore, ha spiegato il club nerazzurro in una nota, sarà valutato giorno dopo giorno.

Zielinski salterà quindi sicuramente la sfida con la Roma, con l’obiettivo di tornare al top per le prossime gare: l’Inter sarà di scena mercoledì 23 ottobre in casa dello Young Boys nella terza giornata di Champions League, prima del big match contro la Juventus in campionato di domenica 27 ottobre a San Siro.

Sarà solo la prima settimana di un tour de force per l’Inter che, dopo gli impegni più abbordabili con Empoli e Venezia, avrà altri due importanti incontri contro Arsenal e Napoli, con cui i nerazzurri concluderanno il ciclo prima della prossima pausa per le nazionali. L’assenza di Zielinski, almeno per la Roma, toglie qualche alternativa ad Inzaghi, che però già domenica potrà contare su Nicolò Barella, al rientro dopo l’infortunio alla coscia destra nell’ultimo derby perso contro il Milan, problema muscolare che lo ha tenuto fuori nelle ultime gare prima della sosta.

Il centrocampista italiano anche oggi si è allenato regolarmente insieme ai compagni di squadra ma resta da valutare se Inzaghi lo farà partire dal 1′ già all’Olimpico, mentre oggi Lautaro Martinez e Mehdi Taremi hanno seguito un programma personalizzato dopo il loro rientro dalle nazionali, così come Buchanan che è sulla via del recupero dopo la frattura alla tibia della scorsa estate quando era con la nazionale del Canada per la Copa America.

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Calcio: Lukaku, Conte bravo a creare sempre squadre unite

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“La cosa bella di Conte è che è proprio quello giusto, penso sia bellissimo il modo in cui lui fa quello che fa. Il modo in cui amalgama la squadra. Pep Guardiola pure lo fa, anche Klopp, Mourinho, Ancelotti. Sono i grandi allenatori. Se guardi alle squadre che vincono, c’è sempre un allenatore che ha un buon piano tattico ma che soprattutto riesce a creare una squadra unita, con giocatori che stanno bene insieme”.

Romelu Lukaku analizza il suo rapporto con l’allenatore del Napoli in un’intervista al podcast belga “Amici dello Sport”: “Io – osserva l’attaccante belga – non sono il tipo di calciatore che tiene palla, io attacco lo spazio. Andai in Italia e ricordo che Antonio Conte mi disse letteralmente in faccia: ascoltami, nel mio sistema di gioco non puoi tenere troppo il pallone, devi ridarlo subito indietro, non devi giocare come Lautaro. In quel momento io e Lautaro sapevamo che dovevamo passarci il pallone l’uno con l’altro e che le qualità di Lautaro calzavano perfettamente con le mie. Così come il sistema di Conte calzava perfettamente per me. Ci allenavamo continuamente a passarci il pallone, così a un certo punto sapevo perfettamente dove sarebbe andato lui o Sanchez o chiunque avrebbe giocato al suo posto”.

“Adesso – spiega Lukaku – è lo stesso con Kvaratskhelia. È questo quello che fa Conte: crea una sorta di partnership tra i giocatori. La stessa cosa vale con McTominay. Lui lo può fare, lo può fare”. “La non convocazione in Nazionale? Ora – conclude Lukaku – ho scelto per me, ne avevo bisogno mentalmente e fisicamente. Non avevo fatto la preparazione estiva perché dovrei mettermi di nuovo in una situazione del genere ora che stiamo facendo dei buoni progressi con il Napoli e sto gradualmente tornando in forma?”.

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