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Covid: Rt risale, Ema esamina vaccino aggiornato

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Dopo i segnali di frenata nella discesa dei casi, rilevati nei giorni scorsi in regioni e province, entrano in stasi anche i ricoveri, mentre l’indice di contagio Rt risale verso valori vicini a 1 e il numero dei decessi e’ ancora alto, con 134 in 24 ore. Intanto il Comitato per i medicinali per uso umano dell’Agenzia europea del medicinali (Ema) prevede di riunirsi il primo settembre per valutare due richieste di autorizzazione di vaccini anti Covid-19 a Rna messaggeo (mRna) adattati per il ceppo originale e la sottovariante Omicron BA.1. Una domanda e’ stata presentata da Moderna per Spikevax e una da Pfizer BioNTech per Comirnaty. Non e’ semplice interpretare la fase in cui si trova attualmente l’epidemia e, fra le incognite, si affaccia in Italia la sottovariante BA.2.75, nota come Centaurus e ultima arrivata della grande famiglia della variante Omicron: le sequenze genetiche depositate dal nostro Paese indicano una presenza ancora esigua rispetto alla Omicron 5 ormai dominante, ma le sue mutazioni indicano una capacita’ di agganciarsi alle cellule umane piu’ efficace, al punto che in autunno potrebbe diventare la piu’ diffusa, come rileva una ricerca condotta dall’Universita’ dell’Insubria. L’indice di contagio Rt riprende a salire e in circa dieci giorni e’ aumentato a valori che vanno dallo 0,7 allo 0,9, come indicano i gruppi di ricerca che calcolano gli indici equivalenti all’Rt con tecniche che permettono di avere valori aggiornati. I fisici, epidemiologici e statistici del sito CovidTrends indicano che dal 13 agosto l’indice equivalente all’Rt, chiamato Covindex, e’ salito da 0,85 a 0,9; il sito CovidStat dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (Infn) indica che nello stesso periodo il valore e’ aumentato da 0,6 a 0,71 (valore intermedio fra 0,85 e 0,59). I dati del ministero della Salute indicano intanto che nelle ultime 24 ore i casi positivi sono aumentati da 10.418 a 35.360: un aumento proporzionale al numero dei test eseguiti, fra antigenici rapidi e molecolari, piu’ che triplicati in un giorno: da 63.188 a 207.761. Il tasso di positivita’ e’ di conseguenza salito dal 16,5%. al 17%. Sempre in un giorno decessi sono aumentati da 75 a 134. Per quanto riguarda i ricoveri, i dati dell’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali (Agenas) relativi al 22 agosto indicano che l’occupazione dei posti letto per Covid-19 e’ stabile sia nei reparti ordinari sia nelle terapie intensive. Nei primi e’ al10% (contro il 7% un anno fa) e tre regioni hanno oltrepassato la soglia del 15%: Umbria (25%), Calabria (20%) e Liguria (20%).; stabile al 3% (il 5% lo scorso anno) anche la percentuale di ricoveri per Covid-19 nelle terapie intensive . Intanto si pensa all’autunno e ai cambiamenti che potrebbero arrivare, dalla comparsa di nuove varianti del virus SarsCoV2 alla riapertura delle scuole. In merito alle trasformazioni del virus, e’ italiana la prima ricerca che ha esaminato le mutazioni della sottovariante BA.2.75 di Omicron, nota come Centaurus. Lo studio, dell’Universita’ dell’Insubria e pubblicato sull’European Journal of Internal Medicine, indica che le mutazioni la rendono la BA.2.75 molto efficiente nel legarsi ai recettori delle cellule umane. Una capacita’ che “apre nuovi scenari pandemici e identifica questa variante come possibile dominante a livello mondiale”, osserva Fabio Angeli, che ha condotto la ricerca con Martina Zappa e Paolo Verdecchia. “Saranno cruciali – aggiunge – la nuova campagna vaccinale ed il ripristino delle misure di protezione individuale”. Sul fronte della scuola, un sondaggio di Tecnica della Scuola indica che un insegnante su tre considera inevitabile una nuova vaccinazione in autunno se il numero di nuovi casi Covid dovesse aumentare e uno su due reputa inevitabile il ritorno della mascherina, da indossare per legge durante le lezioni.

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Covid, ok Ue a vaccino aggiornato di Moderna contro JN.1

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Il Comitato per i medicinali per uso umano (Chmp) dell’Agenzia europea per i medicinali (Ema) ha raccomandato l’autorizzazione all’immissione in commercio per la formulazione aggiornata del vaccino contro Covid-19 di Moderna. Il nuovo vaccino è indirizzato contro la variante JN.1. Lo ha reso noto l’azienda. Si attende ora la decisione definitiva della Commissione europea. “Dato che le malattie respiratorie aumentano durante i mesi invernali, è fondamentale che le persone si proteggano vaccinandosi con un vaccino Covid-19 aggiornato”, ha detto in una nota Stéphane Bancel, amministratore delegato di Moderna. La raccomandazione di inserire la variante JN.1 nel vaccino di questa stagione era stata espressa dalla Emergency Task Force (ETF) dell’Ema lo scorso aprile e poi confermata dalla stessa agenzia a luglio. Esiste, però, anche una versione del vaccino aggiornata alla variante KP.2 – ceppo discendente da JN.1 – approvata nelle scorse settimane in Usa. L’azienda non ha anticipato quando inizierà la distribuzione del prodotto, ma ha reso noto che l’Unione Europea sta partecipando a una procedura di gara per i vaccini a mRNA attraverso l’Autorità per la preparazione e la risposta alle emergenze sanitarie (HERA).

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La Corte Ue per diritti dell’uomo boccia sanitari novax

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Curve Covid stabili. Verso l'estate senza mascherine

La Corte europea per i diritti dell’uomo, dopo la Corte Costituzionale italiana, boccia i sanitari novax che durante l’emergenza Covid-19 rifiutarono nel 2021 la somministrazione del vaccino essendo per questo sospesi dalla loro funzione. Con una sentenza pubblicata il 29 agosto, la Corte europea afferma infatti che non vi fu violazione dei diritti, ritenendo “manifestamente infondata” l’accusa di discriminazione. Intanto, il presidente della Federazione degli ordini dei medici (Fnomceo), Filippo Anelli, invita a non sottovalutare la persistente diffusione del virus ed a proteggere i soggetti fragili. I sanitari che hanno fatto ricorso alla Corte Ue sono 26: 19 sammarinesi, 6 italiani e uno di nazionalità moldava, tutti impiegati presso l’Istituto per la Sicurezza Sociale di San Marino. Avevano rifiutato la vaccinazione contro il Covid-19 ed erano stati sospesi per questo dalla loro attività di operatori sanitari, per poi essere reintegrati passata la fase di emergenza. Secondo la Corte, non vi fu però violazione dei diritti e le misure adottate furono proporzionate e giustificate al fine della protezione della salute della popolazione in generale, compresi i richiedenti. “L’obiettivo delle misure – si legge infatti nella sentenza – era proteggere la salute pubblica e mantenere adeguate condizioni di sicurezza, nel contesto di una pandemia che aveva rappresentato un grave rischio per la popolazione in generale”.

Ed ancora: “Le persone non vaccinate erano più vulnerabili alle gravi conseguenze della malattia”. Le parti hanno ora tre mesi di tempo per fare ricorso. La Corte Europea, afferma Anelli, “promuove le misure adottate durante il Covid e le considera non sproporzionate e adeguate per la tutela della salute pubblica e per garantire le necessarie condizioni di sicurezza anche nei confronti delle persone non vaccinate, in quanto più vulnerabili alle gravi conseguenze della malattia”. La sentenza della Corte Ue, rileva, “segue quella della Corte Costituzionale italiana, che aveva sottolineato che le misure adottate dal legislatore al fine di prevenire la diffusione del virus, limitandone la circolazione, non possano ritenersi né irragionevoli né sproporzionate”. Una sentenza che arriva mentre il virus SarsCoV2 continua a diffondersi, anche se i dati italiani segnano attualmente una fase di stabilizzazione dei contagi. Medici ed epidemiologi esortano tuttavia a non abbassare la guardia, ribadendo come le persone fragili siano maggiormente a rischio e vadano protette anche per mezzo di un nuovo richiamo vaccinale.

I dati sul Covid “sono sicuramente sottostimati perchè buona parte dei cittadini non fa più i tamponi ed oggi – spiega Anelli – non abbiamo una reale percezione di quello che sta avvenendo. Personalmente, però, ogni giorno faccio diagnosi di Covid, largamente diffuso al momento soprattutto tra i giovani”. Il Covid, nella forma attuale, precisa, “non sta creando seri problemi: si presenta in genere come una influenza più forte che si autorisolve nel giro di pochi giorni. Tuttavia, il problema sussiste per gli anziani con malattie importanti che possono andare incontro a scompenso anche grave. E’ pertanto opportuno raccomandare il tampone se si hanno sintomi simili all’influenza, per essere coscienti del proprio stato ed evitare il contatto con soggetti fragili se si è positivi”. Quanto alla prossima campagna vaccinale, “al momento non abbiamo indicazioni in merito alla somministrazione del vaccino anti-Covid – aggiunge – e aspettiamo che le autorità sanitarie ci facciano sapere come e quando iniziare la campagna vaccinale per Covid e influenza, che appare opportuna soprattutto per i malati cronici”. A fronte di una attuale stabilità dei contagi, anche l’epidemiologo Cesare Cislaghi esorta tuttavia a non abbassare la guardia: “Si sta andando verso l’autunno e l’esperienza suggerisce che il virus probabilmente circolerà maggiormente. E’ per questo che consiglio una maggior protezione vaccinale ed una maggior precauzione soprattutto a protezione dei soggetti più fragili”.

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In 7 giorni oltre 15.200 casi di Covid, +11% in una settimana

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Salgono a 15.221 i casi di Covid-19 registrati dal 22 al 28 agosto in Italia, con un aumento di circa l’11% rispetto ai 13.690 della settimana precedente (ma in calo se confrontati a quelli di due settimane fa, considerato che dall’8 al 14 agosto i contagi erano stati 16.299). In aumento anche i decessi settimanali, che sono stati 135, rispetto ai 99 del 15-21 agosto. Lo indicano i dati dell’aggiornamento settimanale sul Covid-19 in Italia, pubblicato sul sito del ministero della Salute. Il maggior numero di casi si registra in Lombardia, con 2.562 contagi tra il 22 e il 28 agosto rispetto ai 1.796 della settimana prima. Sempre in Lombardia è stata registrata circa la metà di tutti i decessi per Covid rilevati nella settimana in esame, 66. In aumento anche i tamponi: dal 22 al 28 agosto ne sono stati eseguiti 94.171 rispetto ai 72.266 della rilevazione precedente. Il tasso di positività è al 16,2%, a fronte del 18,9%.

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