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Cronache

Fra Totti e Ilary momento delicato: il valzer delle accuse, separazione complicata

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Sembrava una separazione dolorosa ma civile quella annunciata a luglio via social, con i coniugi nella stessa casa in attesa di trovare sistemazione e invece stanno volando gli stracci, lussuosi ma sempre stracci, tra Francesco Totti e Ilary Blasi.

Prima il silenzio di entrambi, le vacanze separate, i si dice e non si dice, poi la bomba sotto forma di un’intervista di Totti ad Aldo Cazzullo, Corriere della Sera. Intervista ripresa da tutti i media, anche non italiani. “Non sono stato io a tradire per primo”, sostiene con forza l’ex capitano della Roma, sspiegando di aver trovato lo scorso autunno messaggi inequivocabili sul telefono della moglie, che lui stesso ha detto di aver cercato perchè gli erano giunte voci sul presunto tradimento della moglie. Totti ha raccontato che i messaggi sarebbero arrivati alla moglie da una persona amica che avrebbe fatto da tramite con l’altro uomo. Ilary non ha risposto ( anche se aveva fatto sapere che se avesse parlato  lei avrebbe inguaiato 40 famiglie) come ha spiegato il suo legale, l’avvocato Alessandro Simeone che dice che la conduttrice ha scelto il silenzio per proteggere i figli.

Totti ha poi raccontato della sua storia con Noemi negando che ci fosse stata prima del febbraio 2022: i due si conoscevano ma ancora non c’era nulla tra loro. Lei lo avrebbe aiutato a riprendersi dal momento difficile vissuto quando il suo matrimonio stava per finire.

E Ilary? pubblica una storia su Instagram dove si vede la nonna che fa le fettucine e lei che ne assapor qualcuna cruda perchè le piacciono molto.

Ma questa sembra essere solo una puntata di una storia che purtroppo con buona probabilità finirà in tribunale perchè il calciatore avrebbe parlato della sparizione di alcuni Rolex e lei potrebbe aver preparato già la risposta all’intervista dell’ormai ex marito in una trasmissione tv molto popolare, anche se Francesco Totti dice di sperare ancora in una risoluzione meno traumatica. Adesso però su quella che è una vicenda privata e dolorosa in tanti, troppi stanno dicendo la loro.

 

 

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Cronache

Femminicidio a Cagliari, il marito ha confessato

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Ha confessato: dopo oltre sei mesi in cui si è sempre dichiarato innocente ha ammesso le proprie responsabilità Igor Sollai, il 43enne attualmente in carcere con le accuse di omicidio volontario aggravato e occultamento di cadavere per aver ucciso e nascosto il corpo della moglie, Francesca Deidda, di 42 anni, sparita da San Sperate, un paese a una ventina di chilometri da Cagliari, il 10 maggio scorso e i cui resti sono stati trovati il 18 luglio in un borsone nelle campagne tra Sinnai e San Vito, vicino alla vecchia statale 125.

Sollai, difeso dagli avvocati Carlo Demurtas e Laura Pirarba, è stato sentito in carcere a Uta dal pm Marco Cocco. Un interrogatorio durato quattro ore durante il quale il 43enne ha confessato il delitto descrivendo come ha ucciso la moglie e come poi si è liberato del cadavere. Non avrebbe invece parlato del movente. Nessun commento da parte dei legali della difesa. Non è escluso che l’interrogatorio riprenda la prossima settimana.

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‘Ndrangheta: patto politico-mafioso, assolti i boss

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featured, Stupro di gruppo, 6 anni ,calciatore, Portanova

Mafia e politica, assolti i boss. La Corte di Appello di Catanzaro ha ribaltato totalmente la sentenza di primo grado riformando la sentenza di primo grado del processo “Sistema Rende”. I giudici di secondo grado hanno assolto i boss e gli appartenenti alle cosche di Cosenza e Rende finiti nell’inchiesta su mafia e politica che coinvolse amministratori ed esponenti dei principali clan cosentini. Assoluzione perche’ il fatto non sussiste per Adolfo D’Ambrosio e Michele Di Puppo (che in primo grado erano stati condannati rispettivamente a quattro anni e 8 mesi di reclusione), l’ex consigliere regionale Rosario Mirabelli e per Marco Paolo Lento (condannati in primo grado entrambi a 2 anni di carcere). Confermate poi le assoluzioni di Francesco Patitucci e Umberto Di Puppo, condannato in passato per aver favorito la latitanza del boss defunto Ettore Lanzino. Secondo l’inchiesta “Sistema Rende”, alcuni politici e amministratori rendesi (tra i quali gli ex sindaci Sandro Principe e Umberto Bernaudo) avrebbero stipulato un patto politico-mafioso grazie al quale avrebbero ottenuto sostegno elettorale in cambio di favori come le assunzioni in alcune cooperative del Comune. Ora la parola spetta alla Cassazione.

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Attacco hacker ad archivi InpsServizi, alcuni server bloccati

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“InpsServizi S.P.A. (Società in House di INPS) ha recentemente subito un attacco informatico di tipo ransomware che ha portato al blocco di alcuni server, rendendo temporaneamente indisponibili alcuni applicativi gestionali e i dati forniti a propri clienti”. E’ quanto si legge in una nota dell’Inps nella quale si precisa che “l’accaduto è stato denunciato prontamente a tutte le autorità competenti”. “Attualmente, sono in corso indagini approfondite. È importante rassicurare i cittadini che il Contact Center, principale servizio di assistenza, non è stato colpito dall’attacco e rimane operativo”. “Le azioni in corso sono concentrate sul ripristino delle infrastrutture compromesse in modo tempestivo e sicuro”.

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