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Cronache

Dopo caso Ruberti regione verifica polizze Asl Lazio

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L’affaire Ruberti sembra non fermarsi. Dalla pubblicazione del video shock che ritraeva il numero due del Campidoglio ‘litigare’ animosamente con esponenti del Pd di Frosinone, Francesco De Angelis e il fratello, broker assicurativo, Vladimiro, la polemica prosegue. Dalle questioni politiche – il fuoco incrociato all’interno del partito, le candidature e le nomine – la vicenda ha subito sconfinato su altri piani. Dopo le notizie circolate su alcuni “rapporti assicurativi” stipulati dalla Asl di Frosinone con compagnie private, la regione Lazio ha voluto procedere con dei controlli partendo ovviamente da Frosinone. Controlli che adesso verranno estesi a tutte le aziende sanitarie locali del Lazio: “Un atto amministrativo dovuto e ritenuto idoneo per svolgere una puntuale analisi comparativa”, ha affermato la direzione Salute della Regione Lazio. L’assessorato ha reso noto la relazione di Angelo Aliquo’, direttore generale della Asl di Frosinone, sui servizi assicurativi in cui si precisa che “non emergono incongruenze sotto il profilo amministrativo e le procedure hanno garantito risparmi di gestione e la non interruzione dei servizi. Il periodo di proroga, comunque sottoposto alla spending, e’ stato giustificato dalla Asl con l’emergenza Covid e ha riguardato anche altre attivita’”. In base al documento fornito da Aliquo’ “e’ stata espletata la gara il 3 ottobre 2014 della durata di anni 2, con opzione di rinnovo per altri due anni”. La gara in questione e’ quella aggiudicata dalla compagnia UnipolSai “per un importo annuo pari a 375.118 euro”, ha riferito l’assessorato, sottolineando che e’ stata attivata l’opzione di rinnovo “per due anni con contestuale sconto ai sensi della normativa vigente sulla spendig, che ha determinato una spesa complessiva 361.593 euro, con un risparmio 13.525 euro e con scadenza il 31 dicembre 2019”. La Asl ha inoltre ribadito che alla scadenza “con l’avvento della pandemia”, la procedura di gara in questione, come altre, ha subito un ritardo interrotto appena possibile tramite nuova indizione di gara che e’ avvenuta “con la procedura del 30 luglio 2021, consentendo la partecipazione di una pluralita’ di soggetti ed un risparmio di circa 65 mila euro annui”. Parallelamente va avanti un altro filone, quello del video della lite, con l’indagine aperta formalmente dai Pm di Frosinone. I magistrati, dopo l’acquisizione del video, starebbero ascoltando le prime persone, anche chi non era presente alla cena. Questo il caso di Mauro Vicano, gia’ dirigente della Asl di Frosinone, ex candidato alla scorsa tornata amministrativa per Azione, sentito ieri dalla Procura come persona informata dei fatti. E’ atteso ora il turno dei protagonisti del video.

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Terremoto sul Vesuvio: scossa di magnitudo 2.8 avvertita distintamente, nessun danno segnalato

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Una scossa di terremoto di magnitudo 2.8 è stata registrata alle ore 20:09 del 9 novembre 2024 nell’area del Vesuvio, con una profondità di 9 chilometri. L’evento sismico, di natura superficiale, è stato percepito chiaramente sia nelle immediate vicinanze dell’epicentro sia in zone più distanti. Nonostante le numerose chiamate ai centralini delle autorità competenti, non sono stati segnalati danni a persone o cose.

Dettagli dell’evento sismico

Secondo i dati forniti dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV), la scossa ha avuto le seguenti caratteristiche:

•Magnitudo: 2.8

•Ora: 20:09 (ora italiana)

•Data: 9 novembre 2024

•Profondità: 9 km

•Epicentro: area del Vesuvio

La superficialità del sisma ha contribuito a una percezione più intensa da parte della popolazione locale.

Reazioni e misure adottate

In seguito all’evento, numerosi cittadini hanno contattato le autorità per segnalare la scossa. Le forze dell’ordine e i vigili del fuoco hanno effettuato verifiche sul territorio, confermando al momento l’assenza di danni strutturali o feriti. L’Osservatorio Vesuviano, sezione dell’INGV responsabile del monitoraggio dell’attività sismica e vulcanica nell’area, ha intensificato le attività di sorveglianza per monitorare eventuali sviluppi.

Contesto sismico e vulcanico del Vesuvio

Il Vesuvio è noto per la sua attività vulcanica storica e per la sismicità associata. Eventi sismici di bassa magnitudo sono comuni nella regione e rientrano nella normale attività del vulcano. Tuttavia, la percezione di una scossa di magnitudo 2.8 ha destato preoccupazione tra i residenti, sottolineando l’importanza di una costante vigilanza e di una corretta informazione alla popolazione.

Raccomandazioni alla popolazione

Le autorità invitano i cittadini a mantenere la calma e a seguire le indicazioni ufficiali in caso di eventi sismici. È consigliabile consultare le fonti istituzionali, come l’INGV e la Protezione Civile, per ottenere informazioni accurate e aggiornate. Inoltre, è opportuno adottare misure preventive, come la verifica della sicurezza delle proprie abitazioni e la preparazione di un piano di emergenza familiare.

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Tensione a Bologna: scontri tra collettivi antifascisti e forze dell’ordine nel parco della Montagnola

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Scontri violenti tra collettivi e Forze dell’ordine a Bologna, durante la manifestazione contro l’estrema destra in città. A ondate, i manifestanti e gli agenti sono venuti a contatto nel parco della Montagnola, tra lanci di oggetti e grossi petardi che sembrano bombe carta. I collettivi sono arrivati in via Irnerio e di fronte allo schieramento imponente di forze di polizia, con anche gli idranti, hanno deviato di corsa attraverso il parco per raggiungere piazza XX settembre, dove è in corso la manifestazione di Patrioti e Casapound. Sulla scalinata del Pincio sono così andati in scena gli scontri tra i manifestanti e uno sparuto gruppo di agenti in assetto antisommossa. I collettivi non sono però riusciti a scendere in piazza a causa delle cancellate del parco chiuse. E in questi minuti hanno ripreso a camminare all’interno del parco. Alcuni grossi petardi sono stati lanciati anche all’indirizzo della seppur lontana estrema destra in piazza.

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Capotreno presa a schiaffi da un passeggero nel Pavese

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Ancora un capotreno aggredito su un convoglio, pochi giorni dopo quanto accaduto lunedì scorso a Genova con un dipendente delle Ferrovie accoltellato da un 21enne egiziano alla stazione di Rivarolo. L’aggressione si è verificata ieri sera a Mortara (Pavia), in Lomellina. Ad essere presa di mira stavolta è stata una donna, per fortuna con conseguenze meno gravi rispetto al suo collega ligure. Il fatto è successo su una carrozza del Milano-Mortara. Il treno stava arrivando alla stazione della cittadina lomellina quando la capotreno, 48 anni, ha visto un passeggero che stava fumando e quindi si è avvicinata, invitando il giovane (descritto come un nordafricano) a spegnere la sigaretta. Il passeggero le ha risposto che non aveva alcuna intenzione di smettere di fumare: “Io faccio quello che voglio”, le ha detto. La capotreno ha ribadito il suo invito, spiegando all’uomo che il regolamento non consente di fumare sul treno.

A quel punto il passeggero si è alzato e ha aggredito la donna, schiaffeggiandola e spingendola per farla allontanare. La 48enne ha lanciato l’allarme: dal treno, che nel frattempo era transitato dalla stazione di Vigevano (Pavia), è partita una chiamata al 112. Quando il Milano-Mortara è giunto nella città lomellina, erano presenti i carabinieri. L’aggressore però ha approfittato della confusione che si era creata, si è nascosto tra gli altri passeggeri che scendevano dal treno, soprattutto lavoratori pendolari che stavano rientrando a casa, ed è riuscito ad allontanarsi facendo perdere le proprie tracce. La capotreno, a parte il comprensibile spavento, se l’è cavata con qualche leggera contusione.

Non è stato necessario trasportarla in ambulanza in ospedale: sarà lei a valutare se presentare querela per le lesioni riportate. I carabinieri comunque proseguono gli accertamenti per ricostruire l’episodio e identificare il responsabile dell’aggressione. Pur se si tratta di un fatto dalle conseguenze meno serie rispetto a quello avvenuto quattro giorni prima a Genova, resta la gravità di un episodio che allarma il personale delle Ferrovie. Martedì 5 novembre è stato indetto uno sciopero all’indomani del caso del capotreno accoltellato a Rivarolo. La linea Milano-Mortara non è nuova a situazioni di pericolo, più volte segnalate dai pendolari che ogni giorno viaggiano in treno per raggiungere il capoluogo lombardo per ragioni di lavoro o studio.

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