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Cronache

Migranti, soccorsi in ritardo: bimba di 4 anni muore di sete su un barcone

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Questa è la storia di Loujin, 4 anni, morta di sete a bordo di un barcone proveniente dal Libano che nessuno ha voluto soccorrere. Il grido di dolore arriva da Soufi Nawal, attivista, punto di riferimento della comunità siriana in Sicilia. La bimba siriana, Loujin Ahmed Nasif, era in viaggio con sua madre e la sorellina Mira di un anno da almeno 10 giorni.

Dal barcone, un peschereccio con una sessantina di persone a bordo, erano stati mandati vari allarmi: erano finiti i viveri e l’acqua, la bimba stava male, ma nessuno ha risposto. Hanno anche provato a fermare delle imbarcazioni di passaggio ma niente, nonostante gli appelli. Finalmente un mercantile greco ha portato soccorso, è stata chiamata l’autorità medica ma quando è arrivato l’elicottero per portarle in un ospedale era ormai troppo tardi per Loujin, la sua sorellina è ricoverata in gravi condizioni: per dissetarsi ha bevuto tanta acqua di mare.

Tra i migranti a bordo, scrive Soufi Nawal ci sarebbero dei dispersi

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Cronache

Roma: 22enne muore dopo anestesia per intervento al setto nasale

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La procura della Repubblica di Roma, ha aperto un fascicolo d’indagine, con l’ipotesi di reato di omicidio colposo, dopo la morte di una ragazza di 22 anni, di nome Margaret Spada originaria di Lentini in provincia di Siracusa. La ragazza, secondo quanto su apprende, sarebbe deceduta il 7 novembre scorso, dopo alcuni giorni di coma in cui era caduta il 4 novembre, subito dopo che gli era stata praticata, in una clinica romana, l’anestesia per sottoporsi ad un intervento di rinoplastica. Le indagini sono coordinate dal sostituto procuratore Erminio Amelio. “Domani” – spiega alll’avvocato, Alessandro Vinci, legale della famiglia Spada – ” ci recheremo in procura a Roma per la nomina dei consulenti medico legali per l’autopsia”. La procura ha disposto il sequestro delle cartelle cliniche.

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Cronache

Arrestato l’aggressore del primario di Lamezia Terme Rosario Procopio

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E’ stato arrestato dalla Polizia per lesioni aggravate e porto di oggetti atti ad offendere, l’autore dell’aggressione ai danni del primario del Pronto soccorso di Lamezia Terme Rosario Procopio, colpito ieri sera con un manganello. Si tratta di un 28enne lametino, Carlo Sacco, già noto alle forze dell’ordine. L’arresto è stato compiuto da personale del Commissariato della Polizia di Lamezia Terme in flagranza differita, in base alle nuove norme contro il fenomeno delle aggressioni al personale sanitario. Al momento si trova nella camera di sicurezza del Commissariato in attesa della convalida da parte dell’autorità giudiziaria.

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Inviato Tg1 Marco Bariletti aggredito ad Amsterdam da filopalestinesi

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Il clima di tensione sulla vicenda israelo-palestinese coinvolge anche la Rai con un’aggressione all’inviato del Tg1 ad Amsterdam da parte di un gruppo di filopalestinesi e una mail di minacce a Report che arriva dal fronte opposto. A denunciare l’episodio avvenuto nella città olandese, pochi giorni dopo l’attacco ai tifosi della squadra di calcio israeliana Maccabi, è stato il direttore del Tg1, Gian Marco Chiocci.

“Ieri sera un nostro giornalista, Marco Bariletti, ad Amsterdam è stato circondato e aggredito da personaggi filopalestinesi – ha raccontato durante un’audizione in Commissione Segre al Senato -. Gli è stato sequestrato il telefono, è stato spintonato. Ha vissuto momenti di grande terrore e alla fine gli è stato chiesto, mentre era filmato da questi signori, di urlare ‘free Palestine'”. Coinvolto nell’aggressione anche l’operatore Bartolo Mercadante. Su istruzioni del ministro degli Esteri Antonio Tajani, l’ambasciatore d’Italia nei Paesi Bassi Giorgio Novello ha preso contatto con le autorità olandesi per raccogliere informazioni sull’episodio, sottolineando che avviene “nel contesto particolarmente grave che ha visto aggressioni a tifosi israeliani in una fase di rigurgito di antisemitismo”.

Solidarietà dal presidente del Senato Ignazio La Russa. “L’aggressione ai danni del cronista italiano avvenuta ieri sera ad Amsterdam da parte di teppisti filopalestinesi – afferma – è grave e trova la mia ferma condanna”. “Un episodio grave, da condannare con fermezza”, commenta il presidente della Camera, Lorenzo Fontana. Vicinanza dagli esponenti di Fratelli d’Italia in Vigilanza, mentre la presidente della bicamerale Barbara Floridia parla di “episodio grave”.

Condanna l’aggressione anche la Rai. “Non saranno certo episodi come quello di cui è stato vittima Bariletti – si legge in una nota di Viale Mazzini – a impedire ai giornalisti del servizio pubblico di continuare a informare i cittadini con completezza e rigore”. In mattinata il conduttore di Report aveva denunciato le “agghiaccianti minacce arrivate alla redazione di Report dopo il servizio sul conflitto tra Israele e Palestina realizzato da Giorgio Mottola” e andato in onda nella puntata di domenica scorsa.

“Vi dovreste vergognare per l’ignobile servizio anti Israele della scorsa settimana. Pulizia etnica da parte dell’esercito israeliano a Gaza!? La meriteresti Voi, stile redazione di Charlie Hebdo”, si legge nella mail, acquisita anche dalla questura di Roma. A Report è arrivata la solidarietà di esponenti del centrosinistra, dal Pd a Avs, oltre che da M5s. “Esprimo piena e totale solidarietà per le inaccettabili e vergognose minacce subite – afferma Floridia -. Mi auguro che le autorità competenti riescano ad individuare il prima possibile il responsabile di questo atto che segna un ennesimo attacco indegno alla libertà di informazione nel nostro Paese”.

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