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28 Settembre-1° Ottobre 1943, “Le quattro giornate di Napoli” nel capolavoro di Nanni Loy

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Non è facile approcciarsi ad una analisi sul capolavoro di Nanny Loy sulle Quattro Giornate di Napoli, perché questo è molto più di un semplice film, è un viaggio nella memoria, nelle strade, tra le grida disperate di mogli, mariti e figli, tra spari ed esplosioni in una Napoli che conserva ancora quello spirito ribelle sopito ma mai spento del tutto con  tutte queste emozioni, sensazioni e sentimenti che vengono ampliate dalla maestria di Nanni Loy, un regista mai troppo chiacchierato quando si parla di mostri sacri del cinema italiano eppure con la sua regia ci trasporta, al pari della  DeLorean  conosciuta in  Ritorno al Futuro, in quella Napoli, dove gli attori per scelta decidono di comparire in maniera anonima, come omaggio a chi quella storia l’ha interpretata davvero.

Se ci trovassimo in America questo film si potrebbe paragonare a capolavori come “Salvate il soldato Ryan,”  “Platoon” o anche al bellissimo “Orizzonti di gloria”, questo perché  ci troviamo di fronte ad uno dei  più bei War Movie che siano stati realizzati in Italia , al pari degli altrettanto splendidi Paisà e Roma città aperta di Rossellini, anche se rispetto ad essi,  Nanni Loy riesce a mettere in scena un conflitto bellico molto più accattivante, con un taglio stilistico nella regia, quasi da documentarista con scene di tensione intensissime, quasi a sfiorare il ritmo cardiaco fibrillante. Fortissime, tra le tante scene,  quelle dell’esecuzione allo stadio collana o il lancio della bomba da parte del piccolo Gennarino, ingioiellate tra  interpretazioni magistralmente strazianti come quella di Pupella Maggio nel momento in cui  apprende della morte di suo figlio Arturo.

Stiamo parlando di un film pluripremiato, che vanta ben due nomination agli Oscar (film e sceneggiatura) e sicuramente uno dei più famosi del regista, ma come si accennava all’inizio questo è più di un semplice film. Le quattro giornate di Napoli il capolavoro di Loy, è un inno alla libertà, alla vita, un grido che risuona eterno per le strade ed i vicoli, nei racconti dei nonni, nelle fotografie ormai sbiadite e nei palazzi che portano ancora i segni di quei giorni, giorni di terrore, morte, rinascita ,ribellione e vita, giorni in cui il popolo napoletano fece sapere al mondo che Napoli è n’ata cosa.

C’è una frase nel film Il Gladiatore di Ridley Scott, ovvero “ciò che facciamo in vita rieccheggia nell’eternità” ebbene questo film cosi come la sua memoria rimarrà eterno.

Carmine Laporta

 

 

 

 

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Miglior film ‘The room next door’ di Almodovar, ma ecco tutti i premi ufficiali di Venezia 81

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Con Pedro Almodovar che alza il Leone d’oro mentre la sala lo applaude fragorosamente in piedi va in archivio Venezia 81, la Mostra del cinema che quest’anno ha riportato al Lido un grande numero di star. È stata nel segno del grande regista spagnolo la cerimonia in cui le istanze per il cinema, il tema forte del fine vita, il genocidio a Gaza, l’aiuto alle donne sono stati, tra i ringraziamenti e le commozioni, l’argomento dei discorsi dei premiati.

Nella prima fila della galleria al centro si è seduto, senza percorrere il red carpet, il neo ministro della cultura Alessandro Giuli. Solo due settimane fa quella stessa poltrona era occupata da Gennaro Sangiuliano costretto da uno scandalo a dimettersi ieri. Giuli ha seguito la cerimonia, con un occhio al telefonino, avendo accanto il presidente della Biennale Pietrangelo Buttafuoco suo storico amico.

E Buttafuoco dichiarando chiusa l’81/a Mostra di Venezia, nel dare appuntamento all’82/a che si svolgerà dal 27 agosto al 6 settembre 2025, ha declamato una frase delle Epistole di Orazio “Caelum, non animum mutant qui trans mare currunt” (“Mutano non il loro animo, ma il cielo coloro che vanno per mare”) che potrebbe essere un auspicio proprio per Giuli. La presidente di giuria Isabelle Huppert, con un abito scultura bianco (la domanda in sala era: e ora come lo toglierà?), ha annunciato il premio ad Almodovar, dato all’unanimità, per il film La stanza accanto.

Il regista, al suo primo film in lingua inglese, si è emozionato, ha parlato del “miracolo” che le sue grandi attrici Julianne Moore e Tilda Swinton sono riuscite a fare ogni giorno sul set di questa storia su una donna alla fine dei suoi giorni e della sua amica scelta per accompagnarla in questo fine vita. “Ogni essere umano deve essere libero di scegliere questo momento con dignità e i governi devono prendere decisioni, fare regolamenti per aiutare le persone e rispettarle”, ha detto Almodovar. L’Italia c’è, arrivata sul palco per il secondo premio, il Leone d’argento Gran premio della giuria, con una regista tenace quanto minuta, Maura Delpero con la sua seconda opera, Vermiglio, girata quasi totalmente con attori non protagonisti, in lunghi mesi per rispettare le stagioni, e in dialetto.

Agnieszka Holland, nella giuria di Venezia 81, la abbraccia e le consegna il leone. “Questo film è stato possibile con il sostegno pubblico. Vorrei ricordare – ha detto Delpero – che senza questi fondi il film avrebbe dovuto tradire se stesso, non avrebbe avuto il dialetto che è la musica di questo film, non avrebbe avuto volti veri ma magari attori che avrebbero fatto incassare, non avrebbe potuto aspettare i ritmi della natura. È importante che ci sia dialogo tra il cinema indipendente e le istituzioni”, ha concluso la regista guardando proprio verso il palco dove era seduto il neo ministro. Non solo: Delpero ha colto l’occasione del premio nella notte dei Leoni per parlare anche di politica familiare, dal suo esempio di regista mamma, una politica di conciliazione tra lavoro e famiglia.

“Mi auguro che la società che si riproduce con i corpi delle donne senta questo problema come suo e non lasci sole le donne”, ha concluso. L’appello per il cinema è venuto dopo l’invito di Nanni Moretti ai colleghi cineasti. Sul palco ritirando il premio per il miglior restauro a Venezia Classici di Ecce Bombo (“un premio inaspettato, sproporzionato, esagerato visti i film in gara Da De Sica a Fritz Lang, ma che mi emoziona perché evidentemente riesce a parlare ancora, ai giovani di oggi”) ha detto con voce forte: “Forse dovremmo essere più reattivi nei confronti della nuova pessima legge sul cinema”. Giuli insomma dal palco di Venezia qualche avvisaglia sullo stato d’allerta del cinema l’ha avuta.

La serata, politica a parte, è stata anche tanto altro. La sorpresa Nicole Kidman che, richiamata al Lido per essere premiata con la Coppa Volpi per Babygirl ha avuto la notizia della morte della madre ed è tornata a casa, e la profusione di ringraziamenti di Vincent Lindon, Coppa Volpi per Noi e loro, alla presidente Huppert: “cosi generosa verso un attore francese ed è raro” ha detto prima di baciare uno ad uno i giurati e scherzare con autoironia sui suoi disturbi facciali “ecco i miei tic partono”.

Il più tenero? Decisamente il giovane Francesco Gheghi, migliore attore a Orizzonti per il film Familia di Francesco Costabile, che racconta una storia vera di violenza domestica e di un parricidio. Un discorso lunghissimo il suo, interrotto dalla commozione sincera, e con dediche speciali (persino al nonno in cielo) ai genitori “che mi hanno cresciuto con amore e serenità che diamo troppo per scontati”. L’exploit? Decisamente quello della regista Sarah Sarah Friedland, che con la sua opera prima Familiar Touch ha avuto tre premi importanti. Ebrea americana, Friedland ha espresso solidarietà al popolo palestinese. Stesso proclama da Scandar Copti che per Happy Holidays, che parla di due famiglie palestinesi e israeliane a confronto.

Ecco tutti i premi di Venezia 81:


VENEZIA 81

Giuria: Isabelle Huppert (Presidente), James Gray, Andrew Haigh, Agnieszka Holland, Kleber Mendonça Filho, Abderrahmane Sissako, Giuseppe Tornatore, Julia von Heinz, Zhang Ziyi.

  • Leone d’Oro per il miglior film:
    The Room Next Door di Pedro Almodóvar (Spagna)
  • Leone d’Argento – Gran Premio della Giuria:
    Vermiglio di Maura Delpero (Italia, Francia, Belgio)
  • Leone d’Argento per la migliore regia:
    The Brutalist di Brady Corbet (Regno Unito)
  • Coppa Volpi per la migliore interpretazione femminile:
    Nicole Kidman nel film Babygirl di Halina Reijn (Stati Uniti)
  • Coppa Volpi per la migliore interpretazione maschile:
    Vincent Lindon nel film Jouer Avec le Feu (The Quiet Son) di Delphine Coulin e Muriel Coulin (Francia)
  • Premio per la migliore sceneggiatura:
    Murilo Hauser e Heitor Lorega per il film Ainda Estou Aqui di Walter Salles (Brasile, Francia)
  • Premio Speciale della Giuria:
    April di Dea Kulumbegashvili (Francia, Italia, Georgia)
  • Premio Marcello Mastroianni a un giovane attore emergente:
    Paul Kircher nel film Leurs Enfants Après Eux (And Their Children After Them) di Ludovic Boukherma e Zoran Boukherma (Francia)

ORIZZONTI

Giuria: Debra Granik (Presidente), Ali Asgari, Soudade Kaadan, Christos Nikou, Tuva Novotny, Gábor Reisz, Valia Santella.

  • Premio Orizzonti per il miglior film:
    Anul Nou Care N-a Fost (The New Year That Never Came) di Bogdan Mureșanu (Romania, Serbia)
  • Premio Orizzonti per la migliore regia:
    Sarah Friedland per il film Familiar Touch (Stati Uniti)
  • Premio Speciale della Giuria Orizzonti:
    Hemme Nin Öldüğü Günlerden Biri (One of Those Days When Hemme Dies) di Murat Fõratoğlu (Turchia)
  • Premio Orizzonti per la migliore interpretazione femminile:
    Kathleen Chalfant nel film Familiar Touch di Sarah Friedland (Stati Uniti)
  • Premio Orizzonti per la migliore interpretazione maschile:
    Francesco Gheghi nel film Familia di Francesco Costabile (Italia)
  • Premio Orizzonti per la migliore sceneggiatura:
    Scandar Copti per il film Happy Holidays (Palestina, Germania, Francia, Italia, Qatar)
  • Premio Orizzonti per il miglior cortometraggio:
    Who Loves the Sun di Arshia Shakiba (Canada)
  • Venice Short Film Nomination for the European Film Awards 2024:
    René Va Alla Guerra di Luca Ferri, Morgan Menegazzo, Mariachiara Pernisa (Italia)

LEONE DEL FUTURO – PREMIO VENEZIA OPERA PRIMA “LUIGI DE LAURENTIIS”

Giuria: Gianni Canova (Presidente), Ricky D’Ambrose, Taylor Russell, Bárbara Paz, Jacob Wong.

  • Leone del Futuro – Premio Venezia Opera Prima (Luigi De Laurentiis):
    Familiar Touch di Sarah Friedland (Stati Uniti)

ORIZZONTI EXTRA

  • Premio degli Spettatori – Armani Beauty:
    Shahed (The Witness) di Nader Saeivar (Germania, Austria)

VENEZIA CLASSICI

Giuria: Renato De Maria (Presidente), 24 studenti dei corsi di cinema delle università italiane.

  • Premio Venezia Classici per il miglior documentario sul cinema:
    Chain Reactions di Alexandre O. Philippe (Stati Uniti)
  • Premio Venezia Classici per il miglior film restaurato:
    Ecce Bombo di Nanni Moretti (Italia, 1978)

VENICE IMMERSIVE

Giuria: Celine Daemen (Presidente), Marion Burger, Adriaan Lokman.

  • Gran Premio Venice Immersive:
    Ito Meikyū di Boris Labbe’ (Francia, Lussemburgo)
  • Premio Speciale della Giuria Venice Immersive:
    Oto’s Planet di Gwenael François (Lussemburgo, Canada, Francia)
  • Premio per la Realizzazione Venice Immersive:
    Impulse: Playing with Reality di Barry Gene Murphy, May Abdalla (Regno Unito, Francia)

LEONE D’ORO ALLA CARRIERA 2024

  • Sigourney Weaver
  • Peter Weir

CARTIER GLORY TO THE FILMMAKER AWARD 2024

  • Claude Lelouch

PREMIO CAMPARI PASSION FOR FILM

  • Paola Comencini

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Costiera, serie thriller con Williams e Giannetta

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Un thriller ambientato nell’assolata costiera amalfitana con un cast internazionale capitanato da Jesse Williams, attore di Grey’s Anatomy, più recentemente visto in Only Murders in the Building, ma che vede tra i suoi protagonisti anche tra gli attori italiani Maria Chiara Giannetta e Pierpaolo Spollon (che si riuniscono dopo le due stagioni di Blanca), Tommaso Ragno e Antonio Gerardi. È Costiera, la prima serie Original italiana ad essere girata in inglese e prodotta in Italia, diretta dal premio Emmy Adam Bernstein (Breaking Bad, Fargo, Scrubs, Masters of Sex, Orange is the New Black, Shameless) e da Giacomo Martelli, disponibile su Prime Video nel 2025. Allo show si aggiungono Sam Haygarth, Amanda Campana, Alejandra Onieva e Jean-Hugues Anglade. Costiera è scritta da Elena Bucaccio (responsabile editoriale di Lux Vide) e Francesco Arlanch, la serie è co-prodotta da Amazon Studios e da Luca Bernabei per Lux Vide, una società del gruppo Fremantle.

Daniel De Luca (Jesse Williams) è un ex marine di origini italiane che torna nel paese della sua infanzia per lavorare come problem solver in uno dei più lussuosi hotel del mondo, sulla costa di Positano. Oltre a risolvere i problemi dei facoltosi ospiti dell’albergo, Daniel è anche sulle tracce di Alice, una delle figlie del proprietario, scomparsa un mese prima. L’uomo deve fare tutto il possibile per riportarla a casa, ma affrontare coloro che hanno rapito la ragazza sarà una sfida più grande di qualsiasi problema che Daniel abbia mai affrontato. Prime Video detiene i diritti esclusivi di Costiera in Italia, Francia, Spagna e Portogallo, mentre Fremantle si occuperà delle vendite globali in tutti gli altri territori.

Oltre che da un cast internazionale, la serie sarà caratterizzata da una trama avvincente, un protagonista enigmatico, location spettacolari e un ritmo incalzante. “Costiera trasporterà i nostri spettatori in costiera amalfitana, dove tutto può sembrare perfetto, ma non tutto è come appare, e non vedo l’ora”, ha detto James Farrell, VP Local Originals, Amazon Studios. “Il team Original italiano, guidato da Nicole Morganti, ha realizzato quello che promette di essere uno show eccezionale, oltre ad aver creato un accordo rivoluzionario per una produzione italiana”.

“Cerchiamo sempre di alzare l’asticella per i nostri clienti e Costiera è un altro esempio di come siamo intenzionati a farlo”, ha affermato Marco Azzani, Director di Prime Video Italia. “Si tratta di una serie molto ambiziosa e, con Lux Vide e Fremantle Media, collaboreremo per rendere queste ambizioni reali per il pubblico di tutto il mondo”. “Sono davvero elettrizzato per Costiera, un progetto high-concept che abbiamo sviluppato internamente fin dall’inizio, con i due autori Elena Bucaccio e Francesco Arlanch”, ha detto Luca Bernabei, Ceo e produttore di Lux Vide.

“L’appeal internazionale della serie sottolinea la portata globale delle nostre produzioni. Siamo convinti che questo titolo sarà il punto più alto della nostra esperienza collettiva e ci consentirà di continuare a mostrare l’Italia e il nostro stile di vita al mondo”.

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Apre Venezia ’81 tra star, istituzioni e Beetlejuice

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Con la magia di Tim Burton e il suo ‘Beetlejuice Beetlejuice’, film d’apertura, apre domani sera nella Sala Grande del Palazzo del Cinema (Lido di Venezia) la 81/a Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica diretta da Alberto Barbera (la prima con presidente della Biennale Pietrangelo Buttafuoco), un’edizione davvero extra large in quanto ad autori e star: da Lady Gaga a Brad Pitt, per fare solo due nomi. A condurre la serata che precederà la proiezione – trasmessa su Rai Movie a partire dalle 18.45 e in streaming su Rai Play – l’attrice Sveva Alviti mentre tra gli ospiti del mondo dello spettacolo prevista la presenza della cantautrice e attrice Clara, protagonista dell’ultima edizione del Festival di Sanremo e fra i personaggi più amati della serie tv Mare Fuori.

Sul fronte istituzioni saranno invece presenti alla serata: il Ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini, il Presidente della Corte costituzionale Augusto Barbera, la Sottosegretaria al Mic Lucia Borgonzoni, il Viceministro della Giustizia Francesco Paolo Sisto, il Presidente della Commissione Cultura della Camera Federico Mollicone, il Presidente della Commissione Cultura del Senato Roberto Marti, il Presidente della Regione Veneto Luca Zaia e il Sindaco di Venezia Luigi Brugnaro. Nel corso della serata avrà luogo poi la consegna del Leone d’oro alla carriera all’attrice Sigourney Weaver. In sala anche le Giurie internazionali al completo compresa quella di Venezia 81, quella che assegna il Leoni d’oro, presieduta da Isabelle Huppert e con James Gray, Andrew Haigh Agnieszka Holland Kleber Mendonça Filho, Abderrahmane Sissako e Giuseppe Tornatore. Infine per quanto riguarda ‘Beetlejuice Beetlejuice’ di Tim Burton l’atteso sequel del pluripremiato ‘Beetlejuice – Spiritello porcello’ l’attore protagonista è Michael Keaton che torna nell’iconico ruolo di Beetlejuice. Nel cast troviamo poi anche Winona Ryder e Catherine O’Hara mentre si aggiungono le new entry Justin Theroux, Monica Bellucci, Arthur Conti, Jenna Ortega e Willem Dafoe. Il film uscirà nelle sale cinematografiche italiane il 5 settembre , distribuito da Warner Bros. Pictures.

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