Collegati con noi

Cronache

Il Tribunale amministrativo e il Cnr di Palermo in affitto nei palazzi dell’imprenditore Vincenzo Rappa cui la Dia ha confiscato beni per 200 milioni di euro

Pubblicato

del

Beni per oltre 200 milioni di euro sono stati confiscati dalla Dia di Palermo agli eredi dell’imprenditore Vincenzo Rappa, deceduto nel 2009 all’età di 87 anni. Secondo l’accusa, “pur non essendo organico a Cosa nostra le avrebbe fornito un contributo concreto, specifico e volontario che permetteva di consolidare l’apparato strutturale dell’associazione criminale”. Tra gli immobili sequestrati anche Palazzo Benso, costruito nel ‘700, oggi sede del Tar, l’edificio che ospita il Cnr e una villa di 2.300 mq nel centro di Palermo.

Il provvedimento è stato emesso dalla sezione Misure di prevenzione del Tribunale di Palermo su proposta del direttore della Dia, che nel 2014 aveva portato al sequestro dei beni, nell’ambito di indagini coordinate dal procuratore Francesco Lo Voi, dall’aggiunto Marzia Sabella e dal sostituto Claudia Ferrari che hanno consentito di ricostruire la biografia e la parabola economica dell’imprenditore edile Vincenzo Rappa, condannato in via definitiva nel 2004 dalla Corte d’Appello di Palermo per concorso esterno in associazione mafiosa e riciclaggio aggravato. Emersi legami con numerosi personaggi di spicco di Cosa nostra: Raffaele Ganci della famiglia della Noce, i Madonia di Resuttana, i Galatolo dell’Acquasanta e la ‘famiglia’ di Borgetto. Il Tribunale afferma che “le condotte poste in essere (da Vincenzo Rappa, ndr) di certo non si sono limitate alla mera contiguita’ o vicinanza a Cosa nostra, ma si sono sostanziate in azioni senz’altro funzionali agli scopi associativi”. Nel processo erano emersi episodi di riciclaggio aggravato, dopo che importanti collaboratori di giustizia avevano dichiarato di essersi avvalsi di lui, all’epoca insospettabile imprenditore, per sottrarre da iniziative giudiziarie beni di loro proprieta’. Il provvedimento di confisca, eseguito dalla Dia di Palermo, riguarda l’intero capitale sociale e relativo compendio aziendale di 3 società di capitali attive nel comparto delle costruzioni edilizie e nel campo finanziario, una societa’ di persone, quote in partecipazioni societarie di una società di capitali, 183 immobili, un intero edificio di otto piani, rapporti bancari e disponibilita’ finanziarie. Il Tribunale di Palermo ha anche disposto il dissequestro di altri beni e società intestati agli eredi di Rappa, che erano stati sequestrati nel 2004, che non sono stati riferibili o collegabili all’attività dell’imprenditore deceduto.

Advertisement

Cronache

Uccisa nel Casertano, Cassazione annulla ergastolo per il marito

Pubblicato

del

La Corte di Cassazione ha annullato la sentenza di condanna all’ergastolo pronunciata dalla Corte di assise di appello di Napoli nei confronti del 42enne Michele Marotta, accusato dell’omicidio della moglie, Maria Tedesco, 33 anni, commesso a San Felice a Cancello (Caserta) l’11 novembre del 2020. La Suprema Corte, nonostante il diverso avviso del procuratore generale, ha accolto il motivo di ricorso presentato dal difensore di Marotta, l’avvocato Dario Vannetiello, annullando senza rinvio la pena del carcere a vita, e rideterminandola in 26 anni e mezzo di reclusione. In primo grado la Corte d’Assise del tribunale di Santa Maria Capua Vetere – era il 21 febbraio 2022 – aveva inflitto a Marotta proprio la pena di 26 anni e mezzo per omicidio aggravato dalla crudeltà, dai futili motivi e dalla premeditazione, poi però la procura sammaritana fece ricorso e la Corte d’Assise d’Appello di Napoli comminò l’ergastolo.

Oggi la Cassazione è tornata dunque alla prima condanna, e determinante nella decisione di annullare la sentenza di secondo grado è stato un cavillo giuridico scoperto dal legale di Marotta; l’impugnazione del pm, accolta in appello, avrebbe dovuto infatti essere dichiarata inammissibile perché il pubblico ministero non avrebbe potuto impugnare la sentenza emessa in primo grado nel punto in cui riteneva equivalenti le attenuanti generiche con le aggravanti contestate. Marotta uccise la moglie in una stradina sterrata di Cancello Scalo, frazione di San Felice a Cancello, sparandole sei colpi di pistola da distanza ravvicinata.

Continua a leggere

Cronache

Investimento a Lido di Camaiore, automobilista arrestata

Pubblicato

del

È finita agli arresti domiciliari, con l’accusa di omicidio stradale plurimo e lesioni gravissime, la donna che ieri ha investito con una Mercedes Gla a Lido di Camaiore (Lucca) sei persone, tra cui due giovani tedesche, entrambe decedute; Jasmine Bousnina avrebbe compiuto 19 anni fra un mese, mentre Elis Donmez avrebbe compiuto 18 anni domenica prossima. La polizia stradale e la procura di Lucca stanno conducendo gli accertamenti per chiarire come sia potuto accadere un incidente così grave. La donna alla guida dell’auto, Katia Pereira Da Silva, 44enne brasiliana che vive a Viareggio, è risultata negativa agli accertamenti per verificare se fosse alla guida in stato di ebbrezza o avesse assunto stupefacenti.

Andava certo a una velocità “molto elevata” lungo la via Italica, come specificato in una nota firmata dal procuratore Domenico Manzione, nella quale però non si fanno ipotesi specifiche sul perchè, dopo aver investito le due vittime e una loro amica all’altezza dell’incrocio con via Roma Capitale, salendo con l’auto sul marciapiede, la conducente abbia poi proseguito “la marcia per circa 250 metri, senza fermarsi e senza ridurre la velocita, andando prima ad impattare contro” un “palo del semaforo che abbatteva, quindi travolgendo altri tre pedoni per poi concludere la propria corsa quando urtava due veicoli in sosta”. Secondo quanto poi appreso sembra che l’auto, dopo aver investito le tre ragazze, avrebbe proseguito lungo la strada per poi risalire sul marciapiede, urtando poi il palo e investendo le altre tre persone, tutte di nazionalità francese. Nell’immediatezza la 44enne sarebbe apparsa in stato confusionale e avrebbe detto di non esserci accorta di nulla.

Con lei sulla Mercedes, auto che sarebbe stata presa a noleggio e ora è sottoposta a sequestro, viaggiava un’altra donna a sua volta finita in ospedale. L’unica illesa nell’incidente la 44enne: in ospedale è stata portata per gli esami tossicologici. Dei feriti portati in ospedale, si spiega dagli inquirenti, “due sono stati dimessi in mattinata, mentre altri tre sono ancora ricoverati ma, al momento, non sono in pericolo di vita”. Oggi qualcuno ha lasciato dei fiori nel luogo dove sono morte le due giovani tedesche, che facevano parte di una scolaresca proveniente da Duisburg, alloggiata in un hotel del Lido di Camaiore da dove la comitiva è ripartita stamani. In ricordo delle due ragazze domani a Camaiore sarà lutto cittadino: gli uffici comunali si fermeranno alle 12 per un minuto di silenzio con invito ad attività e comunità a fare altrettanto. Lo ha deciso il sindaco Marcello Pierucci che questo pomeriggio ha reso noto di voler contattare il primo cittadino di Duisburg “per esprimere il cordoglio e le condoglianze da parte di tutta la città”.

Continua a leggere

Cronache

Deteneva 12 kg droga, armi e munizioni, arrestato 32enne di Acerra a Lecce

Pubblicato

del

Più di dodici chili di droga, hashish, marijuana e cocaina, tre pistole pronte all’uso, centinaia di proiettili, una lanciarazzi e circa 5mila euro in contanti ritenuti il provento dello spaccio. È questo il bilancio del sequestro effettuato nel corso di una operazione messa a segno dai carabinieri del Nucleo Investigativo di Lecce, che hanno arrestato un pregiudicato 32enne della zona. L’uomo, Antonio Baldassarre 32enne di Acerra (Napoli) ma residente a Lecce, aveva nascosto l’ingente quantitativo di droga e le armi all’interno di due garage nella sua disponibilità. Il nervosismo mostrato durante il controllo ha insospettito i militari. Dopo aver consegnato ai carabinieri un sacchetto contenente 2 kg e mezzo di hashish occultato sotto il sellino della moto, i militari hanno fatto scattare la perquisizione nei due garage di pertinenza dove poi è stato scoperto l’ingente quantitativo di sostanze stupefacenti.

Continua a leggere

In rilievo

error: Contenuto Protetto