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Spettacoli

James Franco, amo Pietro Marcello e cinema italiano

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Una vera e propria lezione di cinema quella tenuta stasera al Filming Italy Sardegna Festival da James Franco in cui l’attore ricorda i suoi inizi, la figura di suo padre, le sue prime prove da interprete e rivela anche la sua passione per il cinema italiano: “Amo molto Matteo Garrone, ma soprattutto Pietro Marcello. Mi sono innamorato di MARTIN EDEN, cosi’ ho incontrato Marcello a Roma e abbiamo parlato a lungo di letteratura, della comune passione per Faulkner e anche del fatto che purtroppo non ha ricevuto la candidatura agli Oscar”. Dall’attore, che non ha voluto incontri stampa diretti, comunque, nessun commento sugli episodi di cronaca che lo vedono protagonista. Ovvero sul suo coinvolgimento nel caso ‘Johnny Depp contro Amber Heard’ in cui e’ stato accusato di aver avuto una storia con l’attrice ne’, tanto meno, sull’essere finito sui giornali lo scorso dicembre per le accuse di molestie sessuali e frode nella scuola di recitazione Studio 4 (con sedi a New York City e Los Angeles e fondate da lui stesso nel 2014). L’attore ha accettato poi di pagare oltre 2,2 milioni di dollari per mettersi alle spalle le azioni legali. James Franco, nato a Palo Alto nel 1978, rilassato e professionale, ha invece raccontato in Sardegna, dove e’ venuto con l’attuale compagna Isabel Pakzad, il suo difficile rapporto con il padre: “Non voleva che facessi l’attore, ma poi quando ha capito di aver sbagliato e’ venuto a scusarsi”. Ha poi ribadito, rivolto a una platea di ragazzi, di essere cresciuto “in quegli anni Ottanta dove non c’erano piattaforme e smartphone”. Il mestiere dell’attore? “L’ho capito davvero bene quando ho cominciato a fare il regista. Il fatto e’ che mi piace fare lavoro di squadra piuttosto che, da solo, scrivere libri. In un film sei costretto a collaborare”. Poi ha parlato a lungo di DISASTER ARTIST, film del 2017 da lui diretto e interpretato e tratto dall’omonimo romanzo di Greg Sestero e Tom Bissell. Il film racconta della travagliata amicizia tra Sestero e Tommy Wiseau, artefice del film di culto THE ROOM (2003), considerato uno tra i peggiori mai realizzati, tanto da essere definito “il Quarto potere dei film brutti”. “Ora Wiseau credeva che THE ROOM fosse un grosso dramma – ha spiegato Franco – e invece incasso’ poco e niente, solo qualche migliaio di dollari. Se tu guardi quel film e’ davvero brutto, ma allo stesso tempo e’ cosi’ bello nella sua bruttezza. Io personalmente l’ho visto decine di volte. Questo ti fa capire quanto e’ complessa la creativita’”. Nel futuro dell’attore di origine portoghese, famoso per film come MILK di Gus Van Sant, 127 ORE di Danny Boyle, LA BALLATA DI BUSTER SCRUGGS dei fratelli Coen, c’e’ MACE, film diretto da Jon Amiel. Protagonisti – ha spiegato – due poliziotti nel New Jersey. Io sono appunto Mace, un ufficiale veterano della polizia, corrotto e pericolosamente squilibrato, mentre Virgin Woods e’ un giovane poliziotto un po’ ingenuo e inesperto che crede di poter cambiare le cose”.

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Piero Pelù costretto a fermarsi per acufeni: rimandato il “Deserti Tour” al 2025

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La battaglia contro gli acufeni si fa più dura per Piero Pelù, costretto a sospendere il suo “Deserti Tour” per problemi di salute. Il rocker, in un messaggio su Instagram, ha condiviso la frustrazione per questa sfida personale che impatta profondamente la sua carriera e la sua vita.

Una battaglia silenziosa ma devastante

Gli acufeni rappresentano un problema spesso sottovalutato, ma per chi, come Pelù, vive della propria voce e del contatto con il pubblico, questa condizione diventa devastante. “Pare che ci risiamo,” ha scritto Pelù sui social, annunciando l’ennesimo stop forzato. “Gli otorini mi hanno visitato e mi hanno imposto il riposo forzato,” ha continuato l’artista, sottolineando come la lotta contro questo disturbo uditivo stia diventando un “duello” che mette alla prova la sua forza mentale e fisica.

Il Deserti Tour posticipato alla primavera 2025

Il “Deserti Tour”, che avrebbe dovuto portare Piero Pelù nei club italiani tra novembre e dicembre 2024, è ora riprogrammato per la primavera 2025. Le nuove date sono: 14 aprile a Milano, 23 aprile a Padova, 29 aprile a Roma, 2 maggio a Napoli, 4 maggio a Modugno, 8 maggio a Torino, 11 maggio a Bologna, e 16 maggio a Firenze.

Nonostante la delusione, Pelù mantiene il suo spirito combattivo: “La festa nei club è solo rimandata ad aprile/maggio ’25 e preparatevi che sarà più potente che mai!”

Impatto e gestione degli acufeni: una sfida complessa

Gli acufeni sono un disturbo debilitante che Pelù aveva già affrontato nel giugno 2023, quando fu costretto a fermarsi per la prima volta. Questa condizione, che si manifesta come un ronzio o fischio persistente nelle orecchie, ha effetti negativi non solo sulla qualità della vita personale, ma anche sulla capacità di gestire performance dal vivo. Per un artista del suo calibro, il rumore costante degli acufeni rappresenta una barriera difficile da superare.

Rimborsi e supporto dei fan

Pelù ha ringraziato i fan per il supporto, invitandoli a conservare i biglietti per i concerti riprogrammati. Chi non potrà partecipare potrà richiedere il rimborso entro il 25 novembre tramite il circuito di vendita utilizzato.

L’inossidabile forza di Piero Pelù

Nonostante la pausa forzata, Piero Pelù dimostra ancora una volta la sua determinazione e resilienza. La primavera 2025 segnerà il suo ritorno sulle scene, e i fan sono già pronti a sostenerlo, certi che ogni difficoltà incontrata renderà il tour ancora più speciale e intenso.

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Spettacoli

Napoli, passato e contrabbando: il viaggio di un padre perduto (James Franco) in “Hey Joe” di Claudio Giovannesi

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Un uomo spinto dal rimorso e dalla voglia di redenzione torna nella Napoli degli anni ’70, una città dove il passato e il crimine si intrecciano con la nascente società dei consumi. È questo il cuore pulsante di “Hey Joe”, il nuovo film di Claudio Giovannesi che, attraverso la storia di un veterano americano in cerca del figlio abbandonato, ci porta dritti nel ventre di una Napoli divisa tra sogni americani e realtà violente.

La trama: una ricerca di redenzione tra le ombre di Napoli

La storia prende il via negli Stati Uniti, dove Dean Barry (interpretato da James Franco), veterano della Seconda guerra mondiale, decide di fare ritorno a Napoli per conoscere il figlio che ha lasciato nel 1944, nato da una relazione fugace con una ragazza partenopea. Ormai a inizio degli anni ’70, Dean si trova di fronte a un uomo adulto, cresciuto nella malavita napoletana e adottato da un boss del contrabbando (Aniello Arena), senza alcun interesse a conoscere il padre biologico. Dean, però, non è disposto a lasciarsi sopraffare dal rifiuto: vuole un’occasione per cambiare, nonostante tutto.

L’interpretazione di James Franco: un ruolo tra vulnerabilità e speranza

Per James Franco, il ruolo di Dean Barry è “un dono”, una parte che rappresenta il sogno e la crisi di un uomo in cerca di significato. “Dean è uno che ha perso tutto, ma crede ancora nella possibilità di fare qualcosa di positivo,” ha detto l’attore. “Non è mai troppo tardi per cambiare.” La Napoli di quegli anni, con le sue strade piene di contrabbando e figure dell’ombra, diventa il palcoscenico dove Franco interpreta la vulnerabilità e il desiderio di redenzione del protagonista.

Un viaggio nella Napoli degli anni ’70, tra contraddizioni e sogni americani

Il regista Claudio Giovannesi ha scelto di raccontare una vicenda ispirata a una storia vera, una leggenda dei Quartieri Spagnoli. Napoli, nel 1971, vive l’impatto degli americani, tra la presenza della Base Nato e il dilagare del contrabbando. “Gli Stati Uniti stavano insegnando all’Europa il desiderio per gli oggetti,” racconta Giovannesi. Con una città impoverita e ferita dal conflitto, la presenza angloamericana ha creato situazioni di dipendenza e scambio basate su necessità economiche e sociali.

Una colpa storica e attuale: gli eredi della guerra

Giovannesi sottolinea che “Hey Joe” esplora il retaggio della guerra attraverso un personaggio segnato da una colpa storica, quella di una generazione distrutta dai conflitti. “I protagonisti sono tutti conseguenza della guerra, proprio quella guerra che oggi vediamo ripetersi in televisione, ma che ferisce ancora vite di donne e bambini.”

Cast e produzione: un progetto tra passato e presente

Oltre a James Franco, il cast include attori come Francesco Di Napoli e Giulia Ercolini, con la sceneggiatura firmata da Maurizio Braucci, Massimo Gaudioso e Giovannesi stesso. Prodotto da Palomar con Rai Cinema e Vision Distribution, “Hey Joe” sarà in sala dal 28 novembre, una data che promette di segnare il calendario cinematografico con una storia di redenzione, guerra e il contrasto tra culture.

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Angelina Mango: stop al tour per motivi di salute

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“23 ottobre 2024. Devo fermarmi perché voglio prendermi cura di me mettendo la salute al primo posto”. Firmato Nina. La pagina bianca di un quaderno, la scrittura in stampatello, qualche cuoricino qui e là: Angelina Mango comunica così, con una foto della sua lettera ai fan pubblica sulle sue pagine social, la difficile decisione di fermare un tour appena iniziato che l’avrebbe portato nei club italiani e in quelli europei. “Ho cominciato questo tour con le migliori intenzioni, ero felicissima di tornare a suonare dal vivo con voi e i concerti di Roma e Napoli mi hanno riempito il cuore – ha scritto l’artista nel suo messaggio -. Gli ultimi giorni sono stata costretta a posticipare le prossime date per via della mia voce che non sono ancora riuscita a recuperare e ora è il momento di ascoltarmi. Devo fermarmi perché voglio prendermi cura di me mettendo la salute al primo posto e perché voglio essere non solo la mia voce, ma anche quella di tutti voi. Per questo insieme al mio team ho deciso che per ora non posso continuare i miei live. Vi amo tantissimo e vi ringrazio già per l’affetto che so che riceverò in questi giorni”.

Quindi niente concerti per tutto l’autunno, il tour che avrebbe concluso in bellezza l’anno magico di Angelina, che dopo la vittoria al festival di Sanremo con La noia, è stata protagonista anche all’Eurovision Song Contest, ha pubblicato poké melodrama, il suo primo album di inediti e ha collezionato 11 dischi di platino, 5 dischi d’oro e oltre 841milioni di stream. I concerti avevano preso il via l’11 ottobre da Roma con una doppia data prima di spostarsi a Napoli con un altro doppio appuntamento. Poi sono arrivati i primi rinvii che si sono trasformati in annullamenti. In tutto in programma erano previsti undici appuntamenti nei club, che hanno registrato il sold out in tutta Italia. A seguire ci sarebbero state Molfetta (BA), Nonantola (MO), Firenze, Padova Venaria Reale (TO) e due live a Milano per la conclusione del tour il 26 e 27 ottobre. A novembre lo show si sarebbe spostato in Europa: Monaco di Baviera, Colonia, Londra, Bruxelles, Francoforte, Parigi, Barcellona e Madrid.

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