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Cronache

Paura per piccole scosse di terremoto e boati tra Forio e Serrara Fontana, l’Osservatorio Vesuviano tranquillizza: eventi strumentali, nessun danno

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Sono stati tre eventi sismici, della stessa sequenza sismica, nella stessa zona dell’isola di Ischia, il versante Sud-Ovest. Li hanno  registrati i tecnici della sala controllo dell’Osservatorio Vesuviano e sono stati resi noti dopo il vaglio degli strumenti dell’INGV (Istituto nazionale di geologia e vulcanologia). Sono stati classificati di piccola entità ma con epicentro ad una profondità modesta e per questo avvertiti dalla gran parte della popolazione residente nei Comuni di Forio e Serrara Fontana. C’è stata paura tra la gente, che ricorda ancora le disastrose scosse del 21 agosto 2017, quando ci furono 2 morti e tanti feriti, oltre a crolli limitati in zone di Lacco Ameno e Casamicciola.

Quello fu un terremoto quasi del 4 grado in superficie, quasi ad un km di profondità, queste scosse di queste ore, invece, sono appena appena eventi strumentali. La prima scossa si è verificata alle 3,14 di magnitudo 0,8 ad una profondità di 1,09 km di profondità nelle zone tra Montecorvo e il Cuotto nel Comune di Forio. La seconda alle 9,30 con magnitudo 1,3 ad una profondità di 1,57 km, caratterizzata da un forte boato percepito dalla popolazione e la terza scossa in rapida successione alle 9,31 con magnitudo 1 ad una profondità di 2 km. Se ne parla solo perchè ci sono state molte telefonate all’Osservatorio Vesuviano e alle forze dell’ordine. Non ci sono stati però nè danno né feriti. Solo un po’ di spavento. Ma questa è colpa del fatto che gli eventi sono avvenuti in superficie e ci sono stati dei boati.

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Cronache

Imprenditore campano arrestato in Gallura per frode fiscale

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Avrebbe occultato beni mobili e somme di denaro per oltre 450mila euro e trasferito la sua attività commerciale da Cava De’ Tirreni a Santa Teresa di Gallura per sottrarre i suoi averi al recupero forzoso: un affermato imprenditore campano di 60 anni, è finito agli arresti domiciliari con l’accusa di bancarotta fraudolenta, frode fiscale e reati tributari. Firmato anche un decreto di sequestro preventivo dei beni finalizzato alla confisca. Le indagini che hanno portato all’applicazione della misura cautelare nei confronti dell’industriale, molto conosciuto nella provincia di Salerno, sono partite dalla Procura di Tempio Pausania e affidate alla tenenza della Guardia di Finanza di Palau e altri reparti. E’ stato così possibile ricostruire la vicenda fiscale dell’imprenditore attivo nel settore del commercio di abiti da cerimonia. A Santa Teresa di Gallura, attraverso il figlio, gestiva un bar ristorante, dichiarato poi fallito nel luglio del 2021.

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Napoli, sede Pd vandalizzata nella notte. Indagini in corso

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Questa mattina i carabinieri sono intervenuti in via Domenico Cirillo 30, in seguito a una segnalazione ricevuta al numero di emergenza 112. L’intervento si è reso necessario dopo che ignoti, probabilmente agendo durante le ore notturne, hanno fatto irruzione nella sede del Partito Democratico della Quarta Municipalità Napoli San Lorenzo.

All’interno del locale, i malintenzionati hanno provocato disordine, mettendo a soqquadro gli spazi. Nonostante i danni causati, dalle prime verifiche effettuate non sembrerebbe che siano stati sottratti oggetti di valore o documenti importanti.

Sul posto sono intervenuti gli specialisti del nucleo investigativo del comando provinciale di Napoli, che hanno effettuato i rilievi tecnici necessari per raccogliere elementi utili all’identificazione dei responsabili. Le indagini sono attualmente in corso per risalire agli autori dell’atto vandalico e chiarire le motivazioni dietro l’accaduto.

Questo episodio si aggiunge a una serie di atti vandalici e intimidatori registrati negli ultimi tempi in diverse città italiane, sollevando interrogativi sulla necessità di maggiori misure di tutela per le sedi di partiti e associazioni sul territorio.

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Cronache

Consulta, illegittima residenza nella Regione per taxi-Ncc

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La Consulta ha dichiarato l’illegittimità costituzionale della legge della Regione Umbria del 1994 che prevedeva il requisito “di essere residente in uno dei Comuni della Regione Umbria” come necessario al fine dell’iscrizione nel ruolo dei conducenti per il servizio di taxi e per quello di noleggio di veicoli con conducente (Ncc).

Lo rende noto la Corte Costituzionale. La disposizione, antecedente alla riforma del Titolo V della Costituzione, era stata censurata dal Tar Umbria in quanto ritenuta lesiva del principio di ragionevolezza nonché dell’assetto concorrenziale del mercato degli autoservizi pubblici non di linea, giacché d’ostacolo al libero ingresso di lavoratori o imprese nel “bacino lavorativo” regionale.

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