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Cronache

Bimbo autistico denigrato su chat, la denuncia della mamma: parole d’odio

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“Luca ha bisogno di andare a scuola, ha bisogno di stare insieme con gli altri bambini e adesso e’ costretto a stare in casa, con il rischio di una grave regressione. Adesso ho paura di portarlo li, la mia paura non nasce adesso dal fatto che ho avuto il coraggio di urlare, ho paura da quando ho letto quei messaggi e ascoltato quegli audio carichi di odio nei confronti di mio figlio, non posso lasciare mio figlio nelle mani di chi dice questo di lui”. A parlare e’ la mamma di un bimbo autistico di sei anni che, secondo quanto ha raccontato la donna nei giorni scorsi, e’ stato denigrato dalle sue insegnanti. A riferire le dichiarazioni della mamma del bimbo e’ “La battaglia di Andrea”, associazione che si batte per i diritti dei diversamente abili. “Quei messaggi – aggiunge la signora – mi stanno forse facendo capire tante cose e, tra queste, probabilmente anche l’incuria, dovuta forse all’intolleranza nei suoi confronti”. “Chiedo aiuto alle istituzioni, – conclude la donna – chiedo aiuto a chi puo’ farlo, sono una mamma spaventata di un cucciolo che vuole vivere la sua normalita’ quotidiana, vogliamo che frequenti la scuola in tranquillita’”. Sulla vicenda e’ intervenuta, con un post su FB, anche Erika Stefani, ministro per le disabilita’ nel governo Draghi: “I giornali denunciano una vicenda grave ai danni di un bambino di 6 anni con disturbi dello spettro autistico. Qualora dovessero essere confermate le accuse nei confronti di insegnanti che a Roma avrebbero deriso il bimbo in una chat Whatsapp, – scrive sul social il ministro – saremmo di fronte a un clima inaccettabile e a comportamenti che offendono la persona, arrecando danni anche a coloro che ogni giorno lavorano nel mondo della scuola con dedizione, accompagnando gli alunni con disabilita’ nei percorsi di studio. Le parole sono importanti e hanno delle conseguenze percio’ ci attendiamo chiarimenti sui fatti che, se confermati, comporterebbero provvedimenti esemplari”.

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Cronache

A Napoli fiaccolata per Chiara, “Perdonaci”

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Centinaia di persone hanno preso parte a Napoli alla fiaccolata organizzata in serata in memoria di Chiara Jaconis, la giovane padovana morta dopo essere stata colpita in testa da un vaso domenica scorsa mentre passeggiava nei Quartieri Spagnoli. Dalla gente del quartiere si è più volte levato il grido “perdonateci” rivolto ai familiari della 30enne veneta. “Napoli forse non è la città più bella del mondo ma ha la popolazione più bella del mondo”, ha detto Gianfranco Jaconis, il padre di Chiara presente con la sorella della ragazza, Roberta. Centinaia i cittadini dei Quartieri Spagnoli che lo attendevano con in mano candele accese e palloncini bianchi, tanti lo hanno abbracciato.

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Cronache

Turista morta a Napoli, video dell’incidente acquisito dalla Ps

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Su delega della Procura di Napoli è stato acquisito dalla Polizia il video registrato da un sistema di videosorveglianza che ritrae il momento in cui la statuetta colpisce al capo Chiara Jaconis, la turista padovana di 30 anni deceduta in ospedale a Napoli a causa delle gravi ferite riportate nell’incidente avvenuto domenica pomeriggio nel cuore dei Quartieri Spagnoli. Le immagini – confluite nel fascicolo aperto dagli inquirenti che, al momento, potizzato l’omicidio colposo – ritraggono le fasi immediatamente precedenti la tragedia e l’esatto momento in cui la statuina, frantumatasi in pesanti schegge nell’impatto con un balcone, colpisce la giovane al capo.

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Cronache

Auto contro guardrail in A15, un morto

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Un uomo di 81 anni, originario della Campania, è morto in un incidente stradale avvenuto oggi pomeriggio lungo l’autostrada A15 nel tratto tra Pontremoli (Massa Carrara) verso Berceto, nel Parmense. Secondo le prime ricostruzioni, l’uomo, al volante di un’auto di grossa cilindrata, ha improvvisamente impattato il veicolo contro il guardrail. L’impatto violento ha costretto la chiusura temporanea del tratto stradale interessato, in particolare l’autostrada della Cisa, tra i caselli di Pontremoli e Berceto. Il personale di soccorso giunto sul posto non ha potuto fare altro che constatare il decesso del 61enne.

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