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Cronache

Alessia cambia sesso e si sposa, l’incontro col padre dopo 12 anni davanti alle telecamere di Juorno

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Dopo 12 anni Alessia ha riabbracciato suo padre Enzo. L’ultima volta che padre e figlia si sono visti, lei era ancora un lui, si chiamava Giovanni, faceva il ballerino, aveva una sua scuola di danza. Era una donna imprigionata nel corpo di un uomo.  Alessia Cinquegrana, 30enne di Aversa, è stato il primo uomo a diventare donna in Italia che, dopo aver avuto la riattribuzione di sesso senza doversi sottoporre all’intervento demolitivo, si è poi sposata. Non un’unione civile con il suo Michele, ma un matrimonio vero e proprio, davanti all’ufficiale di Stato Civile del comune di Aversa. E quel giorno a tenerla sotto il braccio non c’era il suo papà Enzo. C’era lo zio. Per 12 anni, cioè da quando Alessia ha cominciato il lungo iter della trasformazione, Enzo Cinquegrana ha preso le distanze dalla figlia. Non l’ha voluta mai vedere o incontrare. La sua diversità era per lui qualcosa di non sopportabile. Dire che si vergognava, forse, è troppo. “Papà non è mai stato omofobo – ha spiegato spesso Alessia – ma non ha mai accettato la mia trasformazione. In questi anni mi ha ignorata. Non disprezzata, ignorata. Che forse è peggio”. Durante la festa a sorpresa per il suo 48esimo compleanno, Enzo ha ricevuto il regalo di ritrovare sua figlia Alessia. Grazie al lavoro di mediazione del fratello Franco e della sorella Maria, ha accettato di rivedere sua figlia e provare a costruire un rapporto interrotto dodici anni prima. “Avevo un figlio ed ora ho una figlia”, ha detto commuovendosi. Una bella intervista dove è bello sentire padre e figlia, ma soprattutto guardarli, guardare i loro occhi. “Quando nasce un figlio maschio per un papà è la cosa più bella che possa esserci. Su di lui ci sono tutte le tue speranze ed aspettative. A me non è andata così. Adesso, però, ho di nuovo una figlia perchè il sangue si morde ma non si sputa”.

La lunga intervista è uno spaccato bellissimo di una umanità dolente, difficile, fatto di incomprensioni, di errate valutazioni, di cattiveria, ma soprattutto di amore. È l’amore di un padre per un figlio o una figlia. Passano gli anni, ed anche cambiare sesso non fa dimenticare ad un padre che il sangue è sangue “si morde ma non si sputa”. Lo dice lui. 

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Morta Amelia Cortese Ardias, il cordoglio di Bassolino

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“La scomparsa della Cortese Ardias mi rattrista davvero. Amelia è stata una esponente liberale di primo piano, una donna delle istituzioni ed impegnata nella vita culturale e sociale”. Lo afferma in una nota Antonio Bassolino. “Mio padre – aggiunge l’ex sindaco di Napoli – era amico del marito. Le ho voluto molto bene e tra di noi vi sono sempre stati sentimenti di stima ed affetto. Un abbraccio ai familiari”.

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Torna il maltempo, allerta arancione in sei regioni

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Torma il maltempo e domani sarà allerta arancione in sei regioni e gialla in nove. Piogge e temporali, dalla serata di oggi, cadranno sulle regioni di Nord-Ovest e la Toscana, poi la perturbazione si estenderà nella giornata di domani al Nord-Est e in parte al Centro. Il Dipartimento della Protezione Civile d’intesa con le regioni coinvolte – – ha emesso un avviso di condizioni meteorologiche avverse.

I temporali da stasera riguarderanno la Liguria e poi, dalle prime ore di domani, Piemonte, Emilia-Romagna e Toscana, successivamente Lombardia, Veneto e, dal pomeriggio, Friuli Venezia Giulia, Marche, Umbria e Lazio. Possibili anche locali grandinate e forti raffiche di vento. Sulla base dei fenomeni previsti è stata valutata per la giornata di domani allerta arancione per rischio temporali e idrogeologico su buona parte di Toscana, Emilia-Romagna Liguria, Veneto e Lombardia e su tutto il Friuli Venezia Giulia. Allerta gialla su resto di Toscana, Liguria, Emilia-Romagna, Lombardia, Veneto, oltre che su Umbria e parte di Sardegna, Marche e Piemonte.

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Cronache

A cento anni gli rinnovano la patente a Ravenna

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Ha compiuto cento anni e ogni pomeriggio, insieme alla moglie Tebe, di quattro anni più giovane di lui, da Ravenna va al mare nella vicina Lido Adriano, guidando la sua auto. Potrà continuare a farlo ancora, perché Luciano Gulmini, che il 23 agosto ha festeggiato il fatidico traguardo del secolo di vita, nei giorni scorsi si è infatti visto rinnovare anche la patente per due anni, fino al 2026. Gulmini, ex dipendente di Cgil e Pci, qualche giorno prima è andato all’Aci, dove dopo l’esame della vista, dell’udito, un breve colloquio e una visita che ha certificato la sua abilità psico-fisica a guidare la macchina, si è visto infatti prorogare la validità della patente.

Guida una Lancia Y, comprata trent’anni fa, ma in perfetto stato. Che è il mezzo, appunto, che durante la stagione estiva porta i due coniugi ravennati al bagno Alessandro di Lido Adriano dove li aspettano i loro amici. Gulmini, come ha raccontato all’edizione ravennate del Resto del Carlino, è un guidatore esperto: per molti anni, insieme alla moglie, ha girato l’Europa, prima in Lambretta, poi sempre in macchina. La prima patente l’ha presa ormai 75 anni fa, per poter guidare una Lambretta, con la quale lui e la moglie hanno fatto vacanze anche fuori dai confini italiani. Nei primi anni Sessanta è arrivata la prima macchina, una Fiat 500 che li ha accompagnati in numerosi viaggi in tenda.

“Soprattutto – ha raccontato Luciano – nella ex Jugoslavia, dove all’epoca c’era il presidente Tito. L’abbiamo visitata per parecchi anni, siamo andati a Spalato, Dubrovnik, Mostar, Sarajevo, ma anche in tanti piccoli paesini, a contatto con la cultura degli altri. Ci è sempre piaciuto viaggiare, incontrare gente, lo abbiamo sempre fatto almeno per un mese all’anno”.

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