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Cronache

Donna travolta e uccisa da un’auto pirata a Castelvolturno

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Ferragosto di sangue sulle strade italiane. Tragico il bilancio degli incidenti che hanno segnato drammaticamente questi giorni di piena estate iniziati con i 4 giovanissimi morti per il ribaltamento dell’auto in provincia di Treviso. In queste ore, invece, la Polizia stradale e’ a caccia del pirata della strada che a Castel Volturno, in provincia di Caserta, ha investito e ucciso una donna di 34 anni di origine polacca. Stava attraversando la statale Domiziana ed era in compagnia di due amici, quando e’ sbucata una Nissan Micra che l’ha centrata in pieno; il conducente della Nissan ha lasciato l’auto in strada ed e’ fuggito. La 34enne, secondo quanto riferito dagli amici, sotto choc dopo l’incidente, risiedeva a Napoli ed era in vacanza a Castel Volturno. Peraltro, secondo quanto emerso dai rilievi effettuati sul posto, l’auto pirata non avrebbe dovuto piu’ circolare, essendo risultata rottamata, per cui non vi e’ alcun proprietario. Sono state acquisite immagini dalle telecamere di videosorveglianza e le testimonianze degli amici della vittima mentre sono in corso accertamenti sul veicolo. Mentre ieri sera nella frazione di Santa Caterina di Pasian di Prato, in provincia di Udine, un bambino di 13 anni stava attraversando la strada con la bici sulle strisce pedonali quando e’ stato investito da un’auto. Il piccolo e’ stato sbalzato in avanti di una decina di metri. E’ stato immediatamente soccorso dalle persone presenti e dalla stessa conducente dell’auto investitrice. Per lui un trauma cranico e la frattura di una gamba. Ed e’ in preda alla disperazione ed in profondo stato di choc il papa’ che nel Veneziano, ieri, ha investito e ucciso, in retromarcia la figlioletta di appena 20 mesi. L’uomo non si sarebbe accorto che dietro al mezzo, nel cortile di casa, c’era la piccola, e dopo aver ingranato la retromarcia ha investito la bimba. L’intera comunita’ di Tombelle di Vigonovo e’ in preda allo sconforto per l’accaduto. Sempre nella serata di ieri e’ stato dichiarato morto all’ospedale infantile Regina Margherita di Torino, il dodicenne aostano rimasto ferito in un incidente stradale avvenuto il 12 agosto a Montjovet (Aosta), lungo la strada statale 26. E’ stato dato l’assenso alla donazione degli organi. Le sue condizioni erano da subito state definite gravissime dai sanitari a causa del trauma cranico riportato. Al momento dell’incidente il ragazzino viaggiava su una moto Yamaha guidata dal padre 45enne e indossava il casco. In base ai primi accertamenti dei carabinieri, la moto ha tamponato l’auto che la precedeva e il dodicenne e’ stato sbalzato a terra. Qui e’ stato colpito da un’altra auto che sopraggiungeva dal senso opposto. Nel lungo, infinito, elenco, anche la morte di una coppia nel Modenese, di un giovane nel Potentino, di una donna nel Messinese, di un uomo a Catanzaro, di una donna a Bari e di un 60enne caduto da un monopattino a Modena e deceduto dopo due giorni in ospedale. In Veneto, dove la scia di sangue di questi giorni e’ iniziata con la morte dei 4 giovani, la Polstrada sta preparando un dossier per la Procura della Repubblica di Treviso, con attenzione particolare alla pericolosita’ della strada. Mentre presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, commentando la ‘scia di sangue’ causata dagli incidenti stradali nel corso dell’estate, sta pensando “ad una campagna shock sui social media, per innescare il dibattito e la presa di coscienza tra i giovani”.

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Morta Amelia Cortese Ardias, il cordoglio di Bassolino

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“La scomparsa della Cortese Ardias mi rattrista davvero. Amelia è stata una esponente liberale di primo piano, una donna delle istituzioni ed impegnata nella vita culturale e sociale”. Lo afferma in una nota Antonio Bassolino. “Mio padre – aggiunge l’ex sindaco di Napoli – era amico del marito. Le ho voluto molto bene e tra di noi vi sono sempre stati sentimenti di stima ed affetto. Un abbraccio ai familiari”.

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Torna il maltempo, allerta arancione in sei regioni

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Torma il maltempo e domani sarà allerta arancione in sei regioni e gialla in nove. Piogge e temporali, dalla serata di oggi, cadranno sulle regioni di Nord-Ovest e la Toscana, poi la perturbazione si estenderà nella giornata di domani al Nord-Est e in parte al Centro. Il Dipartimento della Protezione Civile d’intesa con le regioni coinvolte – – ha emesso un avviso di condizioni meteorologiche avverse.

I temporali da stasera riguarderanno la Liguria e poi, dalle prime ore di domani, Piemonte, Emilia-Romagna e Toscana, successivamente Lombardia, Veneto e, dal pomeriggio, Friuli Venezia Giulia, Marche, Umbria e Lazio. Possibili anche locali grandinate e forti raffiche di vento. Sulla base dei fenomeni previsti è stata valutata per la giornata di domani allerta arancione per rischio temporali e idrogeologico su buona parte di Toscana, Emilia-Romagna Liguria, Veneto e Lombardia e su tutto il Friuli Venezia Giulia. Allerta gialla su resto di Toscana, Liguria, Emilia-Romagna, Lombardia, Veneto, oltre che su Umbria e parte di Sardegna, Marche e Piemonte.

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Cronache

A cento anni gli rinnovano la patente a Ravenna

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Ha compiuto cento anni e ogni pomeriggio, insieme alla moglie Tebe, di quattro anni più giovane di lui, da Ravenna va al mare nella vicina Lido Adriano, guidando la sua auto. Potrà continuare a farlo ancora, perché Luciano Gulmini, che il 23 agosto ha festeggiato il fatidico traguardo del secolo di vita, nei giorni scorsi si è infatti visto rinnovare anche la patente per due anni, fino al 2026. Gulmini, ex dipendente di Cgil e Pci, qualche giorno prima è andato all’Aci, dove dopo l’esame della vista, dell’udito, un breve colloquio e una visita che ha certificato la sua abilità psico-fisica a guidare la macchina, si è visto infatti prorogare la validità della patente.

Guida una Lancia Y, comprata trent’anni fa, ma in perfetto stato. Che è il mezzo, appunto, che durante la stagione estiva porta i due coniugi ravennati al bagno Alessandro di Lido Adriano dove li aspettano i loro amici. Gulmini, come ha raccontato all’edizione ravennate del Resto del Carlino, è un guidatore esperto: per molti anni, insieme alla moglie, ha girato l’Europa, prima in Lambretta, poi sempre in macchina. La prima patente l’ha presa ormai 75 anni fa, per poter guidare una Lambretta, con la quale lui e la moglie hanno fatto vacanze anche fuori dai confini italiani. Nei primi anni Sessanta è arrivata la prima macchina, una Fiat 500 che li ha accompagnati in numerosi viaggi in tenda.

“Soprattutto – ha raccontato Luciano – nella ex Jugoslavia, dove all’epoca c’era il presidente Tito. L’abbiamo visitata per parecchi anni, siamo andati a Spalato, Dubrovnik, Mostar, Sarajevo, ma anche in tanti piccoli paesini, a contatto con la cultura degli altri. Ci è sempre piaciuto viaggiare, incontrare gente, lo abbiamo sempre fatto almeno per un mese all’anno”.

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